La Juventus è Campione d’Italia per la sesta volta consecutiva

tuttosport.comÈ impensabile un passo falso della Juventus questo pomeriggio contro il Crotone, non per demerito dei calabresi che lottano sino al fischio finale, ma per la grandezza dei bianconeri che dopo aver conquistato per la terza volta consecutiva la Coppa Italia sono sempre più sicuri della loro forza e vedono lo scudetto sempre più vicino. La Juventus entra, infatti, sul terreno di gioco con la grinta del vincente e contro un Crotone sempre in partita e ad un passo dalla salvezza, conquista un altro importantissimo traguardo: il sesto Scudetto consecutivo (è la prima squadra italiana a raggiungere questo record). Un record che assume maggior valenza in questa stagione stellare che vede la Juventus ad un passo dal triplete, per raggiungere questo ennesimo grande traguardo, infatti, ai bianconeri manca solo la Champions League.

Juventus 3-0 Crotone

L’avvio tra Juventus e Crotone è dinamico con i bianconeri subito in cerca del gol del vantaggio e il Crotone che con grande grinta non solo si difende compatto dagli attacchi ma prova ad avanzare. La Juventus vuole mettere definitivamente la parola fine sul campionato chiudendo la pratica scudetto e al 12’ Mandzukic raggiunge l’obiettivo con una zampata vincente. A fare la partita, nonostante il vantaggio, è la Juventus con il trio Dybala-Dani Alves-Higuain che pressa con risolutezza in cerca del raddoppio, ed è proprio Dybala (39’) a segnare direttamente su calcio di punizione con un tiro che sorvola la barriera e si infila sotto l’incrocio dei pali. I calabresi tuttavia non si arrendono in cerca della salvezza ma questo primo tempo sembra aver già dato la sentenza definitiva sul campionato. Nella ripresa, la squadra di Allegri continua a spingere ma non affonda il colpo. All’80’, con due gol di vantaggio, la Juventus mette in cassaforte il 6° titolo consecutivo. Come se non bastasse i bianconeri confermano la superiorità chiudendo il match sul 3-0 con la rete di Alex Sandro (83’), il Crotone dal canto suo non concede nulla e lotta su tutti i palloni sino al fischio finale dimostrando di desiderare la permanenza in Serie A. La vittoria consegna alla Juventus il secondo titolo stagionale, adesso per il triplete manca solo la Champions League.

Nelle altre gare del pomeriggio continua la lotta per la salvezza

Genoa 2-1 Torino

GenoaL’unico verdetto positivo, per quante riguarda le zone calde della classifica, arriva da Genova. Con la vittoria sul Torino la squadra di Juric raggiunge la salvezza matematica con un turno d’anticipo (adesso la corsa per la salvezza è a due, nell’ultima giornata Empoli e Crotone si contenderanno la Serie A).

In avvio entrambe le squadre sono guardinghe, si limitano a studiarsi e non offrono grandi spunti di discussione. Nel corso del match però intensificano il gioco ma non riescono a sbloccare il risultato. Con le sconfitte (almeno per il momento) di Empoli e Crotone, il Genoa vede la salvezza più vicina e al 32’ Rigoni sigla un gol importantissimo, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Nella ripresa il Genoa manovra il gioco e attua un pressing aggressivo raddoppiando con Simeone (54’). Con il doppio vantaggio i rossoblù gestiscono il risultato ma soffrono le ripartenze del Torino. I minuti scorrono ma il Genoa continua a controllare il vantaggio, a nulla serve il gol di Ljajic (89’), e vince raggiungendo la salvezza con un turno d’anticipo. 

Empoli 0-1 Atalanta

AtalantaL’Atalanta spinge subito, anche se i ritmi non sono elevati. L’atteggiamento aggressivo favorisce i neroazzurri che si portano in vantaggio al 14’ con un sinistro violento di Gomez. L’Empoli subisce il gol come una doccia fredda e solo Skorupski impedisce vantaggio di gran lunga più ampio sulla doppia occasione di Freuler (29’). La squadra di Martusciello appare stanca e priva di idee e nel primo tempo crea una sola occasione con Bellusci. L’Atalanta, ormai sicura dell’accesso ai gironi di Europa League, non spinge con particolare frenesia neppure nella ripresa limitandosi a difendere il vantaggio, lasciando più spazio ai padroni di casa che non sfruttano il momento e si svegliano solo nel finale. I due tentativi ravvicinati di El Kaddouri, allontanati da Masiello sulla linea fanno sperare l’Empoli ma il match si conclude con la meritata vittoria dell’Atalanta. Una sconfitta che costringe l’Empoli, ancora a rischio retrocessione, a lottare sino all’ultima partita.

Altro importante verdetto della giornata è l’accesso del Milan ai preliminari di Europa League

Milan 3-0 Bologna

MilanLa partita non regala grandi emozioni, dopo una clamorosa occasione (13’) di Lapadula, che incomprensibilmente non trova lo specchio della porta, le opportunità scarseggiano, si vede qualche tentativo ma la prima frazione di gioco termina a reti inviolate. Nella ripresa non cambia molto, almeno in avvio. Il Milan fatica a trovare la porta e il Bologna si copre bene senza particolari sofferenze salvando il pareggio, le emozioni sono sempre poche con il risultato fermo sullo 0-0 (60’). La partita continua a non essere brillante ma dopo il gol annullato a Lapadula per fuorigioco (66’) i rossoneri si accendono e Deulofeu (69’) sigla l’importantissimo vantaggio per l’Europa. Il Milan è rinvigorito dal gol e affonda il colpo al 73’ con il raddoppio di Honda. Il match si infiamma solo nel finale con due gol in quattro minuti che fanno esplodere San Siro. Con maggior serenità la squadra di Montella controlla la partita e si concede il terzo gol con Lapadula (91). Una vittoria importantissima che porta i rossoneri matematicamente al 6° posto e ai preliminari di Europa League.

Il Sassuolo vince con una goleada mentre Udinese e Sampdoria si accontentano del pareggio

Sassuolo 6-2 Cagliari

SassuoloA sbloccare il risultato dopo 7’ minuti è Magnanelli sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il capitano neroverde rientrato dopo il lungo infortunio si fa trovare pronto e segna. Il Cagliari è sbigottito dopo il gol subito e il Sassuolo ne approfitta portandosi sul 3-0 dopo 13’: il raddoppio porta il nome di Berardi che approfittando di un errore di Rafael nel rinvio la mette dentro con grande facilità, un minuto dopo il 3-0 di Politano beffa Rafael annientando gli avversari. Al 25’ Sau accorcia le distanze riaprendo un match bello e divertente. Ad annullare il gol degli ospiti è la sfortunata deviazione di Borriello nella propria porta, per il 4-1 del Sassuolo, sul tiro di Sensi. Con una goleada il Sassuolo chiude il match già nel primo tempo. Nella ripresa sono sempre i neroverdi a fare la partita conquistando anche un calcio di rigore siglato da Iemmello (56’). Ancora una volta il Cagliari accorcia le distanze (60) con Ionita che libero in area la insacca in rete. Con il netto vantaggio il Sassuolo gioca in scioltezza e al minuto 90 trova il sesto gol con Matri.

Udinese 1-1 Sampdoria

udinese4’ e Thereau porta l’Udinese in vantaggio: una bella azione dei padroni di casa che bucano la difesa blucerchiata. La Sampdoria accusa il colpo e non riesce a trovare la giusta aggressività per pareggiare, dal canto suo l’Udinese non vuole alzare i ritmi e pur cercando il gol non affonda con aggressività. Nella ripresa (47’) l’Udinese perde subito De Paul, rosso diretto per un intervento duro nei confronti di Torreira che costringe i bianconeri in 10 uomini per tutto il secondo tempo. Con l’uomo in più i blucerchiati fanno vedere qualcosa in più e conquistano un calcio di rigore che li riporta in parità (Muriel, 60’). Dopo il rigore la partita si complica ulteriormente: Muriel è espulso per l’esultanza esagerata e irriverente nei confronti dei tifosi avversari, dall’altra parte Danilo reagisce prendendo Muriel per il collo e l’espulsione è d’obbligo anche in questo caso. Adesso si gioca 10 contro 9. La Sampdoria continua ad attaccare con insistenza ma il risultato non cambia, il match termina in parità, 1-1.

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