La Gran Bretagna di “V per Vendetta” diventerà realtà?

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Non è “1984” di Orwell né “V per Vendetta” ma, così come accade rispettivamente nel romanzo e nel fumetto, l’eliminazione della privacy nelle comunicazioni fra cittadini potrebbe diventare realtà in Gran Bretagna.

Il Governo britannico si prepara a presentare una legge che consentirà alla polizia e ai servizi di sicurezza di aumentare il controllo su e-mail, social network e sms.

La proposta di legge, che potrebbe essere annunciata durante il discorso della Regina il prossimo 9 maggio, consentirebbe alle autorità, tramite mandato, di monitorare costantemente la navigazione Web, le e-mail e le telefonate dei cittadini. Se la legge sarà approvata, le aziende di telecomunicazione sarebbero costrette a rendere noti a polizia e servizi segreti la frequenza delle comunicazioni e della navigazione di soggetti e gruppi, senza però rivelarne i contenuti.

Il Ministero degli Interni britannico ha emesso un comunicato in cui spiega che la norma sarebbe «indispensabile per mantenere un flusso costante di informazioni di fronte al cambiamento delle tecnologie di comunicazione. È vitale che la polizia e i servizi di sicurezza possano monitorare le comunicazioni in determinate circostanze per indagare su crimini gravi e sul terrorismo, e per proteggere la popolazione. Non è intenzione del governo cambiare le attuali norme sulle intercettazioni».

David Davies, principale concorrente di David Cameron nella corsa alla leadership dei Tories, ha dichiarato, in un’intervista alla Bbc, che la legge rappresenterebbe un’estensione impropria e non necessaria del potere dello stato per spiare i cittadini: «Non si concentra su terroristi e criminali ma riguarda tutti. Non bisognerebbe superare i confini della privacy e della libertà in una società civilizzata, e invece è proprio ciò che si vorrebbe fare».

Il governo laburista aveva già cercato di introdurre un sistema simile, che utilizzava un database centrale per rintracciare telefonate, sms, e-mail, ma il progetto venne abbandonato nel 2009 a causa delle proteste delle associazioni per la tutela della privacy.

di Redazione

foto:scitalia.com

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