Juventus Campione d’Italia per la terza volta consecutiva

juventusscudoNon è bastata una Roma forte e concentrata solo sul campionato al cammino inarrestabile della Juventus. Il terzo scudetto consecutivo è un trionfo che si chiude con tre giornate di anticipo.   

Restano accesi i riflettori sulla lotta per l’Europa League e per la permanenza in Serie A. Definitivo anche il terzo posto del Napoli, con la sconfitta della Fiorentina. Il Sassuolo fa un grande balzo in avanti in classifica ed è momentaneamente salvo. Questi i verdetti della terzultima giornata del nostro campionato. Dopo le polemiche della finale di Coppa Italia, la Serie A torna in scena di Domenica, al canonico orario delle 15.00.

La partita più sorprendente quella tra Catania e Roma. I giallorossi consegnano lo scudetto nelle mani della Juventus, che festeggia prima ancora di scendere in campo, riportando una clamorosa sconfitta, giocando la più brutta partita della stagione. Passano in vantaggio i padroni di casa, con Izco, che inseguono una insperata ed improbabile salvezza. Ancora Izco, per il raddoppio, dopo un’azione meravigliosa. Prima dell’intervallo, Totti trova la via della rete, per il 2-1. Ma nella ripresa è ancora solo Catania, con le reti di Bergessio, prima, e Barrientos, poi.

Un 4-1 che sa di storia e che da speranza ai siciliani, scavalcando il Livorno, battuto dall’Udinese. Un primo tempo pirotecnico, quello fra bianconeri ed amaranto, con addirittura 7 goal ed un rigore fallito. Passano in vantaggio gli ospiti, con Paulinho. Poi, il tiro dal dischetto fallito da Di Natale e la sua rete, immediatamente dopo, per farsi perdonare. Badu per il 2-1 ed ancora Paulinho per il pareggio. Poi, valanga Udinese, che segna con Pereyra, Gabriel Silva e Di Natale la cinquina che chiuderà la partita. Un secondo tempo un po’ noioso, giocato solo con la voglia di tornare negli spogliatoi, con la rete di Mesbah nel finale, per il definitivo 5-3.

Pareggio senza reti a Marassi, nel primo tempo il Bologna sfiora più volte la rete del vantaggio, meglio i grifoni nella seconda frazione. Una partita molto nervosa, difficile da commentare, non certo bella da vedere. Bella partita tra Parma e Sampdoria, con i padroni di casa che sognano l’Europa, grazie al goal dell’ex Cassano e Schelotto, sul finire del match. Una Samp che si è espressa non proprio al suo massimo, non avendo più niente da chiedere al suo campionato.

Partita bloccata a Verona, tra Chievo e Torino, con i granata che cercavano la spinta decisiva al raggiungimento del sesto posto in classifica. Gli ospiti accarezzano l’Europa, grazie all’autorete di Sardo, con la complicità del solito Immobile, nel giorno del 65esimo anniversario della tragedia del Grande Torino. Ora, il Chievo rischia veramente tanto, essendo sprofondato in zona rossa.

In serata, il Derby della Madonnina, tra Milan ed Inter. Una partita abbastanza brutta e, a tratti, narcotizzante. Un primo tempo soporifero, fatta eccezione per alcuni spunti di Kaka, sul finire. Il secondo tempo tutto targato Milan, che si è dimostrato più convinto di voler portare a casa una vittoria nel derby che manca da tre anni. Ci pensa de Jong, il colpitore di testa che non ti aspetti, a mettere a segno la rete del definitivo 1-0, che vale i tre punti per i rossoneri.

Di Lunedì, scontro diretto per l’Europa League, all’Olimpico, tra Lazio ed Hellas. La partita più bella di giornata si apre con la rete di Keita, al quinto centro stagionale, dopo una ripartenza perfetta degli uomini di Reja. Un botta e risposta continuo, che prosegue con la firma di Marquinho, col dente avvelenato, vista la sua precedente militanza fra le fila romaniste. Si va al riposo sull’1-1, dopo un primo tempo frizzante. Nella ripresa, si scaldano gli animi e la partita si fa più accessa. Le squadre si allungano e Lulic trova la rete del vantaggio, su assist di Keita. Il Verona, allora, si affida alla sua stellina, Iturbe, che porta il risultato in parità, dopo un sinistro preciso che fulmina Berisha. La partita si infiamma e si fa più cattiva. Nessuna delle due squadre vuole accontentarsi del pareggio. Arriva la rete del vantaggio veronese. I gialloblu sfruttano una dormita della difesa laziale, insaccando la rete del 2-3. Espulso Lulic, con rosso diretto, per un fallo a metà campo abbastanza inutile. Ma la Lazio non molla. Nei minuti di recupero, Albertazzi ferma Klose in area di rigore e l’arbitro concede, molto generosamente, il tiro dal dischetto. Mauri si presenta all’appuntamento e si fa parare il tiro, ma, per sua fortuna, la palla gli torna fra i piedi, per il più facile dei goal a porta vuota. 3-3. E triplice fischio.

Alle 21.00, allo Juventus Stadium va in scena la festa bianconera, che si presenta in campo con lo scudetto già matematicamente in tasca, per affrontare un’Atalanta senza obiettivi, impiegando le seconde linee. La partita non è delle più entusiasmanti e l’1-0 definitivo arriva nella ripresa, con Simone Padoin, ex di giornata, che insacca l’assist di tacco di Pogba, portando la Juve a 96 punti, -1 dal record storico in Serie A, detenuto dall’Inter di Mancini. Martedì, scendono in campo le finaliste di Coppa Italia che, lo scorso sabato, si erano contese il trofeo.

La Fiorentina, alle 19.00, ospita il Sassuolo, con il morale a terra, vista la netta sconfitta della finale di coppa. La partita pende tutta dalla parte del Sassuolo, che trova un Berardi in serata magica, tanto per cambiare, che segna una splendida tripletta nel primo tempo della partita, scatenando la rabbia dei tifosi viola. Nella ripresa, la Fiorentina inizia a prendere più campo, trovando la rete, su rigore, con Gonzalo Rodriguez. Ma, poco più tardi, arriva la firma di Sansone, che, paradossalmente, invece di chiudere il match, sveglia la squadra viola, che torna in partita, prima con il goal di Rossi, appena entrato, e poi con quello di Cuadrado. Il Sassuolo, allora, si chiude dietro, fino al fischio finale, portando a casa tre punti che lo rilanciano per la corsa salvezza, facendogli scavalcare, in un colpo solo, Chievo e Bologna. L’altra finalista gioca alle 21.00.

I Campioncini d’Italia (passatemi la licenza poetica) del Napoli affrontano, fra le mura amiche, un Cagliari senza stimoli, seppellendolo per 3-0. Le reti di Mertens, Pandev e Dzemaili (da segnalare un rigore sbagliato da Hamsik), portano al Napoli la certezza matematica del terzo posto e il record di goal segnati in campionato dalla squadra azzurra. E termina, al San Paolo, la trentaseiesima giornata del campionato italiano.

di Daniele Pizzonia
foto:   it.eurosport.yahoo.com

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