Jobs Act: Matteo Renzi contestato a Bergamo

renzimediumIl presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato duramente contestato dalle “Tute blu” di Fiom fuori dall’assemblea generale di Confindustria a Bergamo, svoltasi presso l’azienda Persico, dove si discuteva del famigerato Jobs Act.

Oltre ai fischi sonori, i lavoratori fuori dai cancelli hanno lanciato sacchi di farina contro le macchine dei partecipanti all’assemblea.

I lavoratori Fiom non solo non credono alle parole di Renzi, ma sono oltremodo allarmati per il taglio di diritti previsti nel Jobs Act.

A presidiare con Fiom, c’erano pure i militanti di Rifondazione Comunista, che della difesa dell’articolo 18 stanno facendo il loro cavallo di battaglia per la stagione in corso.

Renzi si è presentato all’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Tra i nomi eccellenti, oltre al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, c’erano il presidente della Regione Roberto Maroni e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Il primo a prendere la parola è stato Maroni, che ha chiesto al Governo di cancellare “il patto di stabilità” e di permettere agli enti locali di spendere soldi anche per affrontare il rischio idrogeologico.

Per Maroni “abbiamo un residuo fiscale che ci penalizza più di ogni altro, un miliardo a settimana. Non pretendiamo di tenerci tutti i soldi, ma chiediamo al governo di lasciare a Regione ed enti locali di usare le risorse che abbiamo risparmiato, abolendo il patto di stabilità che è iniquo, ingiusto lei stesso da sindaco di Firenze lo aveva definito patto di stupidità”.

Il presidente della Lombardia ha infine fatto “appello a nome di tutti i sindaci, senza distinzioni politiche”.

Se la proposta è stata applaudita dai sindaci presenti e dagli imprenditori, la risposta secca è arrivata da Renzi, il quale ha puntualizzato “E’ vero che il patto è stupido, ma dobbiamo dimostrare credibilità ai partner europei e ai mercati manterremo gli impegni presi dagli altri governi. A me non piace il fiscal compact, ma è stato votato e ora non posso dire che non lo rispetto. Non sforo il 3% ma comunque arrivo al 2,9% e libero 11,5 miliardi”. Ha poi aggiunto in tono solenne che la sua sarà “ la più grande opera di riduzione delle tasse mai fatta”.

Renzi, davanti al fior fiore dell’imprenditoria, ha snocciolato poi i punti della riforma del lavoro e del fiscal compact, dichiarando in particolare che la componente lavoro dell’Irap, che vale “circa 6,5 miliardi di euro” e che “dà un messaggio che il lavoro sia solo un costo”, nel 2015 sarà abolita e che non ci saranno contributi per tre anni per i neoassunti.

Per il Premier, la legge di stabilità si aggirerà sui 30 miliardi ed il Governo – promette l’ex Sindaco di Firenze – taglierà “18 miliardi di tasse” tra il 2014 e il 2015.

Ma ecco come andranno in parte ripartiti i 30 miliardi:

Dieci serviranno per finanziare il bonus di 80 euro, 500 milioni saranno destinati alle detrazioni per le famiglie e il resto riguarda anche gli incentivi “che permetteranno per 3 anni di non pagare contributi a chi fa assunzioni a tempo indeterminato”.

Anche i Comuni rientreranno nel patto di stabilità, con una cifra pari al miliardo di euro.

Altro punto focale della discussione è stato il Tfr. Renzi ha spiegato “Dobbiamo consentire a chi vuole attraverso un’operazione con le banche di sostegno alle pmi, che presenteremo nelle prossime ore, la possibilità di lasciare il tfr su base mensile”.

Per il resto, si è allungato con i soliti slogan e le solite promesse, puntando il dito sulla politica e le sue responsabilità.

Al termine della riunione Renzi si è spostato alla Tenaris Dalmine.

Ricordiamo intanto che per il 25 ottobre è prevista una manifestazione nazionale, che sarà accompagnata da una serie di mobilitazioni e scioperi a carattere nazionale.

I temi caldi del 25 non saranno solo l’articolo 18 e modifica dello Statuto, ma anche l’idea che il diritto al lavoro vada tutelato ed esteso in ogni forma.

di Simona Mazza

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.