Intervista con l’autrice: Simona Liubicich

10003364_737773996244753_493307570735714326_nSimona Liubicich si racconta cosi.

“Felicemente sposata con Francesco, una figlia di dodici anni, vivo in Liguria in una casa affacciata sul mare, tra gelsomini, limoni e ortensie. Una vita tranquilla, almeno nei week-end. Ho intrapreso un percorso di studi in lingue straniere e in seguito un diploma in infermieristica pediatrica. Amo i libri, dai grandi classici ai super moderni d’oggi. Ho una passione per i romanzi “passion” dove l’erotismo la fa da padrone, e per i paranormal. Demoni e vampiri, questi affascinanti personaggi mi attraggono come un’ape sul miele!Quando scrivo in sottofondo c’è musica perché fa parte di me.

Ha scritto:

“Sfumature del deserto” Gammarò Edizioni 2010

e la trilogia

“Seduzione e vendetta” Harlequin Mondadori 2012

“Tentazione e orgoglio” Harlequin Mondadori 2013

“Intrigo e passione” Harlequin Mondadori 2014Passion_Lug.indd

e diversi racconti per Delos Books, da qualche è diventata curatrice editoriale per Delos Digital, della sezione erotica ebook dal nome che è tutto un programma, SENZA SFUMATURE”.

E’ molto difficile scrivere in materia di erotismo: le immagini e le parole che stimolano la fantasia non sono le stesse per tutti, anzi è una questione di inclinazioni personali, di gusto. Il tuo erotismo è elegante e mai volgare, fatto di atmosfere calde e intense. Raccontaci come costruisci una scena erotica.

Quando scrivo, devo ammettere che lo faccio “di pancia”. Ogni personaggio ha la sua storia, il suo modo di essere, pregi e difetti. È come se li conoscessi tutti di persona e intuissi quali fossero le loro preferenze in ogni situazione. È per questo che, quando costruisco la scena erotica, so già che cosa i miei protagonisti desidereranno, come lo faranno e che cosa proveranno. Quello che mi impongo sempre è di non rendere mai le cose volgari e sono felice che la cosa si noti.

La volgarità nelle scene di sesso non mi piace, rasenta la pornografia e mi cade tutta la poesia della storia. Io descrivo l’amore, la passione tra due individui. Se dovessi solo narrare di una storia di sesso, non so se ne sarei capace. Quando nel primo libro, “Seduzione e vendetta” ho descritto un rapporto a tre o un rapporto non consono all’ordinario, che nulla aveva di sentimentale, l’ho risolto in poche righe: dovevo farlo per rendere chiara la situazione mentale del personaggio malvagio, ma allo stesso tempo non mi piaceva.

 Atmosfere esotiche e romanzi storici. Molti dettagli da studiare: scenografie, costumi e linguaggio. Come scegli il periodo storico e l’ambientazione e come ti documenti?

Il periodo Regency è quello che ho scelto per questa trilogia. Sarò sincera: secondo me è quello più “semplice” per un esordiente quale mi ritenevo quando ho scritto il primo, poiché ricco di particolari ben tracciabili. Bisogna documentarsi in maniera proporzionale rispetto a ciò che vuoi raccontare. Più i particolari sono minuziosi, più devi andare a cercare per rendere veritiere le scene. Io uso per la maggior parte il web: trovi pressoché tutto, non ho mai dovuto ricorrere ad altri mezzi.

Nel primo libro avevo inventato una situazione che fuoriusciva dalla storia di Napoleone Bonaparte, ed essendo il romanzo frutto di fantasia, credevo che ci potesse stare bene. Be’, la cosa mi fu aspramente criticata adducendo al fatto che era discorde alla storia. Da quella volta, mi attengo allo studio canonico.

E il prossimo libro sarà ambientato un diverso periodo storico. J

Quando immagini un personaggio, te lo raffiguri come una persona reale, un amico, un collega, un attore o lo costruisci nella tua mente?

Lo costruisco secondo ciò che mi piace, pensando al tipo di personaggio che ne deve uscire fuori e quindi sì, secondo gusti personali. Magari avere un collega con le caratteristiche dei miei “uomini”! Il romance è sognare e leggendo si sognano uomini e donne sopra le righe, sempre. Al contrario, non sarebbe un romance.

 Eppure quanto sarebbe bello se ne esistesse qualcuno di questi uomini!

Lucilla, Costanza, Rosario e le loro antagoniste, sono tutte donne forti e dalla vita avventurosa. Quale delle tue eroine ti somiglia di più? E a quale vorresti assomigliare?

Mi ritrovo molto in Costanza: caparbia, combattiva ma donna normale. Una che, pur non essendo una spia, è capace di mettere a tacere con una sola parola, che non si adegua alle situazioni di cliché, che si sente diversa rispetto le mode comportamentali del periodo. Insomma, una donna-donna ma con carattere forte, poco incline all’obbedienza e molto indipendente.

Fra gli uomini dei tuoi libri, quale è quello che sarebbe in grado di conquistare Simona al primo sguardo? Perché?

Indubbiamente Simone Aldobrandini. Perché? Perché incarna tutte le mie fantasie, è stato costruito ad hoc come mio uomo ideale immaginario. Bastardo, ma capace di amare, incredibile a letto, alto e massiccio. Biondo, dannatamente biondo in perfetto stile vichingo. Non per nulla, io adoro l’attore Alexander Skarsgard: lui potrebbe essere Simone in un’eventuale fiction…

Quale dei tuoi romanzi vorresti vedere sullo schermo di un cinema? Ci fai un po’ di casting?

Ahahhaha, già prima ho accennato a una fiction, il sogno di tutte le scrittrici. Dunque, il casting di “Seduzione e vendetta”:

Costanza           Megan Fox

Simone             Alexander Skarsgard

Sveva               Nicole Kidman

Guglielmo         Paul Walker, in suo onore, r.i.p

Dario                Christian Bale

Rafat                 Jason Momoa

Ehm, nulla in contrario se ti aiuto a fare i provini???

Le collane per cui scrivi vengono definite “femminili”: hai riscontri di qualche lettore uomo? Anche in casa, ad esempio…

 Conosco diversi uomini (oltre mio padre, al quale sarà venuto un colpo…) che hanno letto i miei romanzi. In effetti, c’è chi dice siano femminili perché sono incentrati su una storia d’amore, ma molti mi hanno detto anche che, specialmente negli ultimi due, la trama è avvincente al di là della storia di coppia e sono leggibili per un maschietto.

Simona, chiedo la tua complicità nel rivolgere un invito ai maschietti: provate a leggere un romanzo erotico scritto da una donna, potreste imparare qualcosa che migliorerà la vostra vita e, se non la vostra, di sicuro quella della vostra partner! Ti associ alla provocazione?

Certo che mi associo. Come dicevo poco sopra, ci sono molti libri “rosa” che hanno trame intriganti, ricche di suspence e descriventi battaglie eguerre. Perché non provare a leggerli?

Sei stata carina con i lettori, io intendevo essere più perfida.

Simona, tu sei anche la curatrice di una iniziativa particolare della Delos: una collana erotico-romance in ebook, di cui abbiamo già parlato nel nostro giornale e che sta avendo molto succsso. Come è nata la tua esperienza da editor?

Allora, innanzitutto vorrei specificare che non faccio l’editor, ma come hai detto tu, la curatrice. Sono due cose diverse: il curatore si occupa di leggere il manoscritto e decidere se è buono per la pubblicazione. Non faccio editing perché non ne avrei il tempo materiale e perché non mi è stato richiesto da Delos. La cosa è nata da un’idea di Franco Forte: sapeva che scrivevo romanzi erotici e mi ha chiesto se volevo partecipare a questa nuova avventura. Gli e-book stanno vendendo molto bene e ne siamo soddisfatti.

In Italia ci dicono che molte persone che scrivono e poche che leggono. Un consiglio alle scrittrici esordienti.

Leggete, leggete, leggete. Non fermatevi mai, imparate sempre cose nuove, non fossilizzatevi su una scrittura solo perché vi soddisfa ma cercate di migliorarvi prendendo spunto da autrici famose e accettando le critiche costruttive con umiltà. E umiltà, purtroppo, devo dire che ne vedo davvero poca in giro.

Ora qualche domanda stile Le Jene:

Ultimo libro letto

“Il sentiero dei profumi” di Cristina Caboni.

Ultimo film visto

“Il pianeta delle scimmie. Revolution.”

La tua vacanza ideale

Una crociera nei fiordi norvegesi.

La tua ultima vacanza?

Dubai a Pasqua

Le 3 cose che guardi in un uomo

La statura (amo gli uomini alti), le mani e i denti.

 Le 3 cose che non sopporti in un uomo

La volgarità, l’arroganza e la mancanza di puntualità.

Biondo o moro?

Biondo

 Slip o boxer?

Boxer

 La cosa più folle che hai fatto con un uomo?

 Ho mollato tutto e ho rischiato tutta la mia esistenza.

Agli uomini ho chiesto: la cosa più folle che hai fatto PER una donna, ma noi siamo diverse… J

La cosa più folle che hai fatto in generale (fra quelle che si possono raccontare)?

 Ho raggiunto in azienda mio marito con indosso solo il cappotto…

Grazie mille a Simona Liubicich per la sua disponibilità e in bocca al lupo!

di Patrizia Calamia

10580264_750962504949470_9077696960668363583_n

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.