In principio c’erano le copertine di Playboy. Poi sono arrivati i calendari sexy. Ora c’è Instagram. Ovviamente stiamo parlando degli scatti “bollenti” delle vip -home made-, a cui i nostri occhi sono quotidianamente sottoposti. Non è ben chiaro il perché le starlette preferiscano tagliare la loro testa per mettere in primo piano siliconi e sederi. Certo è che se anni fa il calendario sexy e le copertine di Playboy facevano scalpore, oggi tutto questo stupore non c’è più.
Prima dell’estate era esageratamente diffusa la moda di fotografarsi in tutte le stanze della propria casa, in costume. La cosa risulta già di per sé abbastanza strana, visto che difficilmente qualcuno gira in casa propria in bikini. Ora le stesse vallette, più o meno conosciute, si improvvisano fotografe, proponendo autoscatti in cui, rispetto a quelli di poche settimane fa, cambia solo la location: mare o piscina, non più davanti allo specchio del bagno con il bidet come sfondo. Ma perché impazza questa “moda”? La smania di far parlare di sé è davvero così potente da andare oltre ogni forma di pudore?
Quando si parla di emancipazione femminile si intende quella di tante donne che, senza mostrare seni e sederi, cercano di portare avanti a testa alta la propria identità e femminilità. Non è la nudità, infatti, che fa la differenza nell’emancipazione, soprattutto quando si parla di scatti autocelebrativi. Probabilmente ci sarà qualcuno a cui fa piacere vedere questo trionfo di chirurgia estetica in bella mostra (perché di questo si tratta, il più delle volte).
Instagram ormai è una vetrina. E se il banco del macellaio propone carne bianca e rossa ad un tot al chilo, la stessa vetrina ci propina ogni giorno merce rara, a buon mercato o contraffatta.
Tutto questo è molto lontano dall’essenza di una donna.
di Silvia Trupo
foto: Ispazio
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