Il volto profetico dell’economia

Il nostro mondo affronta una crisi ecologica e sociale senza precedenti, in cui cambiamenti climatici e disuguaglianze sono le piaghe visibili di una decadente realtà perlopiù alimentata da strutture economiche ingiuste, politiche miopi e pratiche obsolete.

Ma “il vostro futuro dipende da me”, ci ricorda la Terra. Suona come una profezia, a tratti minacciosa, la voce di Madre Natura (impersonata da Julia Roberts) che nella campagna di sensibilizzazione “Nature is speaking” vuole rammentarci quanto l’uomo abbia effettivamente da sempre bisogno di lei per poter prosperare.

Per esistere, uno modello di sviluppo sostenibile, deve tener conto delle “tre P” – Persone, Pianeta, Prosperità (Poeple, Planet, Prosperity) – e far si che queste siano in costante equilibrio tra loro. In questo disegno, l’economia e l’umanità hanno indubbiamente ancora il diritto ed il dovere di svilupparsi, tuttavia in una prospettiva che sia rispettosa dell’ambiente e delle sue (nonché nostre) risorse naturali, e cercando altresì di limitare e mantenere al minimo povertà e disuguaglianze sociali.

Questa è la missione di quello che dovrebbe essere il nuovo modello economico: sostenibile, lungimirante, capace di pianificare nel lungo termine, guidato da attori in grado di agire localmente, pensando globalmente. Un’economia che non risponda solo ai dettami di un homo oeconomicus, ma che piuttosto dia voce alla miseria, che parta dai poveri, che non ignori l’esclusione sociale, che metta insieme economia, ecologia e società.

Questo il principio cardine che ha mosso e riunito 500 partecipanti, provenienti da oltre 40 paesi dei cinque continenti, che si sono radunati dal 2 al 4 novembre presso il Centro Mariapoli Internazionale di Castel Gandolfo per l’evento internazionale che prende il nome di Prophetic Economy (Economia Profetica).

Profetico è soprattutto il messaggio di alternativa che questo incontro vuole consegnarci: un’alternativa creata e sostenuta da persone che credono nello sviluppo umano e nella sostenibilità, che insieme lavorano per cambiare le regole e chiedere giustizia, per fare rete ed essere comunità, andando oltre una semplice somma delle parti.

Prophetic Economy è un progetto internazionale che si propone come piattaforma di dialogo e scambio reciproco, e che nell’ultima data ha visto la partecipazione di notiesperti e studiosi quali Jeffrey Sachs, economista di fama mondiale, Stefano Zamagni, economista italiano e tra gli ideatori della Scuola di Economia Civile, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Luigino Bruni, economista, accademico, saggista e giornalista italiano, per citarne alcuni.

“Spesso, di fronte ai grandi meccanismi finanziari globali, c’è il rischio di scoraggiarsi, di sentirsi ininfluenti. L’antidoto all’immobilità è ampliare lo spettro d’azione su tutti e tre i livelli: micro, medio e macro. L’economia profetica ci dimostra che esistono esperienze pratiche e orientamenti teorici in grado di indicare un’altra direzione ”, spiega l’economista argentina Cristina Calvo.

La voglia di cambiare il mondo, di agire per le persone, proteggendo l’ambiente è il filo conduttore delle iniziative e dei progetti che decine di giovani, con entusiasmo e sentito coinvolgimento, hanno potuto raccontare e condividere in occasione di questo prezioso incontro interattivo ed intergenerazionale, che ci auguriamo continui a crescere e a divulgare conoscenza, sostenibilità e concreti esempi di economia profetica.

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