Il tatuaggio è Vegan?

Noi vegani, possiamo veicolare attraverso il tatuaggio il nostro messaggio d’amore per i diritti degli animali. Essi diventa pertanto una sorta di carta d’identità da esibire con grande orgoglio.

Il tatuaggio è Vegan?

Parlando di tatuaggi tuttavia ci si sofferma prevalentemente sulla capacità artistica del tatuatore, sull’igiene del locale, sulla sterilizzazione degli attrezzi e sui costi.

Difficilmente ci si chiede se tale pratica possa essere causa di maltrattamento animale.

In Italia nei corsi per tatuatori si utilizza per la maggior parte la pelle di maiale morto.

Già questo dovrebbe metterci in allarme. Ma non è l’unica cosa di cui dovremmo preoccuparci.

Attenzione agli inchiostri.

Secondo Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) molti inchiostri utilizzati per realizzare i tatuaggi contengono sottoprodotti di origine animale.

Il color nero e le sue sfumature sono formati da:

  1. Ossido ferroso E172 composto chimico approvato dall’FDA e testato su animali (che può pure causare allergie e irritazioni)
  2. Polvere di Carbone ricavata dalla combustione di ossa animali
  3. Il Bepanthenol usato per far guarire le ferite, è marca Bayer (multinazionale che testa i suoi prodotti su animali da laboratorio).
  4. Il salmerino
  5. La glicerina usata come stabilizzante (dal grasso animale) 
  6. La gelatina (dagli zoccoli) 
  7. La gommalacca (dai coleotteri) e persino il carbone osseo che serve ad aumentare la pigmentazione per gli inchiostri neri.

Tracce di animali anche negli accessori

Anche le attrezzature e le opzioni post-terapia sono piene di sottoprodotti di origine animale.

  1. Le carte da stampo sono spesso realizzate con lanolina, (derivata dalla lana di pecora). 
  2. Molti prodotti utilizzati per l’aftercare, inclusi i rasoi usa e getta e le saponette forniti dal tatuatore, non sono vegani (contengono glicerina)
  3. I balsami sono a base di lanolina o cera d’api. 

Cosa fare?

Se avete voglia di marchiare la vostra pelle, fatelo dunque con coscienza, dato che lo sfruttamento animale è sempre in agguato.

Fortunatamente oggi sempre più artisti e studi di tatuatori sono attenti alle esigenze di noi “maledetti vegani”.

Nei loro studi troverete prodotti coerenti con i nostri principi quali:

  1. Inchiostri vegetali
  2. Stencil vegetali
  3. Saponi  non testati sugli animali 
  4. Disinfettanti non testati
  5. Unguenti usati durante l’esecuzione del tatuaggio cruelty free
  6. Prodotti consigliati per l’after-care del tatuaggio a base vegetale
  7. Rasoi usa e getta privi di glicerina.

Fonte foto: Pinterest

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