Il sindaco Marino al teatro Aurelio: fra contestazioni e buoni propositi

Conferenza stampa, ritardo apertura nuova Metro linea CRoma. Il Sindaco Marino in visita al Teatro Aurelio, è stato pesantemente attaccato da un gruppo di militanti della Lega e del centro destra, che hanno assediato lo stabile sito in via Aurelia fino al termine dell’incontro.

Gli animi dei “simpatici urlatori”, come li ha ironicamente definiti Marino, si sono ulteriormente accessi, allorquando il Primo Cittadino ha risposto alle provocazioni mandando dei baci ai dissidenti.
Le battaglie per le unioni di fatto degli omosessuali, cara a Marino, è infatti una delle principali cause di contrasto con le forze di centro destra. Visto il clima incandescente, è stata necessaria la presenza delle forze dell’ordine.

Vari i punti affrontati dal sindaco davanti alla platea eterogenea, composta da comuni cittadini, forze politiche ed associazioni. Essenzialmente Marino ha analizzato risultati ed obiettivi raggiunti durante l’anno di gestione e traguardi da raggiungere nel breve termine.

Spese.

Marino si è a lungo soffermato sui tagli sugli sprechi dell’amministrazione pubblica effettuati dalla sua giunta, al termine della gestione Alemanno.
Un esempio su tutti è stato lo sfoltimento della spesa per pc e software “ il costo medio dell’amministrazione pubblica è di 500 euro. Sapete quanto veniva usato per i software degli amici dei simpatici urlatori?” -dice Marino- “ 4.080 euro. Cioè 8 volte di più del costo effettivo”.
“Abbiamo riportato la legalità” continua il Sindaco- “voglio spendere bene i soldi delle romane e dei romani”.
Prima della sua amministrazione, ha fatto notare Marino, le voci di costo in bilancio erano addirittura ventimila “ Frammentandole, era impossibile capire cosa servisse e cosa no”.

Società ambigue.

Marino ha poi insistito sui “dispiaceri creati” a chi prima di lui gestiva la “res pubblica”, provvedendo, tanto per cominciare, a chiudere alcune società create appositamente per favorire certi privilegi.
Il riferimento ad Atac non tarda ad arrivare “ Atac, l’azienda dei trasporti, aveva creato Atac patrimonio, che serviva soltanto a gestire il patrimonio immobiliare e non il resto”. “Gli amministratori” prosegue Marino “ arrivavano a guadagnare 500 mila euro l’anno. Noi abbiamo chiuso l’azienda e riportato la gestione dentro Atac, riducendo gli sprechi di 114 mila euro”.

Rifiuti e raccolta differenziata.

Il tema rifiuti è stato per Marino uno dei principali vanti del dibattito, vista anche la chiusura della storica e monopolistica discarica di Malagrotta, che ha evitato ulteriori sanzioni pecuniarie al nostro paese.
“Tenendo conto della differenziata” prosegue il Sindaco “ nel bilancio, abbiamo portato a 0 l’Irpef comunale per 613 mila cittadini che guadagnano meno di 12 mila euro l’anno. Avrei voluto arrivare a 15 mila per portarla a 0. non ci siamo riusciti, ma speriamo di farcela presto”.
“Con l’azzeramento Irpef” ha insistito Marino “ 21 milioni di euro verranno restituiti ai cittadini”.
Insomma un vero fiore all’occhiello per l’attuale amministrazione capitolina, secondo il Sindaco, che aggiunge “Tutte le città italiane che stanno ancora scrivendo il bilancio, stanno aumentando la tassa fino al 15% . Noi l’abbiamo diminuita”.
Poi torna sul tema, analizzando cosa è successo dal ’63 fino allo scorso anno. “dal 1963, la gestione era affidata alla grande discarica di Malagrotta. Nel pianeta esistevano solo 2 discariche: Malagrotta e quella di Fresh Hills a New York. Sono state chiuse e proibite entrambe. L’Europa ci ha imposto di chiudere ( era grande quanto 350 stadi Olimpici)”.
Ricordiamo che la discarica era gestita da una sola persona: l’avvocato Cerrone, unico monopolista dell’interramento.
“Non era illegale” aggiunge Marino riguardo al monopolio della discarica” ma quanto meno illogico”.
Poi arriva un rigore a porta vuota “ il 31 dicembre 2007 la discarica doveva chiudere. La giunta degli simpatici urlatori non ha fatto nulla. Noi si!”.
Marino poi, in riferimento ai tanti aiuti dell’Ue verso i paesi membri, ha aggiunto una specifica “ Abbiamo continuato a pagare con le nostre tasse e non potevamo avere soldi indietro per i nostri progetti”.
Ovviamente la decisione di chiudere Malagrotta ha da subito creato un forte conflitto con chi lucrava sull’immensa discarica “ Abbiamo creato un dispiacere a chi guadagnava centinaia di milioni di euro all’anno” ironizza Marino, per poi proseguire “ Noi vogliamo la salute e abbiamo scelto la raccolta differenziata”.
Non si tratta ovviamente di una decisione isolata. L’Europa ha infatti imposto la chiusura di tutti gli altri inceneritori presenti nel nostro continente, entro il 2030.
Per Marino si tratta di un cambio epocale che permetterà di monetizzare ingenti somme, attraverso la vendita di materiale da riciclo, anziché sotterrare nell’ambiente rifiuti che non solo arrecavano danno per l’ambiente, ma non portavano introiti. “ Questa scelta aiuterà a ridurre la tassa sui rifiuti”.
Emergenza abitativa

Anche questo punto si è rivelato di massima importanza, soprattutto nella volontà di evitare cementificazione indiscriminata e la selvaggia speculazione edilizia di pochi costruttori senza scrupoli.”Abbiamo separato una zona per costruire alloggi. Sono più di mille. Alcuni in costruzione, altri già consegnati”. Marino ha poi precisato che gli alloggi non bastano a soddisfare le esigenze di tutti “ però stiamo andando nella direzione giusta”.
Stessa volontà è stata manifestata per la costruzione di nuove scuole.
Il Sindaco ha poi spiegato che attraverso il sistema degli alloggi popolari, in passato l’amministrazione aveva favorito i soliti imprenditori “ Abbiamo chiuso alcuni edifici composti da stanze di 50/ 60 mt quadrati. Erano ridotti malissimo ma il Comune li pagava 3.500 euro al mese.” “Abbiamo messo in vendita all’asta anche gli alloggi prestiosi che venivano affittai a 80 euro al mese. Quelli con vista al Colosseo ecc per intenderci”.

Piano regolatore per gli impianti pubblici.

“Abbiamo dovuto lottare contro il centro destra perche in Consiglio ci voleva impedire di votare la norma. Gli impianti, che appartengono a tutti, non vanno venduti agli imnprenditori privati, ma affittati”. “ Avevano 280 mila mt quadrati e incassavano con l’affitto 15 mi8lioni di euro”.
Si tratta di una cifra assai scandalosa, se consideriamo che in effetti nelle altre città, tra cui Milano, gli spazi sono la metà di quelli di Roma e le cifre incassate dall’amministrazione per gli affitti, sono quasi il doppio. Precisiamo che si tratta di soldi che vengono poi utilizzati per i cittadini.
“ La classe politica “ stigmatizza il Primo Cittadino “ favoriva l’impresa privata a scapito della città. Sono stati diminuiti del 40% gli spazi, riassegnati e aumentati del 150% le tariffe”

Strade.
Un tema assai caldo per i cittadini della Capitale è sicuramente quella delle strade. Continuamente assistiamo a “rattoppi” improvvisati del manto stradale, che alle prime piogge, si sfalda creando voragini pericolose.
Non solo l’alluvione che ha colpito Roma lo scorso anno, ma anche le semplici piogge stagionali, paralizzano la città e creano ingenti danni.
Marino è apparso consapevole della situazione e ha spigato che ci sono due vie per arginare il problema: una quella più breve, quella appunto del “rattoppo”; l’altra quella dello studio idrogeologico e dell’intervento a lungo termine. La prima è stata pesantemente stigmatizzata “ Chi ci consegna strade rattoppate non solo deve ristabilire il decoro, ma non avrà più contratti con Roma Capitale”.

Marino, ha altresì spiegato il problema annoso che riguarda la storia della città in termini di costruzioni indiscrimninate “Esse iniziarono negli anni 60/70, in luoghi che non avevano la struttura ireogeologica adeguata a sopportare il peso delle abitazioni”. L’alternativa al rattoppo, per Marino è quella di analizzare il terreno e creare delle strutture atte a sorreggere il peso delle abitazioni, evitando disastri futuri.

Trasporti.
Roma come si sa è una città perennemente congestionata. Il traffico paralizza le vie della Capitale sin dalle prime ore del mattino e non si attenua se non a tarda serata, senza quasi soglie di sfoltimento. “A Roma esistono 978 veicoli a combustione per ogni 1000 abitanti” afferma Marino “ A Parigi 450; a Londra 350”.
Il Sindaco a questo punto lamenta la mancanza di progetti alternativi e lancia qualche idea per migliorare la situazione .
Fa poi della ripresa dei lavori per l’apertura della Metro C uno dei vanti. “ Abbiamo consegnato le prime stazioni, che sono in pre-esercizio. Tra poche settimane consegneremo le altre”.
Stessa sensibilità per le piste ciclabili (notoriamente il sindaco si muove in bicicletta per le vie della città) e per il “car sharing” che ad oggi conta 100 mila iscritti.
“Prima della Pasqua 2016”- continua Marino in riferimento alle gallerie “fantasma” che collegano Vigna Clara a Via Aurelia- “ alle apriremo le gallerie che furono utilizzate solo per 7 giorni durante i Mondiali del 1990”.
Ultimo dei progetti elencati dal sindaco è quello che vorrebbe incrementare i lavori sull’intero anello ferroviario della città “ ci vogliono 250 mila euro. Cambierebbe tutto”.

Illuminazione.

Tra le varie lamentele dei cittadini, raccolte prontamente dalla giunta, c’è la segnalazione circa la scarsa illuminazione delle zone periferiche e non.
Marino ha rassicurato gli abitanti circa i miglioramenti del servizio “ Abbiamo messo im bilancio 47 milioni per sostituire 190 mila lampadine con luci al led, più portenti. Risparmieremo il 55% in bolletta”.
Isole pedonali.
Per il Sindaco, la Capitale ha valore storico e culturale incommensurabile e non si deve cedere nell’errore di frazionarla tra periferia e centro. Bisogna dare attenzione a tutti i quartieri.

Verde.

Roma è una città in cui sono presenti ancora degli spazi verdi non indifferenti. Si tratta di zone che da sempre allettano le fantasie speculative dei costruttori, i quali vorrebbero annientarli per incrementare i loro affari. In passato, la cementificazione aveva trovato delle sponde d’appiglio politico, ma Marino ha spiegato che andrà in direzione opposta e contraria “Abbiamo creato un dispiacere agli speculatori cancellando 161 delibere”

Nuovo Stadio della Roma

Al solo pronunciare il titolo della slide, la platea si è lanciata in un applauso da stadio.
Tra i progetti in cantiere c’è infatti quello del Nuovo stadio della Roma. Costerà 1 miliardo e mezzo e nelle prime fasi di costruzione darà lavoro a oltre 300 persone.

Valorizzazione del patrimonio culturale.

Visto il valore storico della città e la scarsità delle risorse economiche necessarie per mantenerne il decoro, Marino si è appellato a filantropi ed imprenditori, affinchè si occupino di mantenerli in buono stato.

Unioni di fatto.

Dulcis in fundo, il Sindaco ha dibattuto su uno dei suoi cavalli di battaglia, ovvero la possibilità di garantire a chi si ama, a prescindere dall’orientamento sessuale, il diritto all’unione civile e pari garanzie legali.

di Simona Mazza

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