Il reverendo Evans, l’uomo che trova le stelle con un telescopio amatoriale

Non ha le physique du role dell’astronomo. È un uomo gioviale e tranquillo che fa il reverendo in Australia ed osserva il cielo in modo “artigianale” e romantico.

Il supporto per il suo telescopio, ad esempio, se lo è costruito da solo con del compensato.

Quando il cielo è terso e la luna non è troppo luminosa il reverendo Robert Evans prende il suo telescopio grande come uno scaldabagno e lo porta nella veranda di casa. Abita 80 km. ad ovest di Sidney.

Poi si mette a guardare nel passato e cerca stelle morenti: le supernove.

Una supernova è una stella di grandi dimensioni che è giunta alla fine della sua vita e collassa. Quando collassa esplode e genera elementi pesanti al posto di quelli leggeri di cui è composta (idrogeno ed elio di solito).

Questi eventi sono fondamentali per la nascita della vita nell’Universo. Senza le supernove noi non saremmo qua.

Noi vediamo le stelle così come erano quando la luce che hanno emesso arriva a noi. Per esempio: vediamo la Stella Polare così come era 680 anni fa. Per quanto ne sappiamo, questa nostra fedele compagna, potrebbe essersi spenta in un qualsiasi momento negli ultimi quasi 7 secoli e noi non lo sappiamo ancora.

Perciò quando una supernova si accende vediamo un evento accaduto molto tempo fa. Vediamo la sua spettacolare esplosione come se, semplicemente, fosse una stella in più.

Dove, nel cielo, prima c’era uno spazio vuoto.

Quest’uomo ha l’abilità di trovare queste stelle in più con un semplice telescopio amatoriale, tanta pazienza, passione ed amore.

Ne ha trovate tantissime – circa due all’anno – semplicemente affacciandosi dalla veranda. È vero, però, che il cielo nell’emisfero sud è abbastanza poco frequentato da altri astronomi poiché essi vivono quasi tutti in

Nord America ed in Europa. Ma ancora oggi, a dispetto delle più moderne tecnologie, ne trova qualcuna prima degli altri, attrezzatissimi, astronomi.

Tanto per essere chiari: prendete un tavolo, stendeteci sopra una tovaglia nera e buttateci una manciata di sale. La tovaglia è il cielo e i granelli di sale rappresentano le stelle.

Ora immaginiamo 1500 tavoli come il primo e mettiamoli in fila uno accanto all’altro. Tanto da comporre una fila di 3 km. Ognuna con un pugno di sale sparso sopra. Ora aggiungiamo un granello di sale su uno qualsiasi di questi tavoli e chiediamo al reverendo Evans di trovarlo.

Lui passeggerá tra i tavoli guardandoli e riguardandoli e lo troverà. A colpo d’occhio. È questa la sua abilità.

Qualcuno dei suoi colleghi ha definito la sua capacità una abilità alla “Beatiful Mind”.

La scienza ha bisogno di uomini così. Quando lo scrittore Bill Bryson gli chiese se volesse adottare nuove tecnologie lui rispose che: “Non c’è più poesia, mi diverto troppo col mio sistema, ed a volte riesco ancora a batterli.”

Nella foto, Robert Evans con il suo telescopio, la sua veranda ed il suo sorriso

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