Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli al Festival del Cinema di Venezia

Una presenza importante per testimoniare l’impegno del Parlamento europeo nel settore della cultura e delle arti audiovisive, per sostenere il Premio Lux e la neonata Fondazione intitolata ad Antonio Megalizzi. 

Rilevante anche la sua partecipazione al dibattito sul Diritto d’Autore e l’Implementazione della Direttiva Copyright in Italia, promosso dalla FNSI in collaborazione con le Giornate degli Autori e il Sindacato dei giornalisti cinematografici. 

Nel suo intervento al dibattito il presidente David Sassoli si è definito “molto orgoglioso di aver sostenuto e votato pochi mesi fa la nuova direttiva sul diritto d´autore nel mercato unico digitale, a mio parere una delle leggi più importanti approvate nel corso della precedente legislatura che porta un marchio italiano per il lavoro instancabile prodotto in particolare dall’on. Silvia Costa. Un provvedimento importante perché ci ha consentito di garantire tutela e nello stesso tempo mettere le mani su regole che la globalizzazione fa fatica ad introdurre”.

Ha poi precisato che “l’Europa, capofila nella tutela dei diritti, pur continuando a investire nel processo digitale e difendendo costantemente la libertà della rete e dei suoi utenti, aveva il dovere di proteggere i produttori di contenuti, da sempre garanti della nostra filiera culturale”.

Entrando nel dettaglio, Sassoli ha aggiunto che la direttiva ha modernizzato le norme sul diritto d’autore a livello europeo in 3 modi:

“1. Attraverso l’introduzione di nuove eccezioni al diritto d’autore, che gli Stati Membri sono obbligati a recepire nei loro ordinamenti. In passato, la maggior parte delle eccezioni al diritto d’autore contemplate dal diritto europeo erano facoltative per gli Stati Membri.

2. Attraverso disposizioni che facilitano la conclusione di licenze e l’accesso ai contenuti. Si tratta di un meccanismo ad hoc per le istituzioni culturali come le biblioteche.

3. Attraverso misure miranti a riequilibrare i mercati basati sul diritto d’autore e a migliorare la remunerazione e il potere contrattuale degli autori nei confronti delle loro controparti”.

Passando agli esempi ha voluto anche sottolineare le principali disposizioni della direttiva:

“• Un nuovo diritto per gli editori di giornali, che si applica quando i loro contenuti sono usati da piattaforme online. Si tratta di una delle disposizioni più importanti della direttiva; essa ha suscitato vivo dibattito con riguardo ai rapporti tra le industrie creative e le piattaforme internet, quali Google e i social media.

• Un dispositivo riguardante l’uso di contenuti protetti da parte delle grandi piattaforme di condivisione di contenuti caricati dagli utenti. È previsto che tali piattaforme, poiché effettuano attività che richiedono l’autorizzazione dei titolari dei diritti d’autore, debbano cercare di ottenere una licenza da questi ultimi. Si tratta della parte più discussa della direttiva, che ha fatto emergere, anche all’interno del Parlamento europeo, un importante dibattito sul ruolo delle piattaforme internet (quali ad esempio YouTube o i social media) rispetto all’utilizzo di materiale protetto dal diritto d’autore.

• Il principio generale di remunerazione adeguata e proporzionata per gli autori e gli artisti-interpreti stabilito per la prima volta nella legge europea e d’applicazione quando essi trasferiscono o danno in licenza i loro diritti ai fini dello sfruttamento delle opere o esecuzioni da parte di una terza parte (e.g. produttore, editore)”.

Per il presidente del Parlamento europeo “l´Europa, con questo voto, ha voluto dire al mondo intero che i giganti dell´ecosistema digitale non possono più calpestare i diritti, violare la dignità delle persone, sfruttare e sottopagare il lavoro di altri, ignorare la fatica di investire in competenze e professionalità, armare campagne diffamatorie contro i rappresentanti dei cittadini quando si toccano i loro interessi. È stata insomma una battaglia di libertà, perché era in gioco il valore stesso del lavoro intellettuale e creativo, il pluralismo delle testate, il giornalismo di qualità così come la sostenibilità dell’industria culturale e giornalistica, la ricerca e l´investimento in nuovi autori”.

Avvicinandosi alla conclusione del suo intervento, il presidente Sassoli ha affermato che “la fase più importante è stata portata a termine. Adesso sarà fondamentale assicurare il follow up della direttiva, innanzitutto facendo in modo che venga recepita negli ordinamenti nazionali affinché trovi piena attuazione in tutti gli stati membri”.

Dopo il dibattito la Famiglia ed il Presidente della FNSI Giuseppe Giulietti, hanno presentato la Fondazione Antonio Megalizzi, intitolata al giovane giornalista ucciso nell’attacco terroristico dello scorso dicembre a Strasburgo. Una bozza dello Statuto è stata consegnata al Presidente del Parlamento europeo. 

Uno dei sogni di Antonio – ha commentato il Sassoli – era quello di contribuire a diffondere la conoscenza e l’impegno attivo per una società migliore. La Fondazione sarà uno strumento prezioso per sostenere i giovani, i futuri professionisti dell’informazione e più in generale i futuri cittadini europei alla scoperta dell’Europa e della politica come espressione più alta dell’impegno attivo nella società basato su solide basi di conoscenza”.

Dopo la cerimonia, è stato proiettato il lungometraggio Il Sindaco del Rione Sanità di Mario Martone.

La giornata del Presidente Sassoli al Lido si è conclusa con un incontro informale con i partner professionali del Premio Lux.

28 TIMES CINEMA

Il progetto “28 Volte Cinema”, è una iniziativa per i giovani lanciata dal Parlamento europeo sin dal 2010 e realizzata dal Premio Lux e da Europa Cinemas in collaborazione con Cineuropa.

L’iniziativa offre l’opportunità a 28 giovani amanti del cinema, selezionati attraverso i cinema di Europa Cinemas Network, di rappresentare i 28 Paesi europei alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. 

In effetti il cinema offre una preziosa opportunità per generare dibattiti coinvolgenti su ideali europei. Ed il Parlamento Europeo non può rinunciare all’occasione di promuovere valori condivisi europei e diversità culturale tra i giovani. I 28 giovani spettatori, tra 18 e 25 anni, ospiti del Festival, assistono alle proiezioni del Festival e del Lux Film Prize, partecipando ai dibattiti, che vedono coinvolti anche registi, autori, professionisti del cinema e membri del Parlamento europeo. 

Il 28 Times Cinemava oltre il Festival del cinema, trasformando questi giovani in ambasciatori europei, ormai ben coscienti delle diversità culturali europee e capaci di importarle nei loro paesi.

In occasione dei Lux Film Days, alcuni partecipanti alle edizioni passate del 28 Times Cinema sono soliti vivacizzare le proiezioni dei contendenti del Lux Film Prize, facendo partecipare il pubblico ai dibattiti sui film e sull’Europa.

Premio LUX 2019 del Parlamento Europeo. I tre finalisti

I finalisti dell’edizione 2019, scelti tra i 10 film della Selezione Ufficiale e annunciati alla conferenza stampa delle Giornate degli Autori, sono:

  • Cold Case Hammarskjöld di Mads Brügger (Danimarca/Norvegia/Svezia/Belgio).

Un’investigazione provocatoria sulla morte avvenuta nel 1961 del Segretario generale delle Nazioni Unite, lo svedese Dag Hammarskjöld. 

  • God Exists, Her Name Is Petrunya di Teona Strugar Mitevska (Macedonia del Nord/ Belgio/ Slovenia/ Croazia/ Francia).

Un’opera cinematografica forte, la storia di una donna che si trova in una posizione aperta solo agli uomini durante una cerimonia religiosa. Un contributo importante alla battaglia per i diritti delle donne, tema sociale lontano da una giusta soluzione nei nostri tempi.

  • The Realm di Rodrigo Sorogoyen (Spagna/Francia).

Un thriller molto forte. Il tema della corruzione raccontato con la drammatica caduta di un potente uomo politico, che pareva eterno, nel suo territorio elettorale.

Il Premio Lux del Parlamento europeo– ha sottolineato il suo Presidente David Maria Sassoli – vuole essere un riconoscimento al cinema di qualità ma soprattutto il riconoscimento del ruolo fondamentale della cultura nella formazione della nostra identità europea. Il Premio– ha aggiunto Sassoli – vuole però essere anche un incoraggiamento a tanti giovani che si avvicinano al mondo del cinema, ad andare avanti, a non mollare, a resistere perché l’Europa li sostiene, perché alle loro spalle c’è una storia e davanti a loro c’è un futuro: quello di un’Europa sempre più unita, libera, solidale”.

I neoeletti membri del Parlamento europeo potranno votare, in autunno, per uno dei tre film in concorso. Il 27 novembre, nella seduta solenne del Parlamento europeo a Strasburgo, alla presenza dei registi, sarà annunciato il vincitore. L’opera prescelta sarà sostenuta nella sua presentazione internazionale con diverse attività promozionali e sarà adattata per le persone con disabilità uditive e visive.

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