Il Paese ri-unito dall’inno di “Bocelli” e dalle frecce tricolori

18945211_1316827658434789_1094196769_nHo sempre visto la Parata del 2 Giugno, quella in onore della Festa della Repubblica Italiana, dalla Televisione. A volte paziente ed incuriosito, altre volte persino annoiato.

Ricordo quando ero bambino lo scorrere dei carri armati ed il volo degli aeroplani che passavano sopra casa mia. Quest’anno e per la prima volta nella mia vita, ho pensato di viverla dal vivo, recandomi di buon’ora a Piazza Venezia.

Ho utilizzato le due ore passate sotto il sole bollente, per guardarmi intorno e respirare l’essenza della partecipazione delle persone a questa cerimonia. Siamo un Paese che, in questa fase della sua storia, è profondamente lacerato, spaccato. Sui Social Networks, nei Bar, negli uffici, ovunque si respirano contrapposizioni ed astio. Il lavoro, almeno quello stabile o quello dei giovani, è una pura chimera.

18985539_1316812498436305_1317632455_n (1)Per chi ha la fortuna di lavorare, invece, le tasse da pagare sono diventate un incubo, così come i servizi pubblici e quelli di supporto alle famiglie che non funzionano affatto! Eppure, è stato sufficiente che partissero le prime note dell’inno di Mameli, cantato da Andrea Bocelli, che sfilassero gli Alpini con il loro carico di storia ed i Bersaglieri con la loro corsa infinita, per tornare ad essere in un baleno un Paese unico, con gli stessi brividi!

Il passaggio delle amatissime Frecce Tricolori ha sciolto gli ultimi dubbi e tutti i cuori. E’ bastato guardarci negli occhi per capire. Anziani, adulti e bambini. Uomini e Donne! Possiamo avere visioni diverse, anche politiche, sul come uscire da questo stato di stallo. Possiamo essere profondamente delusi dal momento che stiamo vivendo, dal vedere che i nostri giovani vedono il loro futuro solo lontano dall’Italia.

18944651_1316824191768469_247774100_nPerò siamo Italiani tutti, siamo quelli che cantano il nostro inno toccandosi il petto. Siamo quelli che sono stati felici di essere a Piazza Venezia e ai Fori ad applaudire i nostri Vigili del Fuoco, gli atleti Paraolimpici, la Croce Rossa ed i Paracadutisti della Folgore.

Un’Italia che deve trovare il modo di indirizzare nella stessa direzione idee, energie ed attaccamento ad un modo di vivere e di essere Paese.

di Claudio Colis

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