Il gelato al “cucchiaio” alla frutta surgelata: una bontà 100% naturale

Voglia di gelato? La bella stagione è alle porte e noi sentiamo il bisogno di rinfrescarci con qualcosa di dolce. Se non vogliamo andare in gelateria e non ci convincono i prodotti industriali proposti al banco dei surgelati, possiamo divertirci a sperimentare un gelato “al cucchiaio”, più cremoso di una granita, più leggero di un gelato, meno dolce di un sorbetto.

Salutare, ipocalorico, senza zuccheri aggiunti e sopratutto naturale al 100%, il risultato sarà strepitoso.

Non importa se non abbiamo la macchina per il gelato: ci serviranno soltanto un frullatore e della frutta fresca surgelata e in meno di 5 minuti, il nostro palato sarà soddisfatto.

Quali frutti scegliere

La banana si presta molto bene a questa ricetta perché essendo ricca di pectina (un addensante naturale), riesce a conferire la giusta cremosità al gelato.

Per il resto, possiamo sbizzarrirci con qualsiasi tipo di frutta utilizzata sia da sola, sia in abbinamento con altra frutta: banane, frutti di bosco, fragole, melone, pesche, limone e menta sono il top. 

Preparazione

La sera prima, laviamo, asciughiamo e tagliamo la frutta a fette (nel caso delle banane possiamo lasciare la buccia). Poi riponiamole nel freezer all’interno di un sacchetto per alimenti.

Il giorno dopo, mettiamo la frutta ancora congelata nel robot da cucina (o nel frullatore).

Inizialmente manteniamo una velocità intermittente per fare ammorbidire la frutta, poi aumentiamo la velocità e continuiamo a frullare fino a quando non otterremo una crema liscia e omogenea.

Come consumare il gelato

Possiamo mangiare questo gelato immediatamente (avrà una consistenza morbida) oppure lo possiamo lasciare in congelatore. Nell’ultimo caso, bisogna trasferirlo in una ciotola di metallo da conservare nel congelatore per 2 ore.

Usiamo tuttavia l’accortezza di mescolare di tanto in tanto per ottenere un gelato più liscio.

Se abbiamo intenzione di congelarlo per più di 2 ore, basterà toglierlo dal freezer 5-10 minuti prima di servire per farlo ammorbidire.

Curiosità 

Secondo la scienza, il gelato crea una sorta di dipendenza. 

Ciò dipende dal fatto che questo dolce influenza positivamente il cosiddetto “Fattore F” (dove f sta per flavor, gusto n.d.r) spiega il dr. Steve Young, consulente chimico e microbiologo dell’alimentazione, insegnante di scienza e tecnologia.

Il gusto finale che ci porta in paradiso, almeno per pochi minuti, è la complessa combinazione di ben sei variabili:

Aspetto

Aroma

Acidità

Sapore

Temperatura

Dolcezza

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto di Psichiatria di Londra, ha inoltre dimostrato che anche solo un cucchiaio di gelato è in grado di “accendere” i centri di piacere nel cervello umano, gli stessi che vengono attivati quando viviamo un’esperienza emozionante. 

Dello stesso parere è uno studio realizzato dall’Università di Amsterdam dagli scienziati informatici Nicu Sebe e Theo Gevers.

La conclusione è arrivata dopo aver analizzato, attraverso una speciale software, i mutamenti dei tratti del viso di 300 “assaggiatori” volontari di un gelato. Nell’86% dei casi, i partecipanti italiano hanno espresso felicità. 

E la linea?

Beh, la ricetta proposta è indicata a chi vuole ma tenersi in forma: con 258 calorie;  proteine ​​1,1 g;  carboidrati 32,5 g;  grasso 14,8 g;  colesterolo 54,3 mg;  sodio 16,5 mg, non c’è bisogno di temere la bilancia.

Foto di RitaE da Pixabay

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