Il Cvltvs Deorvm rivive: ecco in che modo

Frigidarium_Terme_del_Foro_Ostia_Antica_2006-09-08Negli ultimi anni siamo stati investiti da un’ondata anomala di “ipermodernismo”, complici le innovazioni tecnologiche, tra cui il potenziamento di Internet e la nascita dei social network.

Ci siamo talmente protesi in avanti, che il solo guardare indietro di un decennio ci proietta in una dimensione sorprendentemente distante, della quale spesso sorridiamo.

Questa frenesia verso il futuro, talora ci fa perdere il senso della nostra storia e delle nostre stesse origini, quasi fossero informazioni superflue, così, a guardarci bene, sembriamo tanti “Bianconiglio” frettolosi saltati fuori dalla penna di Lewis Carrol, preoccupati sempre e soltanto di correre chissà dove. Fortunatamente c’è ancora chi ha voglia di far scoprire le bellezze del passato, rispolverando i suoi usi, i costumi e le curiosità meno note.

Abbiamo affrontato il tema con Stefania Sanna, Presidente dell’Associazione (senza fini di lucro) “Cvltvs Deorvm Ostia Antica”, che tenta di ricostruire in maniera assai fedele la religione degli antichi romani e con essa tutte le tradizioni dei nostri predecessori.

Come è nata l’idea di far rivivere una parte della storia romana, ormai sepolta o almeno poco conosciuta, se non attraverso qualche ricostruzione cinematografica?

Assai curioso è ad esempio il saluto.  Gli Dei andavano salutati in un modo particolare, detto adoratio ed esistevano vari modi di eseguirla: baciare l’indice e il pollice uniti a mo di pinza come se si volesse catturare il bacio per poi lanciarlo verso l’altare; baciare il palmo della mano destra; salutare romanamente con il braccio piegato a 45°, il palmo della mano verso l’altare con le falangi serrate e il pollice staccato (come viene raffigurato su innumerevoli sculture e rilievi); portare la mano o il pugno al cuore. Sempre e comunque si tratta della mano destra, la mano della Bona Fides.

L’idea è nata per una sete di conoscenza e riscoprire da dove derivano le nostre tradizioni e chi ci ha trasmesso questi rituali che inconsapevolmente ripetiamo giornalmente, un esempio? E’ uso comune la gestualità della mano con palmo aperto per augurare il buongiorno. Deriva appunto dagli antichi romani.

Quali sono gli obiettivi della vostra associazione?

 I nostri obbiettivi sono il divulgare quello che noi riusciamo a scoprire e renderlo fruibile in maniera piacevole attraverso le nostre rappresentazioni, ricostruzioni di vestiti, cucinare e riscoprire i sapori tramandatoci da Apicio, fare e provare l’emozione di sentire la fragranza di un profumo fatto con essenze naturali, ricostruire oggetti in uso duemila anni fa.

A chi vi rivolgete essenzialmente?

 Essenzialmente prediligiamo la didattica nelle scuole dove ormai la storia romana e’ quasi o del tutto scomparsa, inoltre la divulgazione la vogliamo renderla massiva per coinvolgere nuclei familiari.

Eventi e progetti: una descrizione degli ultimi eventi e quali sono i progetti futuri.

 Gli ultimi eventi a cui CVLTVS DEORVM ha avuto parte attiva è stato presso “l’Ambasciata Araba d’Egitto” in occasione dell’avvicendamento dell’addetto alla cultura della sede, dove abbiamo effettuato il rito Isiaco. In tanti potranno obbiettare cosa c’entra l’Egitto? Bene, nel periodo Augusteo era una provincia Romana. E pochi giorn fa, il 12 settembre, abbiamo preso parte alla manifestazione delle “Idi Adrianensi” tenutosi nell’Anfiteatro di Bleso a Tivoli -Roma- con “L’Orazione di Marcantonio a Giulio Cesare” tratto dal III atto scena 2 di Shakespeare. I prossimi eventi saranno la “Terza edizione del Rally di Roma”, la sfilata di “Viva la Befana” che si snoderà su Via della Conciliazione per terminare su Piazza San Pietro, ed altri eventi ancora in via di definizione.

Ci racconti una leggenda o un aneddoto curioso del passato?

 La leggenda che più mi affascina e’ “La leggenda di Claudia Quinta” Fonti: Ovidio, Fasti, IV, 305-328. Claudia Quinta donna virtuosa e di bell’aspetto è vissuta alla fine del III secolo a.C., per il suo abbigliamento e portamento tra l’altro accusata di spettegolare, fu messo in dubbio la sua reputazione. Un evento miracoloso riscattò la sua virtù nel 204 a.C. durante il trasporto del simulacro della Magna Mater da Pessinunte a Roma: la nave su cui viaggiava la statua della dea si incagliò nelle secche del Tevere, la donna, con le sue sole forze riuscì disincagliarla, grazie all’aiuto della dea, che così fornì al popolo un segno della sua purezza.

Quali aspetti della vita degli anticipi romani si potrebbero conciliare con la nostra vita.

Degli antichi Romani si conciliano molti aspetti della nostra vita e li viviamo quotidianamente: dal Diritto Roman, al lascito dell’Arte, dall’Architettura alla lingua Latina, che ritengo sia la lingua madre di buona parte delle lingue Europee.

 Antiche ricette, antichi sapori. I vostri studi cercano di offrirvi uno  spaccato quanto mai veritiero della vita nell’antica Roma. Quanto  tempo dedicate alla ricerca?

 Spesso tutti noi soci dedichiamo il tempo libero ferie allo studio per poi mettere in pratica durante gli eventi quello che abbiamo appreso.

Avete mai incontrato ostacoli e se si, di che genere?

Spesso incontriamo difficoltà con le autorità, che non apprezzano e, non conosco lo sforzo e il dispendio in termini economici e di tempo. Spesso altri travisano la nostra passione dandogli una connotazione politica del tutto errata confondendo le simbologie, e gesti, con i regimi , che hanno preso a prestito dai nostri avi. Ecco questo spesso ci delude ma di sicuro non ci fermiamo.

di Simona Mazza

Nella foto, di Marie-Lan Nguyen, il Frigidario delle terme del Foro: wikipedia

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