Il brand futuristico Gall presenta Omnia

“Tutti sappiamo che nella vita ci sono dei momenti scuri. Ogni persona ne ha vissuti e ne vive, quindi oltre a rispettare tutto ciò, bisogna sapere che senza quei momenti non si potrebbe crescere. Forse, non si potrebbe essere la persona che si è, senza aver attraversato il temporale”. 

La designer ha una prospettiva ottimista, eppure a seguire Gall si ha come l’impressione che il brand abbia un po’previsto tutto. Dietro mascherine protettive e camouflage innovativi dal design modulare, il progetto di Chiara Nardelli romana, e Justin Gall americano, ha un twist evocativo quasi surreale: il bisogno di sentirsi sicuri, protetti, rispetto a quello che la vita ci può parare davanti.

Una rappresentazione utopica/distopica della realtà contemporanea che, aldilà di etichette di genere e calendari stagionali, modella un qualcosa di cui non si ha contezza alcuna, mentre il think positive diventa l’unico antidoto, tra ripetuti car crash emotivi, e profonde riflessioni.

Il motto è: “Una vita senza Gall è una vita non vissuta”

Nato nel 2014 – da un’idea incubata tempo prima a New York – alle redini del marchio, il duo creativo fa coppia in affari e anche amore. “Lavorare insieme – racconta Nardelli – ci fa trovare davvero in sintonia, se si facesse qualcosa di diverso, non ci sarebbe un livello di comprensione tale che invece c’è, quindi lo consiglio a tutti”. 

Interamente made in Italy e con un’anima globe-trotter, Gall è dunque frutto di due entità all’unisono. Dopo un periodo di formazione all’estero – Chiara si specializza in Marketing a Harvard e Justin si laurea in Fisiologia Umana -, per esigenze logistiche arriva il trasferimento in Italia, a Roma. Capitale, che oltre ad essere città natale della giovane donna, rappresenta lo snodo capillare per raggiungere Milano, Parigi, ma anche l’Umbria; regione in cui oggi, avviene maggior parte della produzione.

Collezione SS 2020 Nihil 

Già dalla collezione debutto – Absterrestrial SS 2015 presentata a Milano e Parigi -, Gall fa subito chiarezza snocciolando una visione di moda interconnessa, sfacciatamente futuribile e a tratti icastica. A distanza di qualche anno, Nihil (SS 20) precedente Omnia, Fall-Winter 20/21, intavola una sorta di linking, a suon di contrasti. Un retro pensiero stilistico dove il latinismo fa da apripista a vorticose equivalenze, secondo cui il niente (nihil) sarebbe tutto, e il tutto (omnia) sarebbe niente. 

La collezione Omnia punta all’equilibrio e all’armonia

Presentata durante la winter edition di Roma Fashion Week, la collezione Omnia è pura evoluzione. Trenta proposte menswear che al contrario di ciò che appare, calcando sull’impronta bicontinental del marchio, non hanno stagionalità e neppure genere: “Il nostro stile è astratto, ed è apprezzato da diversi tipi di persone, da diverse età e diversi gender – spiega Chiara Nardelli dal backstage – diciamo che al momento non abbiamo un target fisso, forse perché non ci sono più limiti stretti nella moda”.

Davanti a un’entropia apparente, la linea autunno-inverno 20/21 punta all’equilibrio, alla coesione. Gall immagina un ecosistema in cui i tre colori primari – rosso, blu e verde – sono protagonisti. Una palette satura, messa insieme con l’accordo di rappresentare il tutto, continuando a rispettare l’individualità, il valore singolare. Triade cromatica simbolica, che traduce regole solo per amore della comunità, dietro l’invito a essere sempre se stessi, in balia di un interesse comune. Un senso estetico avveniristico, assemblato a tocchi di rescuewear dove è impossibile non pensare a una prossima fine del mondo, anche se la messa in scena del desiderio di massima protezione, placa gli animi.

Il camouflage è innovativo dal design modulare

Sospese tra il militare e l’urban, le sovrapposizioni sono performanti, modulabili e a suon di nylon stampati, fanno sentire pronti e pieni di potere. Le tasche si staccano, i cappucci si nascondono, le zip si aprono sulle ginocchia, mentre le maniche si accorciano o si allungano a convenienza.

Frutto di una serie di esperimenti da parte del creativo Justin Gall, le stampe seguono un percorso alchemico, partendo dalla tecnica Water dripping (gocciolamento verticale del colore) e da un successivo congelamento. 

Il risultato? Camouflage innovativi – letteralmente – homemade. Trame colorate glaciali e soffuse, pronte a rivestire piumini over, imbottiti solo con plastica riciclata, nel completo rispetto della flora e della fauna. Protezione umana, salvaguardia ambientale. 

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