I Quattro SI di chi vuole cambiare

Quando c’è di mezzo il nucleare la gente vota ma forse non è questa la sola giustificazione che ha portato milioni di italiani (57% degli aventi diritto al voto, oltre 28 milioni di persone) ad esprimersi per i quattro quesiti referendari dicendo chiaro e netto SI (che nel gergo dei referendum vuol dire NO) e quindi bocciando il nucleare in Italia, la gestione dei servizi idrici ai privati e il legittimo impedimento.
In Italia poi tutto viene buttato in politica e, peggio ancora, negli ultimi anni tutto è visto per un pro e contro Berlusconi ma noi di Inlibertà siamo convinti e consapevoli della maturità degli elettori italiani che, così votando, hanno espresso chiaramente la loro opinione sui seguenti argomenti.  
SERVIZI PUBBLICI. Il primo quesito referendario ”Modalita’ di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica – Abrogazione” proponeva l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Scegliendo di abrogare la norma gli italiani hanno rigettato l’affidamento del servizio idrico a soggetti privati attraverso una gara o all’affidamento dello stesso servizio a societa’ a capitale misto pubblico-privato.
ACQUA. Il secondo quesito referendario ”Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito Abrogazione parziale di norma” proponeva l’abrogazione dell’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico e’ determinata tenendo conto dell”’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. Abrogando la norma i cittadini hanno detto no alla possibilità dei gestori di ottenere profitti garantiti sulle tariffe caricando sulla bolletta un 7% a remunerazione del capitale investito bloccando così la strada dei privati nella gestione dei servizi idrici.
NUCLEARE. Il terzo quesito referendario ”Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare” chiedeva di cancellare il comma 1 e il comma 8 dell’articolo 5 del decreto omnibus. Con la vittoria del Si’ gli italiani hanno confermato la loro contrarietà al nucleare nel Belpaese ed ora sarà veramente difficile, dopo due referendum abrogativi nel corso degli anni, riparlare di questo tema in futuro!
LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Il quarto quesito referendario ”Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte costituzionale” si proponeva di cancellare le norme per cui il premier e i suoi ministri possono opporre impegni istituzionali alla presenza in aule di giustizia dove sono imputati di reati non ministeriali. Gli italiani hanno scelto, appunto, di cancellarle. 
Dopo 16 anni un Referendum ottiene il Quorum necessario per la sua approvazione: forse un altro segnale che il vento sta cambiando ed i cittadini vogliono tornare ad essere protagonisti
 
di  Redazione
 

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