Grillo e l’attacco alla Boldrini: i metodi del M5S

beppe grilloE’ un post di Grillo, comparso sulla sua pagina Facebook alle 23 di venerdì, a scatenare un’ondata di insulti contro la Presidente della Camera: “Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?”. Non si ferma neanche l’ormai famosa rubrica “Giornalista del giorno” sul blog del comico: dopo Augias oggi tocca a Philippe Daverio.  

E’ stata asprissima la polemica che si è scatenata a seguito dell’utilizzo della “ghigliottina” da parte di Laura Boldrini per superare l’ostruzionismo del M5S sul decreto Imu-Bankitalia, che è stato così approvato tra le proteste dei pentastellati.

Venerdì sera però lo scontro politico-istituzionale ha preso una piega che niente ha di politico né di istituzionale: Grillo con il suo post invita, sostanzialmente, i suoi militanti a sfogarsi contro la presidente; e la risposta di quelli non si fa aspettare. Tra i tanti commenti -poi cancellati dallo staff del ex-comico- alcuni incitano alla violenza, altri sono impregnati di maschilismo e fanno riferimenti ad atti sessuali, i peggiori combinano i due aspetti di violenza e sesso. A questi commenti rispondono altri – alcuni dei quali altrettanto censurabili- contro Grillo.

Ciò a dimostrare che su internet circolano idee pericolose sia tra i grillini sia tra chi grillino non è; e la colpa del leader del M5S non è sicuramente quella di avere tra suoi simpatizzanti gente il cui modo di ragionare è semplicemente indegno di una persona, ma di dare aver dato intenzionalmente a questi una possibilità di esprimersi, aizzandoli e dando loro un appiglio per poter dire la propria.

Allo stesso modo, non c’è niente di sbagliato a rispondere alle critiche che un giornalista può muovere al proprio movimento politico (anzi, questa è la normalità), ma sono i metodi che fanno la differenza. Così la rubrica “Giornalista del giorno”, che prevede la selezione di un giornalista che abbia criticato il movimento e la pubblicazione del suo nome ben visibile sul blog, potrebbe essere una buona occasione per rispondere nel merito e avviare una discussione, al contrario invece si rivela per quello che è una specie di lista di proscrizione che dà il via libera ad attacchi ciechi e furioso contro il “sostenitore della casta” di turno.

Tra gli ultimi che hanno subito questo destino ci sono Corrado Augias e Philippe Daverio. Il secondo viene scelto perché durante la trasmissione “Otto e mezzo” aveva detto riguardo un video prodotto da Casaleggio che “sarebbe piaciuto molto a Goebbels”.

Il primo risponde oggi con un articolo intitolato “Le nuove tenebre” nel quale, commentando gli insulti ricevuto in seguito alla pubblicazione del suo nome, afferma “Non credo di esagerare definendo questi comportamenti fascismo inconsapevole in senso tecnico e storico”.
Hanno torto del tutto?

di Lorenzo Masucci

foto: ternioggi.it

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