Gli spericolati anni 80 e lo sguardo iGen di Alberto Audenino

“Questa collezione è Alberto Audenino 100% – attacca puntualizzando il designer – ogni stagione è sempre un esperimento, quindi ogni volta immagino una donna diversa, una modella diversa, una figura che insomma abbia un’immagine fresca, nuova. In questo caso siamo partiti da una donna totalmente nuda con un paio di sandali. Da lì abbiamo cominciato a vestirla. Ed è nata subito la nuova linea”.

Alberto Audenino ci regala dieci minuti di intervista, ma per la solerzia che scorre nelle sue vene il minutaggio vale almeno il doppio. Anzi il triplo, in termini di moda e contenuti. È vestito di nero, un misto di pelle e chissà quale altro materiale pregiato. Ai piedi, una scarpa a punta con tacchetto, ritma con un flemmatico tip-tap ogni suo slancio e interpunzione: “Il mio sogno è sempre stato quello di avere un guardaroba total black: il nero è il mio colore preferito, non potrei vivere senza. L’ho inserito in tutta la collezione inverno, e per ricordarci della stagione estiva (Fresh ndr) dove predomina il colore, abbiamo inserito qualche splash di blu cobalto, fucsia e viola”. 

Il brand Alberto Audenino nasce a Torino nel 2014

Con una dozzina di collezioni già all’attivo, il marchio emergente di pret à porter, porta il suo nome e nasce a Torino nel 2014. Alle spalle del designer non c’è alcuno studio, solo tanta passione per la moda (“per le calzature in particolare”), e un susseguirsi di casualità. Ad alimentare il tutto, uno dei suoi amici più cari, quando segretamente invia allo IED, un lavoro in plastica riciclata fatta proprio da Alberto. Il giovane partecipa al contest e inaspettatamente vince. Da lì, parte con il suo progetto personale. 

A distanza da qualche mese dalla presentazione di Fresh – la linea primavera estate 2020 -, il designer emergente di Alba, città piemontese famosa per il vino e il tartufo bianco, è alle prese con la Fall/Winter 2020-21, una linea total black, pronta a rimettere in piazza quel suo folle amore per gli anni 80. 

Una scappatoia celebrativa che non permette nostalgie, e accende l’estetica del brand di esuberanza; filtrata dallo sguardo iGen di Audenino, ogni volta si traveste di freschezza e contemporaneità, dipanandosi tra studiati assemblaggi di pattern pregiati e dettagli super funny. Dalla spericolata fusione di tre animalier diversi (cocco, pitone e leopardo) che il designer definisce “un prezioso circo degli animali”, ai superbi copri capezzoli burlesque, appiccicati sui taschini di una biker jacket in pelle nera.

Il made in Italy Alberto Audenino è brioso, propositivo, graffiante, alle volte si fa più serio, alle volte super sexy. “Amo l’animalier, rende tutto più sensuale, per me vale a dire che il gioco si fa interessante, quindi per l’Autunno/Inverno abbiamo alzato il tiro al denim, che in una versione leopardata diventa un po’ più rigido. E infine, per non farci mancare nulla, abbiamo sperimentato anche una versione in lurex”.

La ricerca di Audenino parte sempre dal tessuto

Per il designer, dietro ogni linea e presentazione, non esistono moodboard da progettare, e il suo modus operandi esce dai soliti schemi: “La ricerca parte sempre dal tessuto, le mie fiere di riferimento sono Milano Unica e Premièr Vision. Fatto l’ordine, dal mio ufficio scarto tutti i pacchi di tessuto che arrivano e dico: questo è Alberto Audenino, questo è Alberto Audenino, questo non è Alberto Audenino. Vado avanti così per ore, fin quando scelti tutti i materiali, parto con la ricerca vera e propria. Per fare moda, si deve sempre avere ben chiara l’idea sul cliente finale”. 

Una preziosa alchimia tra femminilità e provocazione

La collezione Fall/Winter 2020/21 di Alberto Audenino passa licenziosamente dal giorno alla notte, anche se il dress code mal si confà al miscuglio di sex appeal e glam rock che il designer riesce spesso a calibrare. Al di là di occasioni e noiose regole stilistiche, il centennial albese ha un piglio deciso: sembra un folle burattinaio pronto a muovere le redini alla femminilità con irruenza, lungi dalla pericolosa idea, che un abito possa far passare inosservati (“non sia mai”). 

Alcuni mini dress si arricciano e si ricoprono di paillettes, altri si allungano e incarnano uno spirito senza tempo. Sperimentazioni con l’organza – smagliata meccanicamente -, danno un tocco fluffy e brioso all’eleganza ton sur ton. Il pizzo di uno slip dress si arricchisce di volumi e conserva la sensualità con una vestibilità morbida e accattivante. Il cady di seta non si stropiccia, fluido e carezzevole, modella una tuta in total black che può essere tranquillamente infilata in valigia. Un abito minimal e moderno, dettagliato da spalline rampanti e file di cristalli degradé dall’effetto glamour e sofisticato. 

Alberto Audenino mantiene una visione frizzante, collezione dopo collezione, decanta la spericolatezza degli anni 80, ma il suo sguardo iGen non prevede nostalgie o tediosi rimandi. Il risultato è un made in Italy seducente, con una cifra stilistica esuberante, briosa, proprio come l’anima dello stilista, che senza indugio disegna.

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