Giro d’Italia, tappa 11: Zakarin fulmine nel cielo di Imola

Senza titolo1Il corridore russo della Katusha attacca in modo spettacolare e trionfa nella tempesta. Nulla cambia tra i favoriti della classifica.

L’undicesima tappa,da Forlì ad Imola con arrivo nell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, va in archivio dopo uno spettacolo bellissimo; anche oggi la fuga è riuscita ad andare in porto.

Pochi km dopo la partenza un drappello di tredici uomini riusciva a prendere il largo, ma alcuni corridori non riuscivano a mantenerne il ritmo, dopo 50 km questa era la composizione della fuga: Rosa, Pellizzotti, Inxausti, Kruijswijk, Zakarin, Betancur e Hesjedal.

I sette al comando collaboravano perfettamente e, con il passare dei km, il loro vantaggio cresceva fino ad un tetto massimo di 4’40”.

Dietro intanto il gruppo maglia rosa non viveva una giornata molto tranquilla; anche se non erano presenti particolari asperità altimetriche, la tappa era piena di sali scendi che rendevano il ritmo gara molto alto ed il rischio di perdere terreno concreto.

A rendere ancor più dura la gara contribuiva il mal tempo, vento e pioggia infatti imperversavano per l’intera durata della corsa.

Quando il traguardo distava 35km, dal gruppo principale provava ad uscire il ciclista della BMC Stefen Kung, con l’obbiettivo di raggiungere i fuggitivi ma la sua azione non sortiva effetto; la fuga aveva 1’30” di vantaggio sul gruppo maglia rosa.

Nel gruppo maglia rosa intanto Contador accennava uno scatto ma Fabio Aru si incollava alla ruota del madrileno e non gli permetteva di guadagnare terreno.

I ciclisti in testa entravano nell’autodromo con ancora 1’20” di vantaggio; la perfetta collaborazione spariva quando, ai -17km dalla fine, il russo della Katusha Ilnur Zakarin provava l’assolo personale.

Abbandonava i compagni di fuga e si lanciava all’attacco sotto il diluvio.

La sua azione, estremamente agile e potentissima al tempo stesso, gli permetteva di guadagnare in breve tempo 55” di vantaggio; il russo pennellava curve perfette in discesa a 70 km/h, spingeva con veemenza in pianura e ben presto ci si accorgeva che sarebbe giunto al traguardo da solo.

La sua azione, di rara potenza e spettacolarità, gli permetteva di giungere sul traguardo con 53” di vantaggio su tutti.

Ragazzo emerso al grande pubblico quest’anno, Zakarin portava a compimento la fuga iniziata sin dal mattino e mostrava a tutti le sue enormi potenzialità per il futuro: grande potenza, grande agilità, una lucidità glaciale e un’abilità in discesa da manuale.

La volata per la seconda posizione vedeva Betancur prevalere al fotofinish su Franco Pellizzotti, il duo giungeva con 5” di vantaggio sul gruppo maglia rosa.

Non si registravano modifiche ai vertici della classifica.

Classifica di tappa: 1-Zakarin 2-Betancur 3-Pellizzotti

Classifica generale: 1-Contador 2-Aru 3- Landa

di Yuri Casciato

foto: Katusha Cyling web site

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