Giro d’Italia: Dopo 9 tappe guida Brambilla, da oggi inizia il difficile

Giro d’Italia 2016

Giro d’Italia 2016

La corsa rosa si è lasciata alle spalle già 9 tappe, per un giro che è apparso subito ricco di sorprese ed emozionante.

La partenza con il cronoprologo di Apeldoorn vedeva Dumoulin indossare la maglia rosa, battendo di 11 millesimi Primoz Roglic, il quale si lasciava a pochi secondi il terzo classificato, Amador.

Nella seconda tappa, da Arnhem a Nijmegen, una poderosa volata consegnava a Kittel la vittoria di tappa, battendo in volata Demare e Modolo; stesso copione nella terza tappa, con il tedesco della Etixx-QuickStep Marcel Kittel che si imponeva imperiosamente in volata sul duo italiano Viviani e Nizzolo, conquistando anche la maglia rosa simbolo del primato in classifica.

La quarta frazione, la prima in Italia, con partenza da Catanzaro direzione Praia a Mare, con Diego Ulissi che si inseriva nella fuga di giornata e riusciva a resistere tutta la tappa in fuga, riuscendo a battere in maniera sorprendente il gruppo degli inseguitori; nel gruppo che rincorreva Dumoulin giungeva secondo, riconquistando la maglia rosa persa il giorno prima.

La quinta tappa era ancora per velocisti, con tutti i pronostici che esaltavano Kittel, il quale però nelle fasi cruciali risultava attardato, con il traguardo di Benevento che incoronava il tedesco della Lotto Soudal Andrè Greipel, che non lasciava speranze a Demare giunto secondo ed a Colbrelli, giunto terzo.

L’indomani la sesta tappa raggiungeva l’Abruzzo, con il primo arrivo in salita in quel dell’eremo di Aremogna, a Roccaraso; questo primo arrivo in salita offriva il primo spunto di battaglia tra i pretendenti alla classifica e , mentre in testa il giovane talento belga Wellens andava a conquistare la tappa con una mirabolante azione di fuga, in testa al gruppo Nibali cercava il primo affondo ma, complice una errata informazione dall’ammiraglia, il suo attacco era vano ed era costretto a rinculare perdendo secondi preziosi dal contrattaccante Dumoulin, che cogliendo di sorpresa tutti attaccava e rafforzava la sua maglia rosa.

La sesta tappa da Sulmona a Foligno vedeva un arrivo per gli sprinter, con Kittel che rimaneva ancora attardato nelle fasi cruciali per via di un problema alla bici e Greipel che, nonostante una posizione di partenza arretrata, compiva una volata di rara potenza surclassando gli avversari e cogliendo il suo secondo successo di tappa lasciando ancora a bocca asciutta due italiani, Nizzol e Modolo, giunti secondo e terzo.

L’ottava tappa prometteva spettacolo e lo regalava a tutti gli effetti; i 157 km da Foligno ad Arezzo attraversavano gli sterrati toscani che rimandavano al ciclismo di inizio 900, con l’insidiosa salita finale dell’Alpe di Poti, risultando una frazione gloriosa per i colori italiani: grazie ad una fuga spettacolare Brambilla già da metà tappa era maglia rosa virtuale, riusciva a compiere la selezione sulla salita finale, relegando al secondo posto altri due azzurri, Montaguti e Moser. Nelle retrovie Dumoulin, stanco e senza compagni, viveva una profonda giornata di crisi che gli faceva perdere molto terreno dai primi della classifica, consentendo a Nibali e Valverde di avanzare nella generale, consegnando a Brambilla la sua prima maglia rosa.

La nona tappa prevedeva una cronometro individuale nel territorio del Chianti, con la pioggia, insidiose salite e discese che mietevano vittime importanti e regalavano uno scossone alla classifica generale.

Roglic si prendeva la vittoria con un pizzico di fortuna, scendendo in strada tra i primi realizzava il momentaneo miglior tempo, che diventava definitivo in quanto una violenta piovuta non permetteva a nessuno di potersi avvicinare alla sua prestazione.  Dumoulin viveva ancora una giornata di crisi e si allontanava ancora di più dai sogni di gloria, Nibali guadagnava sui diretti avversari Landa e Valverde, anche se autori di una buona prova. Brambilla  riusciva a mantenere la sua maglia rosa, dopo una prova di massimo sforzo e tutto coraggio, che lo manteneva ancora visibilmente emozionato leader della classifica generale.

Oggi il Giro, dopo il giorno di riposo, ricomincia la sua corsa con una tappa che nel finale potrebbe regalare attacchi tra i pretendenti alla vittoria finale; la corsa ora cambia aspetto, iniziano ad arrivare le prime montagne che faranno da preludio all’ultima settimana di salite alpine e dolomitiche, ma già da questa settimana avremo un’idea più chiara su chi rimarrà in lizza fino alla fine.

Ora la classifica generale nei primi 10 vede la seguente situazione:

1 Brambilla

2 Jungels +1”

3 Amador +32”

4 Kruijswijk +51”

5 Nibali +53”
6 Valverde +55”
7 Dumoulin +58”
8 Landa +1’18”
9 Majka +1’45”

10 Fuglsang + 1’51”

I primi quattro della classifica, pur essendo forti scalatori, sono giovani emergenti o comunque ciclisti non in grado di competere fino alla fine in corse a tappe come il Giro, ne consegue che Nibali, Valverde e Landa rimangono ancora i pretendenti  alla maglia rosa, anche se ”i giovani” non dovranno essere sottovalutati.

di Yuri Casciato
(fonte foto: bettiniphoto.net)

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