Il tempo è sempre più esiguo. Forse perché le cose che compongono ora il nostro tessuto sociale ci han trasformato in piccoli esseri saccenti, impazienti e a volte bugiardi. Nell’arco di dieci minuti si possono compiere una moltitudine di azioni che ha trasformato completamente il nostro modo di percepire il mondo.
C’erano una volta i cinema, ci si vestiva beatamente e si andava a vedere un unico film che sarebbe rimasto a cartellone per un bel po’ senza troppi concorrenti. Poi però la concorrenza si è iniziata ad allargare sul serio fino ad approdare alla tv che ha stravolto gli equilibri di non poche cose. Poi internet e lo streaming, prima il pirata e adesso Netflix.
Per chi fosse neofita della parola o più semplicemente l’ha sentita senza sapere cosa fosse, Netflix è una piattaforma di streaming online attiva dal 1997, nata nella valle del sole e dei sogni la bella California. Dopo svariati anni in cui si è dedicata allo streaming è dal 2013 che si ha la vera svolta con la serie originale House of Cards, (con protagonista un odierno dissacrato Kevin Spacey estromesso poi dalla stessa serie a seguito dello scandalo sessuale che lo ha coinvolto) la prima serie ad entrare e svelare i nefandi segreti che custodisce la casa bianca e il congresso. Dopo questo grande successo, nello stesso anno, arriva una delle serie più irriverenti degli ultimi anni con un cast quasi completamente femminile, Orange is the new black, ambientato in un penitenziario femminile alquanto bizzarro.
Veloce, onnipresente e soprattutto ricco di scelta, con una spesa mensile davvero bassa questo portale permette di avere tutto quello che vuoi su qualsiasi dispositivo fornito di rete tu voglia. Un nerd anni ’90, nel buio della sua non vita sociale, con la programmazione sempre accanto e la VHS sempre vuota pronta a registrare episodio dopo episodio avrebbe pensato ad un sogno realizzato.
Noi lo abbiamo qui e adesso. Certo, di ogni medaglia esiste un lato lucidato ed un altro un po’ meno. La vastità della scelta può mettere a volte in seria difficoltà lo spettatore che si ritrova ad avere un sovraccarico di offerta rispetto alla domanda posta.
Basti pensare che solo nel 2017, seppur in contrasto col gigante HBO e il leggendario Game of Thrones, la rete ha sfornato due piccoli gioiellini originali: 13 reason why, serie di stampo drammatico adolescenziale che lancia come un faro in una tempesta una problematica moderna non facile da ignorare, e l’acclamatissimo Stranger Things fantasy di stampo anni ’80 che è piccolo classico moderno.
Insomma con pochi clic si può entrare in un universo ricolmo di leccornie per tutti gli appassionati.
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