Gabriella Greyson racconta l’Einstein uomo

La fisica Gabriella Greison racconterà stasera sul palco del Teatro Sala Umberto, la parte inedita di Einstein. Del padre della teoria della Relatività generale, ne svela le emozioni e perfino il lato romantico, interpretando nell’anteprima del monologo Einstein & Me, tratto dal romanzo omonimo di cui è autrice, la prima moglie Mileva Marić. E’ dal punto di vista di questa donna, anch’essa studiosa e scienziata che contribuirà ai successi del famoso luminare, che l’Einstein, ragazzo scapigliato e innamorato verrà alla luce, così come il vissuto umano parallelo alla sua ascesa in campo scientifico.

Che donna era Mileva Marić? «Una donna  coraggiosa che sceglie un percorso di studi al maschile in un epoca in cui una simile scelta veniva a dir poco osteggiata. Una donna fra quelle che hanno spianato la strada alle donne di oggi».

Tu invece ti sei mai sentita penalizzata rispetto al tuo percorso di studi? «No, la fisica era la mia passione, e l’ho semplicemente seguita, proprio come Mileva Marić ».

Come hai vissuto questa scelta? «Potevo risultare anomala rispetto a quelli che facevano lettere; ma l’ho vissuta sempre con fierezza, perché è stato il più grande investimento su me stessa».

Quanto eri secchiona? «Molto; ma lo ero anche a supporto dei compagni».

Uno dei tuoi obiettivi? «Quello di scardinare i luoghi comuni sul genere femminile».

Fisica e di bell’aspetto, quanto ci tieni alla tua immagine? «Tantissimo. D’altra parte non è che uno scolpisca il cervello per poi dimenticarsi del corpo abbrutendosi o indossando due stracci. La femminilità e la cura di sé prescindono da qualsiasi ruolo professionale»

In che modo ti prendi cura del tuo fisico? «Ho fatto arrampicata fino a pochi anni fa, e poi stupirà per una fisica; ma pratico surf da onda e l’ho fatto anche in giro per il mondo».

Manie femminili? «L’henné. Mi piace l’idea dei capelli rossi con gli occhi verdi».

Per i tuoi libri viaggi e incontri gente, quanto ti piace il contatto umano? «Mi motiva e ispira, e provo sempre una grande emozione, quando raccolgo testimonianze che parlano della vita di una delle personalità che intendo raccontare»

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