“Fummo Rossi”, storie di famiglie calabresi nell’opera prima di Concetta Cosentino

Concetta CosentinoDue onde emotive distinte che si fondono, la storia di due famiglie Calabresi che attraversano le vicende della vita dal 1930 ai giorni nostri. Tradizioni, usi e costumi di una terra difficile ed orgogliosa, affetti ed evoluzione di un gruppo di persone attraverso il cambiamento e gli avvenimenti del XX secolo.

Questo è molto altro è contenuto in ‘Fummo Rossi’, opera prima di Concetta Cosentino, scrittrice romana con fiere origini calabre.

In questo libro, l’autrice mescola con raffinata sapienza la storia degli avi da cui discende, con la dimensione autobiografica, di fatto la sua esperienza di vita.

Le due componenti del romanzo, si concatenano tra loro sia per la discendenza familiare che per i valori profondi e radicati, che accompagnano Concetta nella sua vita di adolescente e poi di donna adulta.

Come doveva essere l’esistenza in un paesino della Calabria nel 1930? Quali eventi componevano la giornata tipo e quali speranza accompagnavano persone umili, con scolarizzazione minima, alle prese con rinunce, compromessi e sacrifici sconosciuti ai giorni d’oggi?

L’autrice ricostruisce tutto questo in modo perfetto con dovizia di particolari che le provengono dai racconti dei suoi antenati, riuscendo a ricreare un’atmosfera in cui sembra di toccare con mano gli affanni, le lacrime, le gioie ed i dolori che i suoi nonni e gli zii devono aver vissuto.

Come in un film, la Cosentino fornisce con grande sensibilità uno spaccato unico della società italiana con le sue disparità e l’impegno civile degli anni dal 1930 alla seconda guerra mondiale.

La grana di questa parte di racconto è cruda e romantica allo stesso tempo, riuscendo a fornire chiara l’immagine delle ansie genitoriali per il gramo futuro dei figli, per l’imminente guerra con il suo terribile carico di morte e crudeltà. Giornate dure, scandite dal duro lavoro, dai grandi sacrifici, spesso mal retribuiti. L’impossibilità di poter dare un domani ai figli, costringe i nonni della scrittrice ad accettare dolorosissime lontananze. L’angoscia di non poter comunicare con figli in guerra o trasferitisi in altre città, arriva diretta al cuore del lettore, così lontana dai tempi attuali dove in pochi secondi un cellulare può azzerare le distanze in un momento, collegando componenti della famiglia sparsi nel mondo.

Non mancano le emozioni positive, quelle piccole gioie per i primi successi che preparavano gli anni del   boom economico, quei favolosi anni ’60 dove tutto sembrava possibile.

Il fenomeno dell’emigrazione, dell’abbandono della terra natia avara di lavoro, i viaggi carichi di speranza verso le grandi città che promettevano guadagni ed una vita migliore.

L’autrice descrive con un tocco delicato il contrastato stato d’animo della generazione di mezzo delle sue famiglie di origine, come ad esempio i suoi zii e soprattutto la sua mamma ed il suo papà che incrociarono i loro destini a Roma.

La voglia di dimenticare l’orrore della guerra e la frenesia di realizzarsi, si scontrano nei cuori di questi calabresi trapiantati verso il nord con il doloroso distacco dagli affetti.

Il periodo romano si apre con il papà alle prese del lavoro come netturbino e, in quanto iscritto al sindacato e tesserato, frequentatore di alcuni esponenti locali del Partito Comunista.

Con la decisione dei genitori della scrittrice, Stella e Francesco, di mettere su famiglia, si chiude la prima parte del romanzo.

Il secondo canale dell’opera inizia nel 1964, data di nascita di Concetta Cosentino, che si sviluppa fino ai giorni nostri.

Un filo conduttore della prima parte della vita dall’autrice è il suo impegno sociale e politico, la partecipazione alle lotte di quel partito e di quegli ideali comunisti che tanto avevano significato per lo zio deportato durante la seconda guerra mondiale e per il babbo che aveva legato all’immagine di Enrico Berlinguer le sue speranze di un mondo migliore.

La scrittrice racconta con un grande trasporto emotivo della sua assunzione nel PCI romano come segretaria e dei tanti anni passati a condividere sogni, speranze, Feste dell’Unità e la crescita di elementi di spicco del comunismo capitolino e nazionale.

La Cosentino affina in questo periodo la sua visione della società e delle necessità a cui il mondo politico dovrebbe provvedere, dare priorità. Il suo è un grande amore per gli ideali della Sinistra e riesce a svolgere il suo lavoro, anche negli aspetti più gravosi, sulle ali dell’entusiasmo e del coinvolgimento.

Nel frattempo conosce il suo futuro marito e insieme iniziano a costruire la loro bellissima famiglia.

Il marito ha un lavoro gratificante ed è spesso lontano da casa ma Concetta spende tutte le sue energie tra il partito ed i figli, senza rimpianti e senza esitazioni.

Tale è il suo coinvolgimento e la sua fiducia nel PCI che però non le impediscono di valutare con obiettività e rifiuto fenomeni come la violenza espressa dalle Brigate Rosse.

Il passaggio traumatico e dolorosi per molto degli iscritti dal Partito Comunista al Partito Democratico e la successiva migrazione nell’Ulivo e nella Margherita, confondono e amareggiano la scrittrice per il grande cambiamento rispetto agli ideali che l’avevano accompagnata fino a quel momento.

L’autrice è ormai disincantata: ha nel cuore gli insegnamenti della sua famiglia d’origine e le ha arricchite con la sua esperienza umana di lavoratrice, di moglie e di mamma. La sua famiglia ed i figli l’hanno completata come persona ed è riuscita a creare con Franco, il suo compagno di viaggio, il nido sicuro in cui crescere e dialogare con i suoi figli.

fummo rossiE questo suo vissuto insieme all’esplosione della passione per la lettura e per la scrittura, che la portano a terminare il suo rapporto lavorativo nel Partito in cui era entrata pressoché adolescente ed in cui aveva speso quasi 20 anni della sua vita.

Il giorno in cui varca, in uscita, per l’ultima volta la soglia del Partito Democratico, è l’11 Settembre 2001, quello dell’attacco alle Torri Gemelle di New York.

Un giorno che cambierà per sempre la vita degli esseri umani e di Concetta Cosentino che a 37 anni inizia un nuovo capitolo della sua vita: emozionarsi ed emozionare i lettori che vorranno accompagnare la sua carriera di Scrittrice, un’artista dalle solide origini Calabrese divenuta ormai cittadina del Mondo !

‘Fummo Rossi’, è disponibile nelle librerie Feltrinelli e su Amazon

Nella foto l’autrice, Concetta Cosentino

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