Forza Italia passa all’opposizione: maggioranza labile al Senato

o-SENATOAll’indomani della rinascita di Forza Italia e della scissione del Nuovo centrodestra, il partito di Silvio Berlusconi, per la prima volta dall’inizio del governo delle larghe intese, passa all’opposizione.

Oggi, in occasione della votazione alla Camera del maxi-emendamento alla legge di stabilità, i deputati di Forza Italia hanno votato contro l’approvazione del testo, passando di fatto all’opposizione. Nella notte tra martedì e mercoledì si procederà poi alla votazione al Senato.

Alla Camera l’esecutivo riesce a mantenere una maggioranza abbastanza solida contando su 381 Deputati divisi tra Partito Democratico, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica, P.S.I., P.L.I. e Centro Democratico. Più problematica la situazione al Senato, dove l’esecutivo può contare solo su sette voti in più rispetto alla maggioranza assoluta, precisamente su 168 Senatori. In dubbio anche la presenza dei sei Senatori a vita, che sicuramente avrebbero dato la fiducia (e un po’ di tranquillità) al governo: escluso Mario Monti, Carlo Azeglio Ciampi e Claudio Abbado non sederanno sui banchi di Palazzo Madama nei prossimi giorni per motivi di salute, mentre Renzo Piano, Elena Cattaneo e Carlo Rubbia finora si sono visti poco e probabilmente la loro frequenza non aumenterà.

Paolo Romani, capogruppo di FI al Senato, non usa mezzi termini nella conferenza stampa tenutasi oggi per annunciare il passaggio all’opposizione del suo partito: “Ci siamo sentiti emarginati, buttati fuori dalla maggioranza, ma abbiamo continuato a inseguire il governo nella ricerca di un confronto” e riguardo alla legge di stabilità aggiunge: “Il maxiemendamento alla legge di stabilità è assolutamente irricevibile”.

Arriva a ruota la risposta del leader del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, che declassa queste dichiarazioni a semplici scuse “che non reggono di fronte alle difficoltà del Paese”.

Sulla questione della fiducia interviene anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che annuncia di non voler fare ancora verifiche sulla tenuta del governo, perché sarà necessario il semplice voto alla legge di stabilità per mettere alla prova l’esecutivo.

Nella sera di martedì Napolitano ha poi ricevuto al Quirinale Letta, appena rientrato dal vertice italo-russo di Trieste.

I primi sviluppi di questa parziale crisi si avranno nella giornata odierna.

di Francesco Galli

governo

foto in alto: huffingtonpost.it

foto in basso: repubblica.it

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