Festività in chiaro scuro, la coppa del mondo ciclocross e le ammissioni di Paolini

IMG_20151227_103349Ieri si è disputata la gara di coppa del mondo di ciclocross,  che ha visto sorte poco felice per i colori italiani; mentre nella prova maschile belgi e olandesi hanno come consuetudine dominato la gara,  nella prova femminile una caduta frenava l’azzurra Eva Lechner che perdeva la testa della classifica generale.

Di altro spessore invece la testimonianza di Luca Paolini,  che mesi dopo la sospensione in attesa di giudizio ha ammesso l’uso di cocaina, iniziato per una depressione scaturita da un lutto familiare; ricordiamo che l’uso di cocaina non è considerato doping (  è certificato che non migliora le prestazioni) ma l’utilizzo è vietato ai fini tutelativi.

La prova maschile  disputata in quel di Zolder, sorrideva all’olandese Van Der Poel, il quale dopo una gara serrata riusciva a prendere con decisione le redini della gara e portare a casa un prestigioso successo sebbene con solo 2″ di vantaggio,  relegando al secondo posto per 2″  il  rivale Pauwels,  che aveva 46″ di vantaggio sul terzo classificato di giornata Van Der Haar,  anche lui parte del trio che sta animando la coppa del mondo nelle ultime giornate.
Prova amara quella femminile, la ex capolista di specialità  Eva Lechner dopo una partenza ad alto ritmo affrontava una discesa ad alta velocità e dopo una curva perdeva il controllo della bici cadeva perdendo terreno.
Mentre la Lechner tentava la rimonta davanti si avvantaggiano la Cant (in foto, al traguardo)  e la Compton che davano vita ad un duello emozionante, in cui la belga otteneva la prima piazza e la statunitense Compton la seconda; terza a 24″ giungeva la belga
Van Loy.

La Lechner ora è costretta ad inseguire in classifica generale con 17 punti di ritardo dalla vetta, con due prove al termine della coppa del mondo.

lucapaolini.jpgLuca Paolini (in foto) per la prima volta torna a parlare dopo la sospensione per uso do cocaina, lasciando trasparire difficoltà della vita personale nate da un lutto familiare, che lo hanno portato prima all’abuso di farmaci e poi all’uso di cocaina: ” Tutto è iniziato nel 2004 dopo la morte di mio cognato, ho iniziato ha prendere farmaci per superare i quotidiani problemi della vita. Ho iniziato con i sonniferi e poi,  sono arrivato alla cocaina. Voglio parlare perché questa storia sia d’esempio e aiuti altre persone nella mia condizione; dopo la squalifica sono andato in una clinica di Verona per iniziare un processo di disintossicazione e da allora sono rinato, sono più sereno”.

Nell’intervista concessa alla Gazzetta dello sport,  si legge di un ragazzo  perso dentro le piaghe delle difficoltà della vita,  da cui ha tentato di fuggire cadendo nei metodi sbagliati nel tentativo di tornare alla sua vita normale.

Non sappiamo se Paolini potrà tornare ancora in gruppo, il tribunale antidoping deciderà; ciò che invece emerge dall’intervista e l’ammissione di colpa di  chi  sa di aver sbagliato ma che vuole ritornare alla vita “normale”, evitando le torbide scorciatoie incontrate da dieci anni a questa parte.

di Yuri Casciato

foto: UCI / Wikipedia

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