Expo 2015: obiettivi e personaggi

expo-delle-idee-milanoSabato 7 febbraio, si è tenuto l’incontro “’Expo delle Idee” presso l’Hangar Bicocca di Milano. Per l’occasione sono stati allestiti 42 tavoli mediatici e si sono incontrati 5000 esperti provenienti da ogni dove.

L’obiettivo, come ha spiegato il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, promotore con Expo dell’iniziativa, è quello di scrivere la “Carta di Milano”un patto ideato per pen­sare nuove poli­ti­che per nutrire il mondo, da con­se­gnare al segre­ta­rio dell’Onu Ban Ki-Moon.

La sfida contenuta sul tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” è stato il fulcro dell’intera giornata.

E in effetti il dibat­tito di que­sti giorni ha fatto emer­gere il quadro reale dello stato di profondo disor­dine dell’economia mon­diale, che considera il suolo come un con­te­ni­tore vuoto che si può riem­pire a pia­ci­mento, senza tener conto del fatto che il suolo è un eco­si­stema su cui si basa la vita sulla terra.

Poiché si tratta di un bene non facilmente rigenerabile, l’indiscriminata cementificazione non solo sottrae il suolo all’agricoltura, danneggiandola, ma amplifica gli effetti devastanti delle allu­vioni , poiché le piante pro­teg­gono dall’erosione ed i campi verdi assor­bono la vio­lenza dell’acqua pio­vana.

L’illusione di onnipotenza ed i successi dell’agricoltura industriale, ci hanno invece portato a sottovalutare i rischi ambientali, così dagli anni 50 l’uomo ha cocciutamente violentato la natura, senza curarsi dei danni provocati al suolo, natura e ai suoi equilibri.

Anche l’ostinazione verso le piante Ogm (organismo geneticamente modificato) alla lunga hanno dimostrato la loro fragilità.

Da poco si è infatti scoperto che a dispetto della manipolazione, il miracolo dei semi ibridi è dipen­dente dal cre­scente uso della con­ci­ma­zione chi­mica.

A tal proposito, lo sto­rico fran­cese Paul Bai­roch, ha svelato l’arcano del miracolo alimentare del secolo scorso. “Tra i primi del 900 e il 1985 i ren­di­menti del grano sono cre­sciuti nei vari paesi d’Europa di 3 o 4 volte. Ma nello stesso periodo il con­sumo di fer­ti­liz­zanti chi­mici nelle cam­pa­gne della Ger­ma­nia è aumen­tato 9 volte, 17 volte in Ita­lia, 20 in Spa­gna, Quella fer­ti­lità non veniva dai suoli d’Europa, ma dai fosfati estratti in Marocco o nelle isole del Paci­fico, dall’azoto pro­dotto indu­strial­mente col petro­lio pom­pato in qual­che angolo del mondo”.

di Simona Mazza 

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