Europee: Tsipras “boom” in Grecia, ma da noi fenomeno marginale

alexis_tsiprasLe elezioni europee si avvicinano e il timore dei partiti è il boom di forze euroscettiche, di destra o addirittura xenofobe.

Le ultime amministrative francesi hanno confermato i timori della classe politica – di destra come di sinistra- che negli ultimi cinque anni ha governato l’Unione Europea sbagliando tutto ciò che poteva sbagliare: austerità applicata da organi non eletti e quindi distanti dai cittadini (Bce e Fmi in primis), annullamento di referendum nazionali già annunciati (si veda il caso Papandreu nel 2011), sottomissione di alcuni Paesi -economicamente deboli- ad altri.

Nei mesi scorsi, quindi, si è molto discusso e pronosticato su tali forze anti euro, accennando soltanto ad un fenomeno che ha coinvolto l’intera Grecia: il boom di Syriza.

Mentre fino a qualche mese fa il primo partito greco era Alba Dorata (destra xenofoba) con il 26% dei consensi, oggi le elezioni europee le vincerebbe il partito -Syriza, appunto- di sinistra radicale guidato da Aléxis Tsipras (in foto) che supera di un punto e mezzo percentuale Nuova Democrazia (centrodx) e lascia Alba Dorata all’11% .

Il partito di Tsipras critica fortemente l’Unione Europea per come è stata amministrata sino ad oggi, proponendo non un’uscita dall’Eurozona, ma fine dell’austerity, sospensione del Fiscal Compact e una Conferenza europea sul debito.

In Italia, invece, la Lista Tsipras per l’Altra Europa rimane marginale nei consensi, sfiorando appena il 3%, sebbene vi abbiano aderito personalità di grande spicco ed intellettuali tra i quali Barbara Spinelli, Moni Ovadia, Revelli, Curzio Maltese, e abbia l’adesione di Sinistra Ecologia e Libertà.

Ciò è dovuto innanzitutto alla mancanza di una vera sinistra radicale in Italia –esclusiva di pochi intellettuali. Inoltre, Syriza in Grecia ha attratto i delusi di un centrosx che ha pagato le colpe di essere al governo (o di appoggiare le larghe intese) in questi anni, suscitando la simpatia di chi vuole cambiare l’Ue senza che questo si tramuti nella xenofobia di Alba Dorata.

Infine, in Italia, la sinistra di Tsipras è stretta tra due grandi personalità carismatiche assenti in Grecia: Matteo Renzi che fa volare il Pd nei sondaggi -raccogliendo voti anche dei centristi- e Beppe Grillo con il Movimento 5 Stelle, nel quale confluiscono a piacimento elettori di destra, centrodestra e centrosinistra.

Superato l’obiettivo minimo delle 150 mila firme necessarie, ora l’Altra Europa punta a conquistare cinque seggi all’Europarlamento, messa sempre di più in ombra dagli annunci del Presidente del Consiglio, dalle urla del comico, e persino dai principali media.

di Giovanni Succhielli

foto: europaquotidiano.it

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