Europa: caricabatterie unico per tutti i cellulari

Con 582 voti favorevoli, 40 contrari e 37 astensioni è stata approvata una risoluzione non legislativa con cui si  chiede l’intervento della Commissione per adottare, entro luglio 2020, norme restrittive  idonee a ridurre i rifiuti elettronici creati nell’UE, corrispondenti oggi a 16,6 chili per abitante.

I consumatori potranno così fare scelte sostenibili e sottrarsi all’odioso obbligo di acquistare un caricabatteria nuovo per ogni dispositivo nuovo.

Nel mondo, ogni anno, si producono più di 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici, per più di 6 kg pro capite. In Europa, nel 2016 , ne sono stati prodotti 12,3 milioni di tonnellate, equivalenti a 16,6 kg per abitante. Nel testo della risoluzione, in cui si chiede l’introduzione obbligatoria di un caricabatteria comune a tutti i dispositivi mobili, si afferma come vi sia una ”urgente necessità di un intervento normativo dell’UE” per ridurre gli scarti elettronici. 

Il Parlamento chiede alla Commissione l’avvio, entro l’estate 2020, di un atto delegato integrativo della direttiva 2014/53/UE sulle apparecchiature radio, oppure di una misura legislativa ad hoc.

Il necessario ed inarrestabile progresso tecnologico, favorito da ricerca e innovazione, sarà garantito dalla Commissione prevedendo che il quadro normativo  dei caricabatteria sia “esaminato periodicamente tenendo conto dei progressi tecnici”. Quindi ricarica standard e vendita dei caricatori distinta dall’acquisto di nuovi dispositivi, senza alcun aumento dei prezzi.

I Deputati chiedono altresì l’intervento della Commissione per l’interoperabilità dei caricabatteria wireless con i dispositivi mobili e per l’aumento del volume di cavi e caricabatteria riciclati e raccolti.     

Già nel 2014 il Parlamento,  con una Direttiva sui dispositivi radio, aveva assegnato alla Commissione poteri al riguardo da esercitare con atto delegato.  Obiettivo mancato, anche se non si può negare che nel 2009 le possibilità di ricarica erano una trentina, a fronte dei tre tipi principali di oggi.

La Commissione europea ha adottato, nei giorni scorsi, il suo programma di lavoro annuale, che prevede, nel terzo trimestre 2020, la presentazione di un’iniziativa legislativa sul caricabatteria universale 

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