Eurobarometro. I cittadini europei assegnano ai cambiamenti climatici la massima priorità per il Parlamento

Nell’ultimo sondaggio voluto dal Parlamento europeo e attuato nell’ottobre scorso, veniva chiesto agli intervistati quale fosse la minaccia ambientale da affrontare con maggiore urgenza. La maggioranza (52%) ha indicato con chiarezza i cambiamenti climatici, facendoli seguire dall’inquinamento dell’aria (35%), dall’inquinamento marino (31%), dalla deforestazione (28%) e dalla quantità di rifiuti in continua crescita.

Il cambiamento climatico entra per la prima volta in un Eurobarometro, che colloca al primo posto delle priorità del PE la necessità di “combattere i cambiamenti climatici e preservare il nostro ambiente, gli oceani e la biodiversità”.

C’erano già stati vari segnali in questa direzione. Uno quando la variazione del clima era stata indicata come una forte motivazione per partecipare con il proprio voto alle ultime elezioni europee di maggio. L’altro quando le recenti proteste di piazza, con grande partecipazione giovanile, avevano mostrato di poter esercitare un forte condizionamento sul mondo della politica. Nel corso dell’anno, alle manifestazioni gestite dai giovani hanno partecipato milioni di persone a livello europeo e mondiale.

L’influenza ed il condizionamento sulla politica ad opera delle proteste giovanili, verso una maggiore attenzione a  queste tematiche, è sostenuto dal 74% degli intervistati irlandesi, dal 71% degli svedesi e dal 70% dei ciprioti. In misura minore dai cechi (42%), dai cittadini del Regno Unito (47%). In Italia il 57%.degli intervistati vedono una influenza delle proteste sulla politica europea.

In Italia al vertice della classifica delle priorità che il Parlamento dovrebbe seguire troviamo invece la lotta alla disoccupazione. Al secondo posto si collocano i cambiamenti climatici e l’immigrazione. Seguiti da inquinamento atmosferico e rifiuti. L’Eurobarometro produce i suoi sondaggi nell’UE dal 1973. I dati questa volta sono stati richiesti a 27607 europei nel periodo 8-22 ottobre 2019 nei 28 Stati membri dell’Unione. Il 10 dicembre sarà pubblicato il rapporto completo.

 “Questo sondaggio – ha detto il Presidente del Parlamento David Sassoli –  mostra chiaramente che gli europei vogliono che l’Unione sia in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici. Nella plenaria appena conclusa a Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che dichiara l’emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo. Stiamo ascoltando i nostri cittadini e sottolineando la necessità di andare oltre le parole per agire immediatamente”. 

1 risposta

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.