E se ad influenzare le gerarchie sociali fosse il nostro patrimonio genetico?

gerarchia-socialeNel cervello del leader. I segreti che si nascondono nella mente di chi comanda

Leader si nasce o si diventa? Un recente studio dell’università di Oxford mostra come un vero leader si riconosca dal cervello. I ricercatori hanno identificato alcune aree cerebrali che risultano maggiormente sviluppate e attive in coloro che hanno un ruolo di comando nella scala sociale.

L’indagine, pubblicata sulla rivista scientifica Plos Biology, è stata condotta su un campione di 25 macachi coabitanti in gruppo. Una serie di test di risonanza magnetica strutturale e funzionale (fMRI) ha individuato tre aree del cervello che risultano più estese negli individui socialmente dominanti e ha mostrato che il volume della materia grigia tende ad essere maggiore negli individui socialmente dominanti rispetto ai soggetti con posizione sociale più subordinata.

Le aree che influenzerebbero il comportamento dominante sono: l’amigdala, deputata all’elaborazione delle emozioni, i nuclei del rafe e l’ipotalamo che controllano il dolore e regolano diverse funzioni corporee tramite le secrezioni ormonali.

Tutto nasce da uno studio dell’Università del Minnesota, pubblicato sulla rivista Leadersh Quarterly. Lo psicologo Richard Arvey ha studiato grandi campioni di gemelli monozigoti e dizigoti e ha trovato che l’influenza genetica conta per circa il 30 per cento sulla probabilità che si ha di diventare leader.

Essere un comandante, leader, primo della classe o uomo di successo è sempre stata una delle aspirazioni maggiori dell’uomo, tanto da portarlo ad indagare circa i segreti che si nascondono dietro questa inclinazione o bravura. Da Machiavelli, che delineò le caratteristiche del “Principe”, a Weber che descrisse i connotati del “leader carismatico” fino alla psicologia sociale quello sulla leadership è un filone di studi molto ampio, che ha portato al moltiplicarsi di teorie legate ai momenti storici in cui soni state elaborate.

Da quando Franz Joseph Gall elaborò la frenologia, dottrina discussa e controversa secondo la quale tutte le funzioni psichiche avrebbero una ben definita localizzazione cerebrale, numerosi studi sono stati compiuti per indagare la relazione tra cervello e comportamenti sociali.

Recentemente il boom delle neuroscienze ha portato a parlare concretamente di come funziona il cervello di un leader. Genetica, esperienze di vita, inclinazioni personali, necessità… cosa ci sia dietro la figura di un leader ancora non ci è dato saperlo e forse solo quando e se saremo mai in grado di capire a fondo il cervello e la psiche umana, allora potrà essere svelato quello che ad oggi è uno dei misteri più bramati dall’uomo.

di Arianna Orlando

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