Digitale o Fisica? Tertium non datur, ma la moda danese sarà hybrid format

In un momento storico in cui vige l’imperativo del social distancing, e il conto dei danni economici anela una rapida ripresa globale, la risposta della moda post Covid-19, sembra essere racchiusa nella bolla di una logica e rinnovata domanda: digitale o fisica? Tertium non datur, verrebbe da pensare, anche se la fashion week di Copenaghen sarà hybrid format

A causa dell’emergenza da Coronavirus, molte le fiere saltate – dal Salone del Mobile rimandato all’anno successivo (dal 13 al 18 aprile 2021), al Pitti Immagine, che dietro conferma del presidente Claudio Marenzi, annulla tutti gli appuntamenti fieristici fisici 2020, puntando le risorse sui saloni digitali Pitti Connect (piattaforma visitabile fino al mese di settembre, e con un calendario prestabilito). Di rimbalzo, numerosissimi gli eventi e le fashion week in stand by, allocati nel lungo periodo in balia della duplice epifania; anche se ormai la realtà virtuale, per una veloce ripartenza del fashion biz, appare la scelta più sensata, e per alcuni brand la meno onerosa in cui incasellarsi.

Chanel presenta la Cruise 2021 digitale e ispirata a Capri

A parte la maison Chanel, che lo scorso lunedì 8 giugno dal sito ufficiale e dai canali social, ha trasmesso Balade en Méditerranée, la linea Cruise 2021, ispirata a Capri, moltissimi brand di alta moda – tra cui Prada, Gucci, Dior, Versace – restano in silenzio, confermando, alcuni l’uscita dai ritmi fast della moda, altri l’annullamento delle presentazioni Cruise (o Resort, Pre-Spring), lasciando magari aperto, lo spiraglio di una data a definirsi.

Ma oltre le collezioni Resort, l’attenzione è comunque puntata sul menswear che, perduto il suo apripista internazionale (i saloni di Pitti Uomo), si conferma interamente digitale per il British Fashion Council; il primo a pronunciarsi a inizio pandemia, definendo prontamente una risposta digitale e gender neutral, per il mese di giugno. 

Il British Fashion Council conferma il calendario digitale

Dietro una forbita tripartizione – The LFW Schedule, Explore e Designer Profiles -, la London Fashion Week si concentrerà in un weekend intenso e ricco di eventi e presentazioni: da venerdì 12 giugno a domenica 14, e vedrà coinvolti ben oltre 100 designer. “Oggi più che mai, si riconosce la necessità di guardare al futuro della LFW e l’opportunità di guidare il cambiamento, collaborare e innovare in modo da stabilire benefici a lungo termine, sviluppare nuovi modelli di business sostenibili e rafforzare il potere economico e sociale del settore”, dichiara, infatti, il BFC nel comunicato ufficiale.

Dal 6 al 13 luglio 2020 arriva la risposta parigina 

Ad annunciarlo la Fédération de la Haute Couture et de la Mode, che avverte di essere alle prese con l’organizzazione della Parigi Fashion Week, e con le relative presentazioni virtuali: Haute Couture Fall/Winter 2020-21 e menswear Primavera/Estate 2021. “Ogni casa sarà presentata sotto forma di film o video creativi e gratuiti – annuncia l’associazione -. Altri contenuti appariranno in una sezione editoriale della piattaforma. Il tutto sarà ampiamente trasmesso sulle principali reti di trasmissioni globali”. Ma si tratta di una soluzione momentanea e in risposta alla pandemia, ne è convinto il presidente Ralph Toledano, che durante una lunga intervista a wwd.com, si dichiara a favore dei défilé fisici, nonostante i vantaggi economici e sostenibili delle opzioni digital oriented, e il consequenziale impegno nel riuscire a trovare rapide soluzioni per l’intera filiera produttiva.

La CNMI presenterà la prima Milano Digital Fashion Week – July Issue

In programma dal 14 al 17 luglio, l’evento esclusivamente digitale, farà da contenitore al menswear Primavera/Estate 2021 e alle pre-collezioni uomo e donna Primavera/Estate 2021. A fare eco il ritorno di Dolce & Gabbana – la separazione da CNMI avvenne nel lontano1998. I due designer siciliani per l’occasione sfileranno il 15 luglio dai giardini del Campus University dell’Ospedale Humanitas a Milano. Un fashion show all’aperto: metà fisico, con personalità selezionate della stampa e buyer, e metà digitale, trasmesso dalla piattaforma ufficiale della manifestazione. “Ci è voluto parecchio per capire se era possibile, per il lockdown e le nuove disposizioni – hanno spiegato i designer -. Ma ora, con la massima sicurezza, faremo tutto. Manderemo gli inviti e ognuno sarà libero di decidere. Se dovranno, i modelli, tutti italiani, sfileranno con le mascherine, nessun problema. Siamo del posto in assoluto più preparato alla sicurezza”. 

La Copenaghen Fashion Week sarà hybrid format

A differenza di Londra, Parigi e Milano, a non aver bisogno di un approccio esclusivamente digital oriented, sembra invece la moda scandinava: in particolare, quella danese. Slittata semplicemente di una settimana (dal 4-7 agosto al 9-12 agosto 2020), la Copenaghen Fashion Week sarà hybrid format

“Sebbene siamo convinti che le soluzioni digitali non possano mai sostituire l’esperienza emotiva e sensoriale delle collezioni fisiche, questa edizione segna il calcio d’inizio di una nuova era per la settimana della moda di Copenaghen” afferma nell’ultimo comunicato Cecilie Thorsmark, CEO della CFW.

Dopo la scelta precipitosa di un format esclusivamente fisico, la Danimarca, infatti, lima le sue dichiarazioni, preferendo una via di mezzo: un’edizione ibrida fatta di eventi fisici e digitali, e con una location strategica, CPHFW Hub, pronta a mescolare momenti di narrazione live a quelli preregistrati dei brand in calendario; e dove l’obiettivo principale, nonostante le restrizioni di viaggio globali sarà la promozione, insieme alla possibilità di raggiungere ovunque, nuovi segmenti di pubblico.

Tertium non datur, dunque. O forse sì.

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