Deputata del M5S aggredita da un uomo in un minimarket

Nella serata del 15 dicembre, la deputata Mara Lapia, 42 anni, è stata brutalmente picchiata da un uomo nel parcheggio di un minimarket di Nuoro per un banale diverbio.

Il fatto

A dare notizia dell’accaduto è stato Francesco D’Uva, capogruppo del M5S alla Camera dei deputati: “Tutta la solidarietà del gruppo del MoVimento 5 Stelle va alla nostra portavoce, Mara Lapia, brutalmente aggredita da un uomo in un supermercato di Nuoro. Mara è stata prima aggredita verbalmente e poi fisicamente ed ha riportato una frattura costale e varie contusioni” e ancora, “Sono in corso indagini per ricostruire l’accaduto. È gravissimo e intollerabile che un uomo, in modo becero e disumano, si accanisca violentemente nei confronti di una donna fino a ridurla in quelle condizioni”.

Secondo la ricostruzione dei fatti la lite era iniziata già alla cassa quando l’uomo in questione le aveva detto: “Si sente la puzza in tutto il supermercato, quando entrate voi si diffonde la puzza ovunque”, questo a seguito delle proteste della donna nei confronti di una cassiera che le aveva sporcato i vestiti riversandole addosso il contenuto di una lattina di Coca-cola. Prima di andare via, la deputata ha chiamato il 113 e ha fotografato la targa dell’uomo che continuava ad insultarla: sarebbe stato proprio quest’ultimo gesto a farlo scattare e colpire violentemente Mara Lapia nel parcheggio del supermercato. L’uomo è scappato prima dell’arrivo degli agenti che sono comunque riusciti a identificarlo.

La donna, trasportata dal 118 all’ospedale S. Francesco di Nuoro, ha riportato un trauma toracico con infrazione della VI costola sinistra e numerose contusioni. Nelle ore successive è stata dimessa ed è rientrata a casa dove trascorrerà i 30 giorni di prognosi.

Mara Lapia ha così commentato l’accaduto: “Non avrei mai immaginato che avrei potuto essere in pericolo per il mio ruolo di parlamentare. È inqualificabile un uomo che si accanisca così nei confronti di una donna sola. Mi sento colpita più come donna che come parlamentare”.

Le accuse a Mara Lapia

Nelle ultime ore sono comparsi diversi articoli che riportavano un audio di WhatsApp nel quale una testimone smentisce l’accaduto e riporta la sua versione dei fatti: “Ho visto una signora che litigava con un signore e con la mamma anziana di quest’ultimo. Questa signora riprendeva l’uomo col telefonino e lo intimava a lasciare i documenti e diceva: ‘lei non sa chi sono io?’. Quando i toni cominciavano ad alzarsi, la mamma dell’uomo si è avvicinata alla Lapia: le ha toccato la spalla, come dirle di smetterla. Poi vedo che la signora Lapia si butta per terra. Quindi mi avvicino, perché ho pensato che fosse svenuta, che si fosse sentita male. Così ho chiesto ‘signora che succede?’, e lei mi risponde: ‘Non ha visto che sono stata aggredita, che mi hanno spinto?’. ’Non era vero nulla di quanto raccontato’”.

La deputata ha risposto a queste accuse con un post su Facebook al quale ha allegato i referti medici rilasciatele dall’Ospedale: “Non commento le gravi menzogne diffuse da organi d’informazione senza alcuna verifica sulla mia persona. Bastava chiamarmi, come vuole ogni buona regola deontologica, ed avrei fornito il referto medico che pubblico togliendo solo alcuni dati sensibili. Tutti possono leggere quello che ho subito. Il referto medico parla chiaro con una prognosi di 30 giorni ed un “trauma del torace con infrazione della VI costa sinistra da riferita aggressione”. L’esame radiologico, poi, parla di ‘infrazione traumatica della VI costa sinistra’. La violenza su qualsiasi persona è un atto aberrante e chi la sminuisce per squallidi giochi politici compie una doppia forma di violenza. Grazie a tutti quelli che mi stanno mostrando la loro vicinanza e solidarietà”.

Molti sono stati, infatti, i messaggi di sostegno da parte dei diversi schieramenti ma a chi imputare i citati “squallidi giochi politici” ?

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