Conversioni. Sui banchi di scuola, chi ha letto e studiato i “Promessi Sposi”, non può non avuto notizia della conversione al cattolicesimo di Alessandro Manzoni. Lo scrittore era sino ad allora indifferente alla religione e, semmai, vicino alle correnti giansenistiche del protestantesimo.
Convertirsi al cattolicesimo sembrerebbe fuori moda. Soprattutto da parte di personaggi sulla cresta dell’onda. Dopo un secolo dominato intellettualmente dal materialismo storico marxista, funestato dalle persecuzioni religiose e concluso con il riproporsi della jihad islamica contro i cristiani infedeli. Eppure, il fenomeno delle conversioni continua a riproporsi, in alcuni casi, clamorosamente. Eccone alcuni.
Tony Blair: Londra non val bene una messa
A cavallo degli anni 2000, Tony Blair era uno dei tre uomini più potenti del mondo. Era stato educato all’anglicanesimo. Il suo interesse per la religione, però, ebbe inizio solamente all’Università di Oxford. Fu quando incontrò un sacerdote, comunque anglicano, che lo influenzò moltissimo. Sembra che Blair fosse solito pregare, prima di prendere decisioni importanti, come quella di entrare in guerra in Iraq. Inoltre era spesso attraversato da momenti di crisi spirituale.
Aveva sposato Cherie Booth, avvocato, di religione cattolica ed accettato di allevare i figli a tale fede. Nel 1996, ricevette pubblicamente la comunione in una messa cattolica. Essendo ancora anglicano, tuttavia, fu rimproverato dal cardinale Basil Hume. Nel 1594, Enrico IV aveva rinunciato al protestantesimo per il cattolicesimo pur di essere incoronato Re di Francia. Pronunciando la famosa frase “Parigi val bene una messa”. Blair, nel 2007 fece esattamente l’opposto. Rinunciò alla premiership inglese pur di convertirsi al cattolicesimo. La regina, infatti, capo della chiesa anglicana, gli aveva fatto sapere che non lo avrebbe permesso.
Il 23 giugno 2007, Blair comunicò a Papa Benedetto XVI l’intenzione di volersi convertire. Il papa e i suoi consiglieri, dopo aver criticato alcune delle azioni politiche di Blair, gli hanno dato il benvenuto. Alla cerimonia, su un tappeto rosso e definita senza precedenti, era presente l’arcivescovo cattolico di Westminster, suo nuovo direttore spirituale.
Il teologo buddista Paul Williams: “il cristianesimo è l’opzione più razionale”
Una delle conversioni più clamorose riguarda l’autorità accademica sul buddismo Paul Williams. Cioè il professore emerito di “Filosofia indiana e tibetana” presso il Dipartimento di Teologia e Studi religiosi dell’Università di Bristol. Intellettuale e convinto buddista, nel 1999 si è convertito al cattolicesimo, dopo aver seriamente riflettuto sul karma e l’aldilà.
Ciò che sorprendono sono le motivazioni assolutamente razionali della sua decisione: “Mi sono reso conto che è razionale credere in Dio, molto di più del non credere”. Il buddismo è infatti una religione che non presume l’esistenza di una entità suprema. Per Williams, sono irrazionali gli aspetti del buddismo quali l’infinita reincarnazione, anche in forme di animali. La rarissima possibilità, in questa vita, di raggiungere il nirvana, cioè la perfezione assoluta. L’inesistenza di una spiegazione al dolore innocente.
Dopo aver esaminato la chiave del messaggio cristiano, si è convinto che il cristanesimo sia “l’opzione più razionale delle religioni teistiche”. Come cristiano – ha detto – ho sentito che la priorità dovrebbe essere data alla Chiesa cattolica. Il cristianesimo è la religione del valore infinito di ogni persona. Oggi Paul Williams, pur essendosi pienamente convertito, continua ad essere professore e specialista di buddismo.
Il giornalista Magdi Allam: da musulmano a Magdi “Cristiano”
Conversioni ci sono state anche dall’islamismo al cattolicesimo, da parte di persone di successo, come Magdi Allam. Per molti anni a Repubblica, è stato vicedirettore ad personam del Corriere della Sera. Convinto che la fede debba essere un fatto privato tra Dio e la coscienza del credente, era un laico ma comunque musulmano. Poi dichiarò di essersi reso conto che l’Islam sia un’ideologia intrinsecamente violenta. “Così come è stata storicamente conflittuale al suo interno e bellicosa al suo esterno”. Il 22 marzo 2008 si convertì con gran clamore al cattolicesimo prendendo il nome di Cristiano.
Oggi, però, non è d’accordo con il messaggio di Papa Francesco che legittima indifferentemente tutte le religioni. “L’Europa finirà per essere sottomessa all’islam – afferma Magdi Cristiano – se non avrà la lucidità e il coraggio di denunciare l’incompatibilità dell’islam con la nostra civiltà e i diritti fondamentali della persona, se non metterà al bando il Corano per apologia dell’odio”.
Tuttavia, dichiara di continuare a credere nel Gesù che ha sempre amato e a identificarsi orgogliosamente con il cristianesimo. Lo definisce come la civiltà che più di altre avvicina l’uomo al Dio che ha scelto di diventare uomo.
Claudia Koll: da sexy attrice a suora laica
Le conversioni al cattolicesimo del XXI secolo non investono soltanto intellettuali ma addirittura sex symbol, come Claudia Koll. Un passato nel cinema erotico, un’esperienza di successo come attrice televisiva. Addirittura come presentatrice del festival di Sanremo. Assolutamente agnostica, pur essendo stata battezzata da piccola, partecipa a una cerimonia dell’Anno Santo 2000. Attraversando la Porta Santa della basilica di San Pietro, sente che ci sono cose più importanti nella vita.
“Da quel momento ho cominciato a ripensare alla mia vita – racconta la Koll – soprattutto alla gestione del cuore, che sentivo indurito. Il Signore ha iniziato a mostrarmi i miei limiti e ad obbligarmi a pensare”. Ha, quindi, dato una svolta alle proprie attività personali, abbandonando quasi del tutto la recitazione e il palcoscenico. Ora si dedica a diverse associazioni di volontariato e all’apostolato. Testimoniando in incontri di preghiera, la propria esperienza di conversione religiosa. Nel 2005 ha fondato l’associazione “Le opere del Padre”. Con lo scopo di aiutare le persone con particolari sofferenze sia fisiche che psicologiche, soprattutto in Africa. Si è dichiarata nel 2012 “suora laica” e, nel 2015, “missionaria”.
A chi gli chiede del suo passato da attrice erotica, risponde così: Certi errori non vorrei averli commessi. Qualche giornale di recente ha scritto che non mi sono pentita, ma non può essere. Certamente lo sono, altrimenti non avrei mai cambiato vita. Non ci sarebbe stata conversione.
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