Convento di Trinità dei Monti: una finestra particolare su Roma

Convento 3_1E’ un luogo particolare quello posizionato giusto sopra la scalinata di Piazza di Spagna a Roma!

Il profilo dei Campanili gemelli della Chiesa della Santissima Trinità sono riconoscibili da qualsiasi punto di Roma e costituiscono un punto di riferimento per i romani! E’ però un’emozione speciale ammirarli dall’interno del Chiostro dell’adiacente Convento!

Il Convento di Trinità dei Monti sorge su quello che era noto nel I° secolo a.C. come Collis Hortulorum e più precisamente in quell’area dove vennero realizzati gli Horti Luculliani.

Diversi sono i proprietari che hanno posseduto questa terra nel corso dei secoli tra i quali la famiglia dei Pinci, da cui deriva l’attuale nome di colle Pincio.

Convento 1Nel Medioevo qui si stabili l’Imperatore Onorio. Poi segui’ un lungo periodo di abbandono. Alla fine del 1400, l’ottavo colle di Roma fu scelto come sede per la fondazione del Monastero dei Frati Minimi, l’ordine creato da San Francesco di Paola. I lavori di costruzione sui terreni donati dal Re di Francia Luigi XI, iniziarono nel 1502 e si svilupparono intorno al bellissimo ed ampio Chiostro. Questo fu impreziosito dall’agiografia di San Francesco di Paola, canonizzato nel 1519. Il portico del Chiostro del Convento fu arricchito infine da medaglioni realizzati da artisti di rilievo.

Il Convento è stato per secoli un importantissimo centro della vita artistica, scientifica, intellettuale e teologica di Roma ! Nel 1637, Padre Emmanuel Maignan ideò una Meridiana Catottrica (L’Astrolabio) che consentiva di vedere simultaneamente l’ora esatta in tutte le parti del globo, sia di giorno che di notte. Lo stesso Maignan 5 anni più tardi dipinse l’Anamorfosi di San Francesco di Paola, seguito su questa strada dall’allievo Jean Francois Niceron con l’Anamorfosi di San Giovanni Evangelista. L’Anaformosi è una realizzazione pittorica che ha la caratteristica di rendere visibile, comprensibile, l’oggetto dell’opera solo allontanandosi da essa, mentre l’osservazione da vicino fornisce la sensazione di essere di fronte ad un panorama, nulla a che vedere con il reale soggetto.

Convento 5Il tocco artistico di maggior rilievo del Convento fu apportato nel 1694 dal Padre Gesuita Andrea Pozzo: egli trasformò il povero Refettorio dei Frati Minimi nel bellissimo ‘palazzo delle cento colonne’. La sala venne affrescata con una superba rappresentazione delle Nozze di Cana.

I tempi bui per il Convento e per tutto il Complesso arrivarono con la Rivoluzione Francese. La successiva occupazione Napoleonica fu l’inizio della dispersione dell’Ordine e del saccheggio del Convento stesso.

Nel 1804, il Cardinale Fesh consenti’ ad alcuni artisti dell’Accademia di Francia (tra cui Bartolomeo Pinelli) di fissare i loro Ateliers nel Monastero dove rimasero fino al 1815.

Poi iniziarono i lavori di restauro e Francois Renè de Chateabriend vi stabili’ una scuola di lingua Francese per l’insegnamento delle materie umanistiche. Questa scuola esiste ancora oggi ed una delle più pregiate della Capitale.

Convento 4La storia più recente del Convento ci dice che esso è stato affidato dal 1828 al 2006 alle Suore del Sacro Cuore mentre, successivamente e fino a tutto il 2016, in esso si sono insediati i Frati Monastici di Gerusalemme.

Oggi il Convento è diretto della Communautè de l’Emmanuel, associazione pubblica internazionale di fedeli di diritto Pontificio, fondata in Francia nel 1972.

Visitare il Complesso di Trinità dei Monti, il suo bellissimo e curatissimo giardino, il Chiostro con i suoi affreschi, il refettorio e le sue Nozze di Cana cosi’ come scoprire la genialità dell’Astrolabio e delle Anamorfosi, è un privilegio assoluto, una grande emozione.

Parliamo di uno dei Monumenti più famosi di Roma, che compone un asse unico con Piazza di Spagna e la sua bellissima scalinata.

Da 500 anni, lo sguardo sornione del Convento e della Chiesa di Trinità dei Monti benedice il panorama di Roma e gode dei suoi magnifici tramonti.

di Claudio Colis

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