Il più delle volte, quando sentiamo parlare di coerenza, immediatamente immaginiamo una persona molto rigida e calcolata, che tenta di attraversare i vari stadi della propria vita senza troppe alterazioni, cercando metaforicamente di passare dentro l’onda senza subirne l’andamento ondulatorio.
Anche il significato della parola sembrerebbe accreditare quanto affermato sin’ora; essa letteralmente indica una “connessione” come se, in qualche modo quindi, la natura dicotomica dell’uomo e il suo perenne interrogarsi sul bene e sul male, trovasse infine una risposta più equilibrata nella coerenza.
Eppure vi sono accezioni del termine in cui la coerenza, per come ne abbiamo parlato sin ora, viene confusa con la rigidità mentale, laddove insomma, per paura di rischiare ci si arrocca su posizioni sterili ed irremovibili, in nome di una coerenza, termine abusato, in realtà inesistente. Come affermava infatti il noto psicoanalista austriaco Adler: “la sola virtù della coerenza è la prevedibilità” una sorta di alibi quindi per non incappare in errori rischiosi.
E’ dimostrato infatti che chi ha fiducia in se stesso e nelle proprie possibilità, non ha alcuna reticenza a discutere le proprie posizioni ed in alcuni casi persino a cambiare parere.
Proiettando questo doppia accezione del termine nei rapporti interpersonali, vedremo quindi che nel primo caso, quello di accettazione dei propri limiti e ricerca di uno status integrato, stabile e ben definito, troveremo rapporti sereni basati sulla reciproca fiducia; nel secondo caso, invece, partendo dal presupposto dell’insicurezza implicita nella rigidità, vi saranno buone probabilità di avere risentimento ed aggressività inespressa verso l’altro da noi.
Come sempre viviamo una realtà complessa e articolata, dove quotidianamente bisogna fare lo sforzo di guardarsi allo specchio con limpidezza ed onestà, solo in questo modo, riconoscendo ciò che siamo, riusciremo ad accettarci e ad essere persone luminose e positive che avanzano nel sentiero della vita a testa alta senza paura di commettere errori, perché essi ci permetteranno di crescere e migliorarci giorno dopo giorno.
di Eleonora Rossi
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