Ciclocross: la falange olandese domina. Italia in mostra con Arzuffi e Dorigoni

Fine settimana di grande intensità per il ciclocross. Disputata nella giornata di sabato la quarta tappa di Coppa del mondo, oggi invece è stata la volta del Treofeo DVV giunto alla terza tappa.

Coppa del mondo 

La coppa della federazione internazionale di ciclocross ha fatto tappa sabato a Tabor, in Repubblica Ceca, per il quarto appuntamento del trofeo federale. Gare disputate su di un percorso molto fangoso, da puristi della categoria, da cui ne sono scaturite numerose cadute durante tutte le gare.

Per i colori azzurri sin dal mattino sono giunte buone notizie, grazie al secondo posto di Jakob Dorigoni nella categoria under 23 di cui è tra l’altro campione italiano. Jakob nulla ha potuto contro il fenomeno britannico Pidcock, vincitore della gara, imponendosi però in volata contro l’avversario francese Benoist. Bene anche gli italiani Toneatti ed Huez (11′ e 14′) nella categoria juniores  dove la coppia belga Meeussen – Nys si è aggiudicata i primi due posti, terzo il tedesco Lindner.

La gara elitè femminile si è dimostrata ancora una volta la corsa più incerta per la vittoria. Al primo giro l’italiana Lechner ha provato subito a portarsi in testa ma una caduta l’ha fatta subito piombare nelle retrovie senza possibilità di rimonta, finirà poi diciannovesima. Davanti l’altra italiana Arzuffi, vincitrice settimana scorsa nel Superprestige, è invece brava a tenersi lontana dagli incidenti rimanendo sempre nelle prime posizioni. Tutte le favorite dopo il primo giro hanno iniziato a darsi battaglia in testa, la Brand sembra da subito essere quella che ne ha di più, a seguire Arzuffi, Van Loy, Worst, Betsema, Alvarado e l’iridata Cant. Dopo vari tira e molla la Cant e la Alvarado escono di scena per due diverse cadute mentre l’olandese Brand  vince trovando il guizzo giusto nel finale per staccare le avversarie, compresa la connazionale Worst che si accontenta del secondo posto. Terza la Arzuffi, che in volata supera la Betsema e la Van Loy conquistando così un buon terzo posto (in foto il podio).

Nella gara elitè maschile persevera il dominio olandese grazie al solito Mathieu Van der Poel il quale, da squalo, non fa sconti a nessuno e mette le cose in chiaro sin dalle prime curve. Il mattatore della stagione 2018/2019 ha guidato tutta la corsa in prima posizione con netta superiorità, costringendo gli avversari a far festa con le briciole. La vera lotta, quella per secondo e terzo posto, ha visto come attori protagonisti Aerts, Hermans, Van der Haar e Vanthourenhout. Aerts cade nelle fasi iniziali di gara perdendo tempo prezioso, trovando in Hermans l’alleato per tentare una difficile rimonta. Vanthourenhout è in giornata positiva e limita il distacco da Van der Poel a 15”, distanziando Van der Haar di una manciata di secondi utili a mantenere la seconda piazza. Aerts ed Hermans provano a ricucire su Van der Haar ma l’olandese resiste e si piazza al terzo posto.

DVV

Parla olandese anche il Flandriencross di Hamme (Belgio).

Nella gara maschile neanche a dirlo Van der Poel rispetta i pronostici e come nella gara di ieri prende la prima posizione sin dal primo giro per non lasciarla fino alla fine. Van der Poel (immagine copertina) oggi è in versione taxi e si porta a rimorchio il  compagno di squadra Meeusen (team Corendon Circus Cycling Team, ndr) per buona parte di gara prima di iniziare la sua cavalcata trionfale. Quando la coppia al comando ha creato un distacco sufficiente a garantire la doppietta l’olandese volante apre il gas a modo suo, infliggendo distacchi impietosi a tutto il resto della truppa. Grazie alla trainata iniziale Meeusen coglie il secondo posto, ritrovando un piazzamento importante dopo un periodo poco luminoso. Nelle retrovie Vanthourenhout, Sweeck, Vermeesch, Nieuwenhuis e Van Kessel si danno battaglia per il terzo posto; il terzo gradino viene occupato da Sweeck il quale in una volata a due batte Vermeesch.

Nella gara femminile l’italiana Lechner ci prova dal primo giro tentando di imporre un ritmo duro in testa al gruppo ma con il passare delle tornate la sua azione perde efficacia, chiude la prova all’ottavo posto. Davanti ci sono Van Loy, Arzuffi, Cant e Worst (in foto a fine gara) che guidano il trenino formatosi nelle fasi iniziali di gara. A provarci timidamente per prima è la Cant che non riesce però a smuovere le acque. Le acque le smuove l’Arzuffi all’ultimo giro grazie ad un forcing che serve da rampa di lancio alla sua compagna di squadra (Steylaerts-777, ndr) Worst; la campionessa europea all’ultimo giro sfrutta la ruota della Arzuffi per poi lanciarsi verso la vittoria. La campionessa del mondo belga Cant e la Van Loy si spartiscono la secondo e terza posizione, la Arzuffi non riesce a recuperare le energie per assaltare il podio, dovendosi accontentare della quarta posizione in una gara decisa praticamente con una volata lanciata dopo l’ultima curva.

Foto: Corendon-Circus Cycling Team, Steylaerts777

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