Ciclo e Turismo: alla scoperta di Lazio e Sardegna

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Prosegue il nostro giro d’Italia con obiettivo vacanziero nelle regioni italiane: oggi ci spostiamo nel Lazio ed in Sardegna.

Dopo esserci lasciati alle spalle il Molise e la Campania saliamo verso nord seguendo la costa tirrenica per approdare nel Lazio. La regione di Roma Capitale è prevalentemente collinare anche se non mancano rilievi montuosi di notevole importanza. A nord i monti Volsini, Cimini e Sabatini grazie alla loro origine vulcanica regalano un panorama naturale meraviglioso, impreziositi dalla presenza di laghi naturali, il lago di Bolsena, di Vico e di Bracciano.

Lungo il confine orientale della regione, la zona dei Monti della Laga e dell’appennino abruzzese fa registrare le cime più alte ed aspre, mentre va addolcendosi man mano che ci si avvicina alla Campania. I Colli Albani o gli Ausoni caratterizzano la zona a sud della regione, la Ciociaria. La pianura maremmana e la valle del Tevere sono le zone pianeggianti più grandi; la prima a nord verso la Toscana, la seconda segue l’andamento del fiume Tevere, il più grande ed importante della regione, che arriva dall’Umbria e prosegue il suo cammino fino a Roma per poi gettarsi nel Tirreno.

La storia del Lazio nasce molto prima dei romani, con la presenza dei Latini e degli Etruschi, anche se ovviamente la millenaria storia di Roma ha lasciato i segni più importanti nella storia e nell’architettura della regione.

Il nome della regione deriva proprio dai Latini, latus, esteso, ad identificare la zona pianeggiante che caratterizzava la regione nel punto in cui tali popoli si erano insediati. Gli Etruschi rimangono un popolo misterioso per molti aspetti ed il loro declino è legato proprio all’espansione dei romani, che nel corso dei secoli colonizzarono gran parte del mondo conosciuto. 

Ma non c’è solo Roma: il Lazio è pieno di luoghi di interesse. Città come Civitavecchia ed il suo porto antico, Castelgandolfo, Tarquinia, Bolsena, Frosinone, Latina meritano di essere visitate e farlo in bicicletta non è affatto complicato: le strutture turistiche che strizzano l’occhio al popolo che pedala sono tante. Si può arrivare in ogni angolo della regione seguendo le principali vie di comunicazione (ovviamente, eccetto le strade in cui per legge è vietato il transito alle bici) oppure scegliendo i numerosi sentieri per ciclisti che si trovano nelle zone montane e attorno alle principali città. Il territorio prevalentemente collinare favorisce lo spostamento in bicicletta con percorsi non troppo faticosi. E per chi non teme la fatica c’è il Terminillo.

LUOGHI DA VISITARE: Civita Bagnoregio. Situata nella provincia di Viterbo vicino al Lago di Bolsena è un borgo edificato in cima ad una montagna di natura tufica, che per sua natura da origine a frane e grande erosione. Il castello è di piccole dimensioni e vi risiedono solo 7 persone. La particolarità di Civita è che, per via di queste frane e del territorio che vi si è creato, si può accedere al borgo solo tramite un ponte in cemento percorribile soltanto a piedi. Per il fenomeno di erosione che attanaglia queste zone ed il conseguente spopolamento del borgo è anche detta ”La città che muore”; in estate sono numerose le attività culturali che attirano turisti da tutto il mondo.

Da Civitavecchia potremmo prendere un traghetto spostandoci ad ovest per approdare ad Olbia, e fare scalo così nella seconda più grande isola italiana: la Sardegna.

La regione è sempre stata al centro di rotte commerciali per via  della sua posizione strategica al centro del Mediterraneo settentrionale, ma ha anche tratto numerosi benefici dalla presenza di ingenti quantità di risorse minerarie nel sottosuolo. In Sardegna monti e colline sono ricoperti di boschi e numerose zone, praticamente disabitate, lasciano al turista il panorama della natura incontaminata. Le montagne si trovano soprattutto nella parte centrale dell’isola: il Supramonte, il Gennargentu, il Bruncu Spina e la Marmura, con vette che oscillano tra i 1500 ed i 1800 metri di altezza.

I fiumi che nascono da queste montagne si gettano lungo le rocce e le valli, per giungere fino alle coste, che sono in parte costituite da spiagge sabbiose ed in parte da magnifiche zone rocciose. Le città principali in cui è possibile rilassarsi nelle spiagge sarde sono il Golfo dell’Asinara nella zona nord, la Costa Smeralda , e man mano che si scende troviamo le città di Alghero, Orosei, Olbia, Porto Torres, Oristano fino a Cagliari situata nel sud della regione, mentre  Sassari e Nuoro sono magnifiche città da cui poter iniziare un viaggio alla scoperta dell’entro terra.

Il sottosuolo sardo regala anch’esso notevoli mete turistiche, grazie alla presenza di grotte di origine carsica nate nel Paleozoico: Su Marmuri e Su Mannau, le Grotte del Bue Marino e la Grotta di Ispinigoli. Nel corso della storia, come detto, la cultura è stata fortemente influenzata dalle rotte commerciali che passavano per la regione, anche se la civiltà Nuragica, sviluppata nel secondo millennio, è quella che ha lasciato le maggiori tracce; prende il nome dai Nuraghe, tipiche costruzioni in pietra a forma conica che rappresentavano antiche costruzione abitativa, a volte costruite anche in forme architettoniche più complesse che formavano veri e propri castelli.

La regione Sardegna ha investito milioni di euro per favorire il cicloturismo. Seguendo le coste, quindi riducendo al minimo la fatica, è possibile fare il giro dell’isola grazie ad una rete di sentieri e strade che sfiora i 3000 km di lunghezza massima e che consente di arrivare in ogni luogo desiderato senza eccessiva difficoltà. La politica locale ha investito 8 milioni di euro per migliorare e valorizzare il turismo della bicicletta che, anche se poco noto, è uno dei più avanzati in Italia.

LUOGHI DA VISITARE: Spiaggia Cala la Luna. Per la sua conformazione racchiude in se praticamente tutta la Sardegna: è una spiaggia prevalentemente rocciosa ma con ampie zone sabbiose. Lungo la costa si possono visitare grotte a cui spesso si accede direttamente dal mare. La spiaggia si trova nel comune di Baunei, in provincia di Nuoro.ù

Foto di Lars Nissen da Pixabay

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