Ciak si Giro: al via l’edizione 100 della corsa rosa

copertinaParte oggi, venerdì 5 maggio 2017, l’edizione numero 100 del Giro d’Italia, la corsa a tappe più dura del mondo nel paese più bello del mondo.

NUMERI E RECORD

Ancora poche ore alla partenza della corsa rosa, che anche quest’anno attraverserà tutta l’Italia da sud a nord, entrando nelle piazze e nelle strade raccogliendo il tifo di tutta la gente che, come al solito, si fermerà per elogiare i propri beniamini o tributare un semplice ”forza” a tutti i ciclisti partecipanti.

La prima edizione della corsa rosa partì da Milano il 13 maggio del 1909 e si concluse dopo 8 frazioni il 30 maggio; alla partenza c’erano 127 ciclisti divisi in sei squadre, solo 49 di essi videro il traguardo finale dopo 2448 km: il primo vincitore fu l’italiano Luigi Ganna. Dopo 99 edizioni ( le uniche interruzioni durante i conflitti mondiali)  il record di vittorie appartiene, logicamente, a tre mostri sacri del ciclismo: Binda, Coppi e Merckx, che hanno vinto cinque edizioni ciascuno. Il ciclista con il maggior numero di vittorie è Mario Cipollini che vanta 41 trionfi, anche se Binda è stato l’unico a vincerne dodici in una sola edizione, di cui otto di fila. Il record di maglie rosa ( simbolo storico del primato) appartiene a Eddy Merckx che ne ha vestite 78 mentre Gianni Bugno disputò il Giro d’Italia del 1990 vestendo la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa, unico nella storia a riuscirvi. Il vincitore della gara nel 2016 è stato Vincenzo Nibali, che ha bissato il successo del 2013.

IL PERCORSO

L’edizione 2017 della corsa rosa prevede 3.615 km suddivisi in 21 tappe, partenza da Alghero ed arrivo a Milano in Piazza Duomo il 28 maggio. Le cronometro individuali saranno due, sei le tappe per i velocisti, otto quelle di media montagna e sei quelle più affascinanti di alta montagna.

Le prime tappe sono dedicate alle ruote veloci ma già dalla quarta frazione, sull’Etna, la classifica generale subirà un primo scossone ed il lotto dei favoriti subirà una prima cernita. Le tappe saranno nuovamente più abbordabili, lasciando spazio a fughe e velocisti fino alla nona frazione, quando la storica salita abruzzese del Blockhaus regalerà nuovamente spettacolo tra i pretendenti alla maglia rosa e la cronometro del giorno dopo renderà più netti i distacchi di coloro i quali avranno avuto dei problemi nella salita abruzzese. Da non sottovalutare nemmeno la tappa 11, che prevede una serie di pericolosi colli dell’Appennino centrale fino a Firenze che se sottovalutati possono portare alla perdita di molto terreno.  Fino alla tappa 15 i big avranno un pò di respiro prima delle tappe dalla 15 alla 20, in cui le alte montagne faranno da padrone e rappresenteranno il palcoscenico perfetto per la sfida finale tra chi sarà rimasto ai vertici della classifica, con la carovana che affronterà cime storiche come lo Stelvio ed il Mortirolo. Il Giro d’Italia si chiuderà con la tappa 21, una cronometro da Monza a Milano che potrebbe rappresentare il finale a sorpresa per i pretendenti alla vittoria. 

FAVORITI

foto 1Va inserito di diritto tra i favoriti Vincenzo Nibali ( in foto), vincitore di due edizioni e detentore della maglia rosa, attualmente il suo stato di forma non è il migliore e la sua squadra non sembra tra le più preparate, ma il siciliano ha abituato tifosi ed avversari a farsi trovare al top nei momenti che contano, buttando spesso il cuore oltre l’ostacolo per compiere delle rimonte apparentemente impossibili, grazie anche alla sua intelligenza tattica. Favorito ed in grande stato di forma è invece il colombiano Quintana, vincitore del Giro 2014, che nel corso della Tirreno Adriatico ha dimostrato di essere atleticamente più avanti rispetto a tutti soprattutto nelle salite dure, dove senza troppe difficoltà ha inflitto distacchi importanti. Altro ciclista che arriva in grande condizione al Giro 2017 è lo scozzese del Team Sky Geraint Thomas, che nelle recenti corse ha mostrato un passo in salita molto potente, finalmente con una squadra in grado di definirsi tale anche all’infuori del Tour de France. L’olandese Steven Kruijswijk ha visto sfuggirsi  il Giro 2016 per via di una caduta in montagna che ha favorito la rimonta di Nibali; la sua squadra ( Lotto NL-Jumbo) non è in grado di sostenerlo a dovere ma come nelle passate edizioni Kruijswijk è sembrato poter fare tutto da solo. A chiudere il lotto dei favoriti vanno inseriti Yates e Pinot, rispettivamente inglese e francese, che nelle ultime stagioni hanno mostrato miglioramenti importanti nelle grandi corse a tappe e che, se sottovalutati, potrebbero rappresentare una grande insidia per la vittoria finale.

Foto: giroditalia.it , bettiniphoto

 

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