“Chiamami col tuo nome”, in TV la dolcezza del primo amore secondo Luca Guadagnino

“Asportiamo così tanto di noi stessi per cercare di guarire prima, che quando poi arriviamo a trent’anni siamo già falliti, e ogni volta che ricominciamo con qualcun altro abbiamo sempre meno da offrirgli. Ma costringersi a non provare niente per non provare niente, che spreco!”

È con queste parole che un padre meravigliosamente premuroso consola un figlio distrutto dopo la fine della prima relazione amorosa.

Luca Guadagnino con la sua ultima pellicola “Chiamami col tuo nome” tratta dal romanzo omonimo di André Aciman del 2008, vincitrice del premio Oscar alla migliore Sceneggiatura non originale per James Ivory, ha concluso la sua trilogia del desiderio dopo “Io sono l’amore” del 2009 e “A bigger splash” del 2015.

Una pellicola delicata e nostalgica che trascina lo spettatore nei ridenti anni ’80, in un nord Italia immerso nel verde di un’estate lontana dai frastuoni, dove si intrecciano la vita di Elio, giovane ragazzo ebreo italoamericano, riservato e silenzioso, il cui punto fermo sono il suo pianoforte ed i suoi libri e quella di Oliver, studente americano di archeologia spigliato e bello, biondo e dal sorriso sfacciato che è ospite in casa sua per completare il dottorato col professor Perlman, padre di Elio.

Timothée Chalamet

Elio che è un adolescente maturo e coscienzioso sulle prime resta infastidito dalla presenza del giovane dottorando sfacciato, con la quale è anche costretto a dividere la stanza, senza spiegarsi tuttavia la curiosità che egli gli suscita.

L’estate è rovente e viva, e le giornate si dividono fra pranzi all’aperto, escursioni archeologiche e feste in cui la Disco è nella sua età dell’oro e muove i corpi con una leggerezza che lascia correre le fantasie.

Quasi a malincuore Elio confessa ad Oliver la sua attrazione, che dapprima rifiuta il ragazzo come a volerlo proteggere, spingendolo fra le braccia della sua amica Marzia, ma che alla fine non resiste alla reciproca smania che gli suscita.

Un giovanissimo Timothée Chalamet, che ha fra l’altro ricevuto la candidatura all’Oscar come migliore attore protagonista battendo un record per la sua giovane età congelato dagli anni ‘30, interpreta un Elio deciso e desideroso, adulto bambino che è completamente asservito al suo amante, interpretato da Armie Hammer, il cui rapporto sembra voler richiamare quello pederasta che si intratteneva fra un allievo ed il suo maestro nella Grecia Antica.

Armie Hammer

Ed è quella bellezza iconica che Guadagnino racconta nella sua opera, attraverso tutte le forme possibili, partendo dall’arte ovviamente per arrivare alla natura potente e spontanea.

Non a caso la scelta dei colori pastello richiama a quel candore che venera e si genuflette all’arte classica per eccellenza.

Senza spoilerare altro, Chiamami col tuo nome racconta una storia d’amore sincera e imprescindibile, vera e senza leziosità dal gusto raffinato.

Le musiche sono state delicatamente curate dal cantautore Sufjan Stevens che ha scritto la canzone originale “Mystery of love”, il cui testo racchiude perfettamente il sentimento dei due amanti.

Un film tutto da gustare, mentre si assaggia una dolce pesca, dolce come l’amore che vuole trasmettere.

In TV su Sky Canale 318

Martedì 30/10 12:05

Sky Canale 302

Giovedì 01/11 11:05

Sky Canale 301

Giovedì 08/11 02:35

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