Campionati nazionali e Tour de France, risultati ed aspettative

IMG_20150629_093226Lo scorso fine settimana si sono disputati i campionati nazionali di ciclismo, che rappresentano gli ultimissimi appuntamenti di spessore prima del Tour, al cui inizio rimane meno di una settimana.

Nel campionato italiano su strada Nibali ha vinto la prova maschile dei professionisti.
L’edizione 2015 regala spettacolo sin dai primi km, molteplici tentativi di fuga, a cui il gruppo non concede mai più di 2’30” di vantaggio.
Lampre ed Astana tengono cucita la corsa, portando un ristretto gruppo a giocarsi il finale.
In questo primo gruppo c’è anche Nibali, il quale al primo passaggio sulla salita di Superga accelera.
In testa si screma ulteriormente il gruppo e, quando inizia l’ultimo giro, il plotone di testa è ridotto a poche decine di corridori; davanti prendono il largo Nibali, Ulissi e Reda che, dopo aver preso metri di vantaggio, si ritrovano nella condizione di non essere più ripresi.
Nibali attacca a ripetizione ma non riesce in un primo momento a fare la differenza, che invece riesce a fare ai – 2km; l’attacco del siciliano è perfetto, i due compagni di fuga sono nettamente in difficoltà e lo Squalo si invola a riconfermare il titolo italiano già vinto l’anno scorso. Gli utlimi due km sono esaltanti, una progressione di pura potenza che ribadiscono la sua condizione in crescita per il Tour.
Secondo posto per il giovane Reda, del Team Idea, risultato a sorpresa, meno a sorpresa quello di Ulissi, il quale si riconferma ciclista di grandissimo valore ,soprattuto in questa stagione iniziata in ritardo ed in maniera travagliata.
Doveroso segnalare il quinto posto, dietro Zilioli, dell’eterno ragazzino Rebellin ( 44 anni ad agosto), il giorno dopo la piena assoluzione per la questione doping, oltre al sesto posto di Pozzovivo, in grande forma nonostante l’infortunio di qualche mese fa.

Podio: 1-Nibali 2-Reda 3-Ulissi

Nella prova femminile il bis lo centra Elena Cecchini, fidanzata del famoso velocista azzurro Elia Viviani. 

Si correva da Legnano a Superga, pronti via ed è subito fuga, con undici elementi dentro che prendono il largo:Cecchini, Muccioli,
Algisi, Frapporti, Trevisi, Soraya Paladin, Sanguineti, Stricker, Marta Bastianelli, Scaondolara,
Cucinotta e Martini.
La fuga non va oltre l’1’30” di distacco ma la vera bagarre inizia sul colle di Superga; la Cecchini attacca dando subito l’impressione di averne per staccare le compagne, da dietro intanto spingeva forte la Longo Borghini, la quale era in piena rimonta negli ultimi 50 km e riusciva a portarsi a ridosso della testa della corsa.
La Cecchini giunge sul traguardo con 20″ di vantaggio, coronando una gara perfetta; bella la rimonta della Longo Borghini, che correva all’attacco praticamente negli ultimi 50 km, anche se si doveva accontentare del secondo posto.
A chiudere il podio la Muccioli, gara tatticamente buona, ma nettamente con meno energie residue nel finale.

Podio: 1- Cecchini 2- Longo Borghini 3-Muccioli

Risultato di prestigio anche negli under 23, si aggiudica la prova un talento di rara classe: Gianni Moscon.

Il talento della Zalf riesce a conquistare il titolo nonostante la Willier Unieuro Trevigiani sia stata la squadra più in mostra durante tutto l’arco della gara. I 176 km del campionato italiano, vedono inizialmente la fuga di Ballerini, il quale resta davanti praticamente per 150 km. Una volta ripreso questo tentativo di fuga la corsa si anima grazie ragazzi della Willier, i quali danno battaglia negli ultimi chilometri. Alla fine però la squadra non riesce a lavorare con il massimo dell’ efficienza; nel punto cruciale della gara viene alla luce Moscon, che nel finale riesce a staccare tutti e conquistare il titolo italiano.
Moscon dopo essere stato condotto nella pancia del gruppo dalla propria squadra, accelera nel finale scremando e creando un gruppetto di testa, nell’ultima salita accelera di nuovo staccando gli ultimi due compagni di fuga, Ravasi e Gabburo, involandosi da solo al traguardo.
Ragazzo di indubbio valore di cui sentiremo molto parlare in futuro; passerà tra i pro il prossimo anno con il team Sky.

Podio: 1-Moscon 2-Gabburo 3-Ravasi

Di seguito i risultati dei più importanti campionati nazionali esteri, il primo nome rappresenta il vincitore su strada, il secondo quello a cronometro.

Italia : Nibali, Malori

Australia: Haussler, Porte

Belgio: Van Hecke, Van den Broeck

Colombia: Chalapud, Uran

Danimarca: Sørensen, Juul Jensen

Francia: Tronet, Coppel

Germania: Buchmann, Martin

Gran Bretagna: Kennaugh, Dowsett

Kazakistan: Zrmlyakov, Lutsenko

Norvegia: Boasson-Hagen, Boasson-Hagen

Olanda: Terpstra, Kelderman

Portogallo: Rui Costa, Oliveira

Repubblica Ceca: Vakoc, Barta

Slovacchia: Sagan, Sagan

Spagna: Valverde, Castroviejo

Sudafrica: Van Rensburg, Impey

Svizzera: Wyss, Dillier

USA: Busche, Talansky

tour-de-franceCome detto all’inizio dell’articolo, la prossima settimana il palcoscenico più seguito al mondo sarà il Tour, vi presentiamo i dettagli del percorso ed i nomi di tutti i favoriti. 

L’edizione di quest’anno presenterà al via un tasso tecnico particolarmente elevato, da anni infatti non si presentavano alla partenza tanti campioni di primissimo livello come quest’anno.

Tra i favoriti citiamo i principali:
-Nibali, campione uscente le cui qualità sono note a tutti
– Contador, fresco vincitore del Giro che medita dichiaratamente la doppietta Giro-Tour, forse anche di più…
-Froome, fresco vincitore del Delfinato mira a ripetere le gesta del 2013.
-Quintana, dopo il podio del 2013, il Giro 2014 e la Tirreno-Adriatico di quest’anno cerca la consacrazione finale.
-Valverde, l’ultimo ciclista veramente completo ancora in attività, in gran forma dopo lo straordinario trittico delle Ardenne, cerca quel Tour che tanto gli manca: la squadra lo indica come spalla di Quintana, sarà vero?
Tra gli outsider citiamo Rui Costa e Rodriguez, ex campione del mondo con doti eccellenti nelle brevi a corse a tappe il primo, talento indiscusso con doti da finisseur ma anche da GC il secondo; Purito cerca infatti il successo che troppe volte gli è mancato per un soffio.
Tra le possibili sorprese anche Kwiatowsky, Pinot e Mollema, ciclisti di grande spessore ultimamente in buona condizione.
I velocisti ci saranno quasi tutti: Cavendish, Sagan, Kristoff, Degenkolb, Gerrans , Greipel, Bouhanni e Viviani saranno li a darsi battaglia.
Con la presenza di una tappa in pavè, la quarta, avremo un numero dei cosiddetti “cacciatori di tappe” più ampio e tecnicamente variegato: Van Avermaet, Boom, Rolland, Chavanel, Voeckler, Majka, Alaphilippe, Matthews, Visconti, Cancellara, Tony Martin e Domoulin solo per citarne alcuni. Gli ultimi tre maggiori favoriti per le prove contro il tempo.
Assenti di lusso Gilbert, alle prese con un infortunio e Kittel, che ha dato forfait per non buona condizione di preparazione, il che sembra alquanto strano.

L’edizione 2015 sarà caratterizzata da un livello tecnico altamente selettivo, più che in molte altre edizioni; già da inizio Tour il pavè, come la passata edizione, potrebbe dare colpi di scena notevoli sin dall’inizio. Le salite toccheranno tutti i punti storici della gran boucle, con molte tappe estremamente dure; salta invece all’occhio l’assenza di lunghe cronometro, aumentando di fatto il lotto dei pretendenti alla vittoria generale.
Svariate tappe per i velocisti, anche alcune che sembrerebbero adatte alle fughe.
Il Tour di quest’anno sembra, visti i nomi ed il percorso, il più promettente degli ultimi anni.
Ecco le tappe nel dettaglio:

Tappa 1 ,4 luglio: Utrecht, crono prologo individuale di 13,8 km

Tappa 2, 5 luglio: Utrecht – Neeltje Jans, interamente piatta con arrivo da velocisti. 166 km.

Tappa 3, 6 luglio: Antwerpen-Huy, con il finale sull’omonimo e celeberrimo muro, adatto a scalatori scattisti e finisseur. 159,5 km simili ad una classica.

Tappa 4, 7 luglio : Seraign-Cambrai, 223 km con sei tratti in pavè, una Roubaix in miniatura.

Tappa 5, 8 luglio: Arrans-Amiens, 189,5 km con arrivo adatto ai velocisti.

Tappa 6, 9 luglio: Abbeville-Le Havre, 191,5 km ondulati, con gpm di quarta categoria.

Tappa 7, 10 luglio: Livarot-Fougeres, 190,5 km di pianura con arrivo adatto ai velocisti.

Tappa 8, 11 luglio: Rennes-Mur de Bretagne, tappa ondulata con arrivo in salita, adatta alle fughe o ai finisseur. 180,5 km.

Tappa 9, 12 luglio: Vannes-Plumelec, 28 km, cronosquadre ondulata.

13 luglio giorno di riposo

Tappa 10, 14 luglio: Tarbes-La Pierre Saint Martin, iniziano i Pirenei, tappa di alta montagna con arrivo su gpm horse categorie, 167 km.

Tappa 11, 15 luglio: Pau-Cauterets, nel mezzo Aspin, La Mongie e Tourmalet, è il classico tappone pirenaico, 188 km.

Tappa 12, 16 luglio: Lannemezan-Plateau de Beille, in mezzo il Portè d’Aspet, arrivo in salita HC, tappa durissima di 195 km.

Tappa 13, 17 luglio: Muret-Rodez, tappa ondulata con gpm di terza categoria, adatta a finisseur o fughe da lontano. 198,5 km.

Tappa 14, 18 luglio: Rodez-Mendez, tappa ondulata con arrivo su gmp di seconda categoria, 179 km.

Tappa 15, 19 luglio: Mendez-Valence, tappa ondulata con finale in pianura, fughe da lontano o velocisti, 183 km.

Tappa 16, 20 luglio:Bourg de Peage-Gap, tappa ondulata con un gpm di seconda categoria prima di Gap, occhio a fughe o finisseur, 201 km.

21 luglio secondo giorno di riposo

Tappa 17, 22 luglio: Digne Leis Bains-Pra Loup, inizia il gran finale sulle Alpi, in mezzo il temibile Col d’Allos di prima categoria, finale in salita, 161 km.

Tappa 18, 23 luglio: Gap-Saint Jens de Maurienne, dura montagna, in mezzo il gpm HC Col du Glandon non troppo lontano dall’arrivo, 186,5 km.

Tappa 19, 24 luglio : Saint Jean de Maurenne-La Toussuire Les Sybelles, la classica tappa alpina che può stravolgere la classifica: nel mezzo Col di Chassy, Glandon, Croix de Fer, finale in salita a La Toussuire, tutti gpm di prima categoria o horse categorie, 138 km.

Tappa 20, 25 luglio: Modane-Alpe d’Huez, si arriva nel regno degli scalatori; in partenza subito Col Du Telegraph, poi Croix de Fer ( al posto dell’impraticabile Galibier) ed arrivo all’ Alpe d’Huez, senza dubbio i 110 km più attesi.

Tappa 21, 26 luglio: Sevries-Parigi, il gran finale, qui i velocisti cercheranno il prestigio ai Campi Elisi, mentre il vincitore passerà 108,5 km ad aspettare il podio sotto l’Arco di Trionfo.

di Yuri Casciato

Fonte foto 1: lucianopignataro.it 

Fonte foto 2: Astana Pro Team web site

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