Berlusconi corteggia Alfano per avviare “un cammino unitario” del centrodestra

alfano_berlusconi_corteggiamentoIl cavaliere redivivo, Silvio Berlusconi, torna all’attacco e lo fa, chiedendo all’ex delfino Angelino Alfano di riprendere un “cammino unitario” del centrodestra.

Ecco quanto dichiara a “Il Giornale”: “ Una semplice lettura dei più recenti risultati elettorali è sufficiente per cogliere un dato di assoluta evidenza: in Italia centrodestra e centrosinistra sono competitivi, e quindi è possibile un bipolarismo maturo, di tipo europeo, solo se il centrodestra è capace di darsi un assetto unitario. Per questo, come leader della forza più votata del centrodestra, sento fortemente la responsabilità di proporvi una riflessione sul tema dell’unità politica intorno ai valori che ci accomunano”.

Il leader di Ncd, tuttavia è disposto a procedere nella stessa direzione, purché vengano apportate modifiche all’Italicum. “La nuova legge elettorale”- dice Alfano “è un punto fondamentale per la ricostruzione della coalizione di centrodestra. Vogliamo sapere le posizione ufficiale di Fi”.

Angelino Alfano sta dunque tenendo testa al suo “demiurgo” e così sottolinea “ non siamo noi a dover fare un passo indietro” e dunque esige chiarezza su certi punti. Ncd chiederà a Forza Italia e a Matteo Renzi di abbassare la soglia per accedere in Parlamento, che deve essere unica (4%) per tutti i partiti, coalizzati e non.

Alfano inoltre puntualizza “Fin quando la Lega resterà xenofoba noi non andremo da nessuna parte”.

Adesso tuttavia bisognerà superare la reticenza dei nostalgici e fedelissimi berlusconiani, Nunzia De Girolamo e Maurizio Lupi che continuano a osteggiare la fronda ‘renziana’ di Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello e Beatrice Lorenzin. Il popolo dei berluscones ha infatti urlato “Non moriremo democratici. Noi siamo e saremo berlusconiani”

Utile precisare che nel 2015 si voterà in diverse regioni del sud, in un paio di regioni del centro-nord (Toscana e Umbria) e, soprattutto, in grandi città, una su tutte Milano e che Maurizio Lupi ambisce a diventarne sindaco, tanto che è disposto a dimettersi dal ruolo di Ministro delle infrastrutture.

Fatta questa precisazione, appare evidente che in queste ore si potrebbero avere dei notevoli colpi di scena. Non ci resta che attendere.

di Simona Mazza

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