Benessere: come usare le 5 frequenze durante la meditazione

meditazione

Il fenomeno della risonanza

Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, notò che mettendo accanto due pendoli, questi iniziavano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio. 

In pratica, uno dei due pendoli faceva risuonare l’altro alla propria frequenza.

Allo stesso modo, percuotendo un primo diapason (che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hertz) accanto ad un secondo, quest’ultimo, dopo un breve intervallo, comincia anch’esso a vibrare.

La risposta in frequenza 

Tutto è frequenza, noi siamo frequenza, energia e, secondo l’epigenetica (un nuovo ramo della scienza medica), il nostro corpo è sia emittente che ricevente.

Il cervello ad esempio, sottoposto a impulsi visivi, sonori o elettrici di una certa frequenza, tende a sintonizzarsi alla stessa, proprio come il pendolo. Questo fenomeno è noto come “risposta in frequenza”.

Le cellule del nostro corpo, non solo comunicano fra di esse, ma scambiano continuamente informazioni con l’esterno.

Essere consapevoli dell’importanza delle frequenze è dunque fondamentale per accordarci e sintonizzarci con noi stessi, con il prossimo e con l’ambiente esterno.

Suono, vibrazione e frequenze

Il suono è una vibrazione e, come insegna la fisica quantistica, l’Universo non è altro che vibrazione di energia a diverse frequenze (non sono positive o negative: l’Universo capisce solo le frequenze).

Più seminiamo frequenze positive, più troviamo soluzioni e viviamo con pensieri diversi, ottimisti.

Ad ogni suono o vibrazione corrisponde una certa forma fisica.

A dimostrarlo, sono le carte disegnate da un oscilloscopio.

Allo stesso modo, ad ogni forma fisica, ad ogni creatura animata ed inanimata, corrisponde una certa vibrazione e frequenza. 

Le 5 frequenze

Ci sono 5 tipi di onde cerebrali, che funzionano quasi come le note musicali. Alcune agiscono a bassa frequenza (Delta), altre a una più elevata (Beta e Gamma). 

Insieme, formano un accordo armonioso nel quale i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre sensazioni si dissolvono.

Ciascuna classe di frequenza ha una specifica funzione durante la meditazione.

La funzione delle Onde

  1. Onde Alpha: hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Queste onde servono a calmare la mente, rendendola ricettiva, centrata ed aiutano a raggiungere uno stato meditativo leggero;
  2. Onde Beta: la loro frequenza varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attività di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni, con occhi aperti e focalizzazione esterna. Il loro ascolto ci consente di contenere i momenti di ansia o di stress, favorendo la giusta lucidità nel dare veloce soluzione ai problemi;
  3. Onde Gamma: oscillano tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al totale rilassamento psicofisico. Sono proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, delle esperienze di pre-morte e coma, quando si è solitamente “incoscienti” della realtà fisica.
  4. Onde Delta: vanno da un range di 30 a 90 Hz. Sono tipiche degli stati di meditazione profonda e di grande energia, correlate con la volontà, i processi mentali superiori e i poteri psichici.
  5. Onde Theta: tra i 4 ed i 8 Hz, sono proprie dell’attività creativa, immaginale. Vengono prodotte durante la meditazione profonda.

Come usare le frequenze durante la meditazione  

Spesso accade di trovarci a contatto con persone, ambienti o situazioni che vibrano con frequenze basse, negative.

In questo caso, ci sentiamo trascinati verso il basso, siamo “sotto tono”.

Per operare un cambio di energia, dobbiamo partire da un pensiero e poi mettere l’intenzione (dietro ogni intenzione c’è un legame di energia).

Utile ricordare che le influenze negative appartengono alla frequenza dell’Ego e riescono ad attecchire o influenzarci perché trovano in noi una “rispondenza vibrazionale”, un terreno che le accoglie.

Poiché è impossibile eliminare le influenze negative che ci circondano, per eluderle dobbiamo “cambiare frequenza”, passando dalla frequenza dell’Ego alla frequenza del nostro Sé superiore, dell’Essenza che ci anima. 

Se l’Ego infatti si fonda sulla separazione e sulla competizione e sull’io prima di tutti, il nostro Sé superiore si basa sulla collaborazione, sull’aiuto reciproco, sulla consapevolezza dell’unità con tutto e con tutti.

Per armonizzarci e scacciare le energie vibrazioni negative, durante l’ascolto delle sequenze sarebbe opportuno:

1) Recitare un AUM

Questo suono va utilizzato a basso volume, come sottofondo (altrimenti risulta sgradevole), magari durante le attività creative, durante la notte o anche mentre siamo in meditazione. 

In quest’ultimo casso, meglio intonare un AUM in questa sequenza, ricordandoci di abbinarlo ad un profondo respiro:

  • AAA: corrisponde alla forza del mantenimento, al denaro, associata a Vishnu
  • UUU: corrisponde alla forza creatrice, all’intelligenza, raffigurata da Brahman
  • MMM: corrisponde alla forza della distruzione, al potere, incarnato da Shiva

Questi sono stati definiti come “i tre suoni fondamentali o universali”, dai quali tutti gli altri sono generabili, attraverso la modulazione della lingua nel palato.

Se ripetuti in modo ritmato e regolare, essi sono in grado di liberare energia e apportano concentrazione e benessere. 

E’ pertanto importante padroneggiarli al meglio.

2) Recitare un mantra 

Possiamo anche recitare un mantra accompagnato da un mudra (termine sanscrito che significa “sigillo”,gesto”, “segno” delle mani).

Nello yoga, il mudra viene utilizzato per facilitare il flusso di energia attraverso il corpo durante la meditazione.

Ogni mantra agisce sulla struttura intima delle cellule ed emana specifiche vibrazioni ed energie, capaci di risvegliare tutta la potenza del codice dell’anima, darci maggiore chiarezza di visione, creatività, intuito, energia e ristabilire equilibrio nel corpo e nell’anima.

Risultato?

Grazie a queste due pratiche possiamo “accordarci” come fossimo un diapason, facendo risuonare in noi tutto ciò che è in armonia.

Il silenzio è la base del suono 

Lo stadio più alto che raggiungiamo, dopo esserci accordati, è il silenzio: l’assenza di suono, di vibrazione e quindi di forma.

Il silenzio è la base di ogni suono e di ogni forma. La pausa che genera consente infatti ad ogni suono di avere un inizio ed una fine, esattamente come lo spazio vuoto permette agli oggetti di avere dei contorni visibili.

La frequenza della parola attraverso l’esperimento di Masaru Emoto

Una volta che ci saremo allenati attraverso la meditazione e avremo appreso il significato del silenzio, potremo sperimentare un uso consapevole della parola, in cui ogni sua vibrazione, frequenza ed energia sarà capace di produrre effetti stupefacenti.

Il potere energetico della parola venne dimostrato dallo scienziato giapponese Masaru Emoto, il quale dimostrò che la l’acqua era in grado di rispondere a stimoli esterni come appunto le parole e la musica.

Attraverso una tecnica che permetteva di fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua (precedentemente sottoposta a vibrazioni), Emoto riuscì a dimostrare che la forma dei cristalli variava in base ai messaggi ricevuti.
Nello specifico, lo scienziato prese dei campioni di cristalli e li sottopose alla frequenza di alcune parole.

Ad una metà di questi cristalli vennero associate parole negative, con bassa frequenza, del tipo: odio o guerra.

Inoltre usò degli altoparlanti che riproducevano musica techno e heavy metal.

All’altra vennero associate parole ad alta frequenza e positive quali: amore, pace, libertà. Come sottofondo utilizzò musica classica e preghiere di monaci buddisti.

Le rispettive parole, scritte su dei pezzetti di carta, furono ripetute da una persona vicino ai vetrini sotto forma di mantra.

Le gocce d’acqua vennero poi congelate in modo uguale e con la stessa velocità.

Una volta che l’acqua solidificata fu analizzata al microscopio, i cristalli sottoposti a frequenza basse si colorarono di tinte marroncino/giallastro. Presero inoltre forme amorfe, asimmetriche e sgradevoli alla vista.

I cristalli sottoposti a frequenza alte avevano forme cristalline simmetriche, di colore chiaro luminoso e molto belle.

Foto di sippakorn yamkasikorn da Pixabay

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