Bambini Autistici, precoci anomalie nella corteccia

bambino-autisticoLa rivista è tra le più prestigiose al mondo, New England Journal of Medicine (27 marzo 2014).  Lo studio è molto sofisticato e complesso ma chiaro ed affascinante come spesso  accade nel settore delle Neuroscienze. Cosa hanno scoperto i nostri ricercatori? Nuove evidenze suggeriscono che i cambiamenti nel cervello collegati all’Autismo appaiano brevemente dopo il concepimento fetale e molto presto nello sviluppo del bambino.  

I neuroscienziati del Centro Autismo di Eccellenza – University of California – San Diego e dell’Allen for Brain Science di Siattle hanno probabilmente fatto una scoperta importante, un altro tassello è stato sistemato nello studio etiologico di questa sindrome. Hanno identificato che i cambiamenti corticali associati con l’autismo potrebbero essere in realtà presenti già durante lo sviluppo embrionale e fetale.

Mettendo a confronto l’espressione di 25 geni in post- mortem campioni di cervello di bambini con o senza autismo, i ricercatori hanno osservato che lo sviluppo della corteccia nei sei diversi strati si interrompe, ma solo in alcune zone focali. Già questo potrebbe spiegare alcuni dei deficit sociali e di comunicazione nei bambini con autismo.

Uno degli autori dello studio il dr. Courchesne (UC San Diego) ha detto che “ costruire il cervello di un bambino durante la gravidanza comporta la creazione di una corteccia che contiene sei strati. Abbiamo però scoperto macchie focali di sviluppo interrotto di questi strati corticali nella maggior parte dei bambini con autismo”.

Durante lo sviluppo iniziale del cervello, ogni strato corticale sviluppa tipi specifici di cellule cerebrali, ciascuna con specifici modelli di connettività del cervello che svolgono un ruolo unico ed importante nel trattamento delle informazioni. Come una cellula del cervello si sviluppa acquisisce una  firma genetica distinta o marcatore che può essere osservato. E questo hanno fatto i nostri ricercatori. Infatti lo studio ha mostrato che nei bambini con autismo marcatori genetici chiave erano assenti nelle cellule cerebrali in più strati.

Conclusione: “questo difetto indica che il cruciale e precoce fase di sviluppo nel creare sei strati distinti con particolari tipi di cellule era stato interrotto.

La cosa interessante è che il difetto non è uniforme in tutta la corteccia ma sembrerebbe interessare la corteccia frontale e quella temporale. La corteccia frontale è generalmente associata con le funzioni di ordine superiore, come la comunicazione e la comprensione dei segni sociali, mentre quella temporale è associata al linguaggio.

Da qui ecco perché sarebbe importante un intervento precoce  nel  caso di autismo. Il cervello a volte potrebbe ricollegare le connessioni (sinapsi) per aggirare i primi difetti focali e dare al bambino una speranza di vita migliore quando sarà adulto. Questo attraverso un’attenta riabilitazione.

Una nota importante. I ricercatori di questo studio hanno ringraziato nell’articolo tutti i genitori che hanno sostenuto lo studio attraverso la donazione del tessuto cerebrale dei loro cari. Cosa non semplice da fare soprattutto per chi ha perduto un figlio giovane.

Dr. Gherardo Tosi

Psicologo – Psicoterapeuta

00152 Roma

E. mail : tosighe@libero.it

Foto: buonascuola.it    

2 Risposte

  1. anna maria zingoni

    Molto interessante. Speriamo che, grazie a questo e ad altri studi seriamente condotti, si arrivi presto alla comprensione delle cause di questa malattia.

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  2. michela

    Molto interessante! Si potrebbero fare diagnosi precocissime, ed intervenire subito con la riabilitazione. Si potrebbe migliorare molto la qualità della vita di questi bambini. In quantomamma, mi interessa molto anche il fatto che questo studio aiuterebbe a sfatare il mito dei vaccini che causano l’autismo, ancora purtroppo molto diffuso.

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