Guida autonoma: le auto si guideranno da sole

Guida autonoma ecco come le auto si guideranno da  sole-02Auto in grado di spostarsi da sole senza il controllo del guidatore, in grado di sterzare, accelerare e frenare: la guida autonoma è ormai una realtà. Non stiamo parlando di un nuovo film di fantascienza o di fantasie infantili, ma di ciò che presto sarà parte della nostra vita quotidiana. L’anno di svolta è il 2017, tra meno di sei mesi, quando case automobilistiche come Volvo, Audi, Tesla e Ford immetteranno sul mercato le prime vetture a guida autonoma in grado di spostarsi da un punto A ad un punto B senza il minimo intervento umano. Si dovrà solamente inserire la destinazione desiderata, per poi rilassarsi giocando con lo smartphone o leggendo il giornale.

Volvo, sinonimo di sicurezza

Da anni ormai Volvo è in primissima linea nello sviluppo di tecnologie mirate alla sicurezza degli occupanti dei propri veicoli. Obiettivo dichiarato della casa, infatti, è quello di azzerare, entro il 2020, le vittime causate da lesioni mortali o gravi alla guida di una qualsiasi vettura della casa svedese. Considerata da molti come un’utopia fino a pochi anni fa, la casa di Göteborg è stata in grado di far svanire i dubbi grazie al rapido sviluppo e impiego di tecnologie atte alla sicurezza di pedoni e occupanti del veicolo, guadagnandosi la fiducia dei clienti e la fama di una delle case automobilistiche tra le più sicure al mondo – come testimoniano le 5 stelle ottenute da tutti i veicoli della casa nei rigidi test EuroNCAP -. Dai primi mesi del 2017 si darà inizio al primo progetto di guida autonoma su larga scala al mondo; saranno lanciate, per la prima volta su strade pubbliche, 100 vetture Volvo semoventi, frutto della collaborazione tra la casa e il governo svedese.

Autopilot Audi

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«Oggi su A4 e Q7 pilota semiautomatico ma dal 2017 il salto con la nuova A8». A dirlo è direttamente il numero uno di Audi Italia Fabrizio Longo, il quale svela i piani della casa di Ingolstadt per i prossimi anni: 20 miliardi di euro verranno investiti nel quadriennio 2017-2020 nello sviluppo di nuove tecnologie, dall’Autopilot a vetture completamente elettriche, in modo da allargare ancora di più la già vasta gamma di modelli premium a disposizione del cliente. Attualmente, sulle ultime A4 e Q7, sono già disponibili sistemi di guida semiautomatici, che permettono alla vettura di accelerare e frenare a seconda della segnaletica stradale e dei semafori. Dall’anno prossimo, con l’uscita dell’ammiraglia A8, si potrà definire conclusa la fase di sperimentazione dei sistemi di guida automatica che già avevamo visto sulla A7, dando inizio ad una nuova era in cui tutta questa tecnologia sarà a disposizione della vasta clientela della casa dei quattro anelli. Le più recenti innovazioni verranno introdotte a partire dai modelli più grandi a listino, dalla A8 e dal SUV Q7, per poi passare alle berline A4 e A6 e terminare con le piccole Q2 e A1. Dal 2018 inoltre verranno lanciate sul mercato le prime elettriche plug-in della casa: 500 km di autonomia e mobilità green.

Ford e Civil Maps

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L’elemento fondamentale della guida autonoma è rappresentato dal complesso sistema di telecamere che monitorano a 360° l’area intorno alla vettura. Ma cosa succede in caso di condizioni meteorologiche proibitive che impediscono il corretto funzionamento del sistema? Molte case hanno sperimentato sistemi ad infrarossi per la guida notturna e per situazioni meteorologiche al limite, ma nessuna, prima di Ford, ha mai pensato di coniugare il lavoro della start up statunitense Civil Maps con la tecnologia LiDAR. La CM ha come obiettivo lo sviluppo di cartine geografiche intelligenti e ultra dettagliate che, in collaborazione con le immagini tridimensionali provenienti dai sensori che equipaggiano il veicolo e con i segnali delle altre vetture, mappano l’ambiente circostante e permettono la marcia in qualsiasi tipo di condizione. La tecnologia LiDAR, inoltre,  coglie i punti di riferimento dell’ambiente circostante, in caso la segnaletica dovesse essere nascosta, per esempio, da uno strato di neve, e li sovrappone alle immagini satellitari. A differenza di un normale GPS, questo sistema garantisce una precisione millimetrica della posizione dell’auto, analizzando la zona circostante attraverso sensori che si basano sull’emissione di impulsi laser che riflettono gli elementi presenti intorno al veicolo. E’ ancora in fase di sviluppo, ma se queste sono le premesse…

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