“Augusto” alle Scuderie del Quirinale

Augusto Pontefice_Palazzo Massimo  PARTDal 18 ottobre, sono esposti alle Scuderie del Quirinale (e lo rimarranno fino al 9 febbraio prossimo), preziosi capolavori finora custoditi nelle più importanti collezioni pubbliche e private. Si celebra la figura di “Augusto”. Sotto di lui l’Impero raggiunse la massima espansione e la Roma imperiale visse per quaranta anni, il principato più lungo della sua storia.

Sculture, bronzi, terrecotte, monete, gemme e cammei, gioielli, escono dai maggiori musei internazionali, o da collezioni private, in occasione del bimillenario della morte di colui che è considerato dagli storici il fondatore dell’Impero Romano. La mostra (progettata da Eugenio La Rocca che fino al 2008, e per quasi un decennio, è stato Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma) è realizzata da un comitato scientifico composto da La Rocca stesso, Claudio Parisi Presicce (attuale Sovrintendente capitolino), Annalisa Lo Monaco, Cécile Giroire e Daniel Roger.

L’ultima occasione per celebrare Augusto nella città di Roma fu data dal bimillenario della sua nascita che la tradizione colloca nell’anno 63 a.c. precisamente il 23 settembre. Correva l’anno 1937.

Questa mostra oltre al fascino ed alla bellezza delle opere che presenta, offre alla nostra società attuale un occasione preziosa di riflessione la cui origine sta nel concetto che  Augusto aveva della “politica”: il “dovere perfetto” di governare equilibratamente…. Era la concezione romana dello Stato che traeva la sua ispirazione dalla filosofia stoica secondo la quale i principi del diritto non sono convenzionali ma traggono origine dalla “ragione naturale”;  la ragione, di per sè,  già sarebbe sufficiente ad insegnare come non farsi trascinare dalle passioni, dal cui vizio, colui che deve governare, deve essere immune.

La vita e la carriera di Augusto vengono raffigurate dalle circa 200 opere, di altissimo pregio, selezionate con estrema capacità artistica, e stanno a testimoniare la formazione di una cultura e di un linguaggio artistico che (duemila anni orsono) furono le  fondamenta della civiltà occidentale.

Una grande ed importantissima mostra,  che merita di essere visitata.

di Redazione

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