Amianto: bonificata la Caserma di Sabaudia. L’appello del Finanziere Dal Cin

AMIANTODa diverso tempo ci occupiamo del tema amianto e della sua presenza all’interno di scuole e caserme. Fra le caserme più esposte al rischio, quella della brigata della Guardia di Finanza di Sabaudia è stata bonificata qualche giorno fa a seguito di un monitoraggio avviato nel 2012.  

L’elenco delle caserme a rischio amianto è a dir poco agghiacciante: in ben 111 sedi si è riscontrata la presenza di eternit. Ad oggi 89 sono state bonificate, mentre 22 sono ancora da risanare.

A Sabaudia il problema è stato sollevato da oltre un anno e su tutti, il finanziere Antonio Dal Cin (45 anni, foto sotto) in congedo per una severa patologia di origine professionale, ha intrapreso una duplice battaglia: per la rimozione dell’amianto e contro la malattia. Dal Cin è coadiuvato nella sua lotta dall’Ona, l’Osservatorio nazionale Amianto, che conta fra i suoi iscritti oltre 300 finanzieri.

Nella missiva Dal Cin ha fatto presente di aver svolto servizio in caserme con presenza di amianto, lavorando in luoghi dove giacevano (perché sequestrati) materiali di amianto senza alcuna protezione. dal-cin

Ma ecco cosa ha scritto Dal Cin nell’accorato appello rivolto al Comandante generale della Guardia di Finanza: “Ho appeso dagli atti parlamentari e in modo particolare dalla replica del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma anche dalla mia quotidiana frequentazione, se non altro per via telematica e telefonica (le mie condizioni di salute non mi permettono altro perché avendo l’asbestosi debbo rimanere quasi tutta la giornata disteso sul letto per evitare tra l’altro che aumenti il ritmo del battito cardiaco, già oltre la soglia, e perché avverto dispnea, e soffocamento), che effettivamente anche grazie all’opera e all’impegno delle Superiori Gerarchie è in atto la bonifica delle caserme dalla presenza di amianto.  Certo molte debbono essere ancora bonificate ma almeno si è iniziato a farlo, in modo costante e deciso e di questo La ringrazio, in modo che quando lascerò questa vita, purtroppo assai presto, per quello che mi dicono i sanitari, almeno potrò dire che la mia morte potrà servire a qualche cosa”.

Il finanziere prosegue “La lucida consapevolezza della mia fine… e la  tragedia legata al fatto che ho tre figli, di cui gli ultimi due in tenera età, sette anni e  17 mesi, che purtroppo rimarranno solo con la madre e cioè con mia moglie che peraltro è affetta da Sclerosi Multipla e Morbo di Basedow, non mi impedisce di mantenere quella saldezza e quella speranza, e anche quella forza che mi ha infuso il servizio, che ho prestato nella Guardia di Finanza per quasi un quarto di secolo. La imploro dunque di proseguire questa attività di bonifica e di decontaminazione delle Caserme ma Le chiedo pure di non lasciarsi soli, di non lasciare soli i ragazzi che rimarranno orfani per il fatto che non siamo stati avvertiti della presenza del minerale killer e del fatto che bastassero poche fibre per contrarre il tumore.”  “La prego dunque lo faccia per tutti quei miei colleghi che ancora non si sono ammalati – conclude Dal Cin  e disponga che il Corpo glorioso della Guardia di Finanza disponga qualche mezzo di assistenza per gli orfani, specialmente i minorenni per il tempo successivo alla morte dei loro cari, per via delle patologie asbesto correlate e di altre patologie professionali che abbiamo contratto nello svolgimento del nostro dovere.  La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che mi Vorrà dare, anche nel caso in cui ritenesse di non dover accogliere questa supplica, valga comunque con il segno della mia stima personale di tutti gli altri Colleghi malati di patologie asbesto correlate e dei familiari di quelli che sono deceduti, l’augurio di un buon lavoro”.

Utile precisare che l’associazione ha presentato ad oggi una trentina di esposti nelle diverse Procure d’Italia e messo in piedi una campagna di sensibilizzazione al problema dell’amianto rivolta soprattutto alle istituzioni.

di Simona Mazza

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