Allarmismo e preoccupazione, meditiamoci sopra

Coronavirus e meditazione 

Nelle ultime settimane, la popolazione mondiale sta in allerta a causa del pericolosissimo Coronavirus. 

Ipermercati sotto assedio, mascherine e gel disinfettanti non si trovano quasi più in commercio, la fobia del contagio sta colpendo anche i più scettici e diverse aree geografiche sono poste in quarantena

Incapacità di prevedere e gestire 

Fin dall’antichità, le civiltà hanno dovuto affrontare una serie di ondate epidemiche che si sono spesso protratte per diversi anni. L’ Europa è stata colpita da colera, vaiolo, tifo e dalla terribile peste nera che dal 1347 al 1352, ha sterminato tra il 25 e il 50% della popolazione, portando con sé grandi cambiamenti nell’economia, nella geopolitica e anche nella religione.

Nel 21° sec. abbiamo vissuto la SARS, l’influenza aviaria, la chikungunya e la tubercolosi. In tutti i casi, non si è stati in grado di controllare, gestire e prevenire le varie emergenze perché non si era abbastanza preparati a contenere la pericolosità delle malattie. 

Coronavirus: Informazione e disinformazione 

Nell’era della grande informazione e purtroppo delle fake news, paradossalmente non si capisce dove stia la vera informazione, fattore che accresce ulteriormente l’isteria collettiva.

In questi casi basterebbe far prevalere un po’ di buonsenso e cercare di aggiornarsi sulla nuova epidemia di Coronavirus  attingendo le notizie da siti autorevoli, in grado di illustrarci un quadro della situazione attendibile.

Cosa fare nel frattempo?

In attesa che rientri l’allarme Coronavirus, potremmo dedicare parte del nostro tempo libero (molti lo passano in una sorta di isolamento volontario) concentrandoci sulla pratica della meditazione e spostando di fatto la nostra attenzione su aspetti più rassicuranti.

Questo non vuol dire negare un problema né mettere la testa sotto la sabbia, ma è altrettanto vero che quanto più ci focalizziamo sul problema, tanto più diventiamo parte dello stesso.

La meditazione 

Per eliminare la preoccupazione bisogna allenarsi a stare nel presente e guardare con serenità a quelli che saranno gli sviluppi di un’emergenza che purtroppo avrà un impatto economico e sul modo di fare e di pensare per un po’ di tempo. 

Poiché nulla è permanente, è importante che rimanga questo ricordo, questa cicatrice, per farci capire che siamo elementi fragili, come fronde al vento e che oggi più che mai dobbiamo aumentare non solo la nostra consapevolezza, ma essere più uniti, evitando di schiacciarci i piedi e cercando di mettere in campo i nostri talenti e le nostre forze per superare momenti come quello attuale.

Come detto, la meditazione in questo periodo difficile può essere un valido alleato.

Oltre ad adottare uno stile di vita sano, utile ad evitare il contagio, grazie a tale pratica ed alla tecnica della visualizzazione, possiamo allenarci ad avere pensieri migliori da utilizzare nel presente.

Scienza e meditazione

A tal proposito occorre precisare che anche la ricerca scientifica ha confermato che fare meditazione può prevenire e curare molte malattie, tanto che è entrata negli ospedali con molte applicazioni: dal controllo del dolore all’immunologia, dalla cura dell’ipertensione al rallentamento del declino cerebrale.

Sono stati addirittura provati gli effetti positivi della meditazione sul sistema immunitario. In particolare, la pratica costante sembra essere efficace su un tipo specifico di globuli bianchi, i linfociti CD4 T, che coordinano l’attività dell’esercito di difesa quando il corpo subisce un attacco infettivo (incluso HIV).

A confermarlo sono gli studi del 2008 di David Creswell, del Counsins center for Psychoneuroimmunology della Ucla, che ha condotto un esperimento di meditazione per 8 settimane su un gruppo di 24 sieropositivi, messi a confronto con un equivalente gruppo di controllo. 

Per chi aveva praticato meditazione, si riscontrò una sensible riduzione dei linfociti CD4 T rispetto al gruppo di controllo: l’effetto era della stessa portata in tutti i 12 meditanti, sia quelli in terapia antiretrovirale, sia in quelli che non lo erano.

Del resto è ormai noto che il sistema immunitario sia lo specchio della connessione mente-corpo. 

È degli anni ’80 la scoperta che il sistema immunitario è altamente intelligente, tanto che venne soprannominato “il cervello fluttuante” per via della capacità delle cellule immunitarie di partecipare ai messaggi chimici inviati dal cervello in tutto il corpo. 

La meditazione inoltre sembrerebbe efficace per combattere  il raffreddore.

Ad affermarlo è Bruce Barrett, dell’University of Wisconsin (Usa), il quale ha studiato gli effetti di tale pratica su 51 individui, evidenziando che chi fa meditazione ha una riduzione del 40-50% delle giornate lavorative perse per infezioni respiratorie acute, influenza compresa, rispetto a chi non medita.

Conclusioni

Ovviamente non stiamo dicendo che la meditazione può fermare il Coronavirus, ma se siete in quarantena o se limitate le vostre uscite per timore del contagio, potreste trovare l’occasione per restare tranquillamente a casa e meditare.

E ricordate che quando si parla di guarigione e malattia, la cosa più importante è comprendere che si tratta della stessa cosa. Quella che noi chiamiamo malattia non è altro che il processo di guarigione in corso, la malattia ci offre la possibilità di fermarci e risanare il nostro sistema immunitario per poter tornare in campi più forti che mai 

Fonte foto: formiche.net

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