Alimentazione: come abbinare correttamente i cibi

Per sentirsi bene e mangiare in modo sano occorre abbinare correttamente i cibi.

Una giusta associazione di alimenti è infatti fondamentale nelle diete ipocaloriche, riduce il disagio digestivo post pasto, risolve i problemi della pelle e aumenta i livelli di energia.

Il processo digestivo

Durante la digestione, il cibo viene scomposto in molecole molto piccole, affinché possano essere assorbite correttamente. Tutto il resto viene escreto come rifiuto. 

Ci sono due tipi di digestione

Digestione meccanica: avviene durante la fase della masticazione, soprattutto nella bocca e in minor parte nello stomaco.

Digestione chimica: avviene principalmente nello stomaco e secondariamente nella bocca dell’intestino.

Le principali categorie alimentari: proteine, carboidrati e grassi

Le proteine ​​iniziano la loro digestione chimicamente nello stomaco. 

I carboidrati si dividono in due categorie: frutta e amidi.  

Mentre la frutta attraversa il sistema digestivo con una certa facilità, gli amidi richiedono tre stadi di scomposizione: il primo ha inizio nella bocca, ecco perché occorre masticare con cura i cibi ricchi di amido.

Cattivo abbinamento

Quando abbiniamo in maniera scorretta i cibi andiamo incontro a:

  1. Digestione prolungata fino a 8 ore nello stomaco e a 70 nell’intestino;
  2. Fermentazione e putrefazione del cibo assunto;
  3. Parziale scomposizione del cibo;
  4. Formazione eccessiva di tossine;
  5. Scarsa assimilazione dei nutrienti;
  6. Spreco di energia;
  7. Possibilità di sviluppare allergie;
  8. Malessere fisico.

Corretto abbinamento 

Se viceversa combiniamo correttamente gli alimenti avremo notevoli benefici, tra cui:

  1. Disgregazione completa e veloce degli alimenti;
  2. Totale assimilazione dei nutrienti;
  3. Rafforzamento delle difese immunitarie;
  4. Massimizzazione del livello energetico;
  5. Minore formazione di tossine;
  6. Controllo e mantenimento del peso forma;
  7. Benessere psico fisico.

Come abbinare gli alimenti? Sì, no, sì e no

Scopriamo allora quali sono i coretti abbinamenti:

  1. Proteine: sì al consumo con le verdure; no con amidacei e frutta.
  2. Amidacei: sì con le verdure; no con proteine e frutta.
  3. Verdure: sì con proteine e amidacei;  no con proteine, amidacei, frutta dolce, frutta semi acida, frutta acida.
  4. Frutta dolce (banane, cachi, uva, prugne, mela di varietà dolce, pesca, pere ecc.)  sì e no con frutta semi acida; no con proteine, verdure, amidacei, frutta acida, 
  5. Frutta semi acida (fichi, uva, mele, pere, pesche, ciliegie, prugne, kiwi, nespole, lampone ecc.); sì e no con frutta acida; no con le verdure. 
  6. Frutta acida (agrumi, mirtilli, amarene, uva spina, melograno, fragola, ananas, ecc.): sì e non con frutta semi acida; no con amidacei, verdure, frutta dolce.

Sfatiamo qualche mito 

  1. Frutta: Uno degli errori che commettiamo è quello di abbinare male la frutta o di assumerla dopo i pasti. Questa radicata abitudine può causare crampi allo stomaco, indigestione, gonfiore causato dalla fermentazione e talora sensazioni di vertigini.
    Secondo i principi della combinazione alimentare, la frutta andrebbe infatti consumata prima dei pasti e se proprio vogliamo mangiarla dopo i pasti, occorrerà aspettare almeno 2/3 ore. Inoltre va combinata solo con noci e semi (tranne le arachidi che sono considerate amido).  Fanno eccezione le mele e le banane che si possono aggiungere alla farina d’avena o agli estratti di verdure. A spiegarlo è Dr. Wayne Pickering, soprannominato “The Mango Man” per la sua passione per il consumo di verdure fresche e frutta di stagione, come il mango. Il noto nutrizionista americano sostiene: “Gli amidi richiedono un mezzo digestivo alcalino per essere digeriti. Se metti il ​​pugno nello stomaco mentre digerisce le bistecche e tutto il resto, è probabile che non avresti più una mano.  L’acido è intenso … Quando li mescoli insieme – un tipo di cibo acido e uno alcalino – la chimica di base mostra che non digeriscono. Si neutralizzano.  Allora cosa succede?  Se il cibo non sta digerendo … passa attraverso il tuo corpo [non digerito], gettandolo in ogni tipo di tumulto”.
  2. Pomodoro: come tutti i cibi acidi, non andrebbe mai combinato con gli amidi, poiché ne inibisce la digestione.
  3. Aceto: l’acido etanoico sospende la digestione salivare.
  4. Proteine e amidi: hanno due processi digestivi differenti (vengono digeriti nello stomaco). Le proteine necessitano di un ambiente acido per poter essere assimilate e digerite correttamente, mentre gli amidi hanno bisogno di un ambiente alcalino. Pertanto, se gli enzimi acidi e alcalini si incontrano, si neutralizzano a vicenda e la digestione risulta rallentata. Le proteine andrebbero assunte a cena, mentre gli amidi dorrebbero essere consumati a pranzo.
  5. Zuccheri semplici: diversamente dalle proteine, vengono digeriti nell’intestino. Se assunti insieme ad amidi o proteine, gli zuccheri permangono nello stomaco il tempo necessario a smaltire gli amidi o le proteine, dando luogo a fermentazioni che ostacolano la digestione.
  6. Dolci: oltre a provocare fermentazione, se assunti a fine pasto ritardano notevolmente la digestione.

Fonte foto: quotidianodiragusa.com

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