Abruzzo, vince il centrodestra. Marsilio (FdI) presidente della regione

Il primo esame per il cosiddetto governo del cambiamento è stato parzialmente superato, almeno da parte di una delle due forze governative.

Lega primo partito 

In Abruzzo la Lega, insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia, raddoppia i propri consensi e diventa il primo partito della regione. Cedono i 5Stelle, probabilmente a causa della spaccatura interna al Movimento, che vede da un lato la linea moderata di Luigi Di Maio e dall’altro, quella più tradizionalista del presidente della Camera Roberto Fico. Questa incrinatura ha evidentemente riportato gli elettori indecisi alle politiche del 4 marzo scorso sui propri passi, votando nuovamente per i partiti di origine. 

Risale il Partito Democratico 

Nota positiva, a fronte della composizione del governo regionale, la risalita del Partito Democratico che, pur se modesta, dovrebbe garantire almeno in Abruzzo un’opposizione decisiva al nuovo presidente Marco Marsilio. 

Europee vero test elettorale 

In vista delle elezioni europee di maggio, vero test elettorale per il governo gialloverde, il voto in Abruzzo ci dice che la linea politica pro-italiani, sui temi sensibili nazionali, come l’emergenza immigrazione e la mancanza di sicurezza, sostenuta in questi mesi dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, è stata vincente. 

Ordine e certezze

Evidentemente, almeno secondo il risultato ottenuto dal voto del mezzo milione di cittadini abruzzesi, la strategia leghista ha iniziato a portare ordine e certezze alla sensazione di abbandono dalle istituzioni percepita negli anni scorsi dagli italiani. 

Alternativa di Governo 

Sta ora ai partiti di centro e sinistra proporre al Paese un’alternativa valida di Governo alla linea sovranista della Lega. Se il Pd nazionale dovesse continuare sulla linea tutti contro Salvini, così come fece con Berlusconi, senza una proposta credibile, sarà condannato all’opposizione anche in futuro.

Tav e Diciotti

Tutt’altra storia la tenuta del governo nazionale dopo il divario di consensi tra Lega e 5Stelle avvenuto in Abruzzo, che porterà inevitabilmente a rafforzare le distanze sui due temi più importanti che i due partiti di governo dovranno affrontare nelle prossime settimane: la Tav e la vicenda Diciotti. Se passerà la linea grillina favorevole all’autorizzazione a procedere nei confronti del vice premier della Lega, il governo potrebbe cadere anche prima delle elezioni europee. 

Nella foto, da sinistra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Marco Marsilio e Silvio Berlusconi

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.