80 anni di Monopoli: segreti e curiosità del gioco da tavolo più amato di sempre

monopoly

Monopoly, il classico gioco da tavolo, pubblicato in Italia dal 1935 compie 80 anni.

Per oltre 70 anni è stato prodotto dalla Editrice Giochi con il nome Monopoli, fino all’estate 2009, quando anche la distribuzione italiana passa alla Hasbro.

Il gioco consiste nel competere per guadagnare denaro mediante un’attività economica che coinvolge l’acquisto, affitto e commercio di proprietà terriere mediante denaro finto. I giocatori a turno muovono sul tabellone di gioco secondo il risultato del tiro di due dadi. Il gioco prende il suo nome dal concetto economico di monopolio, il dominio del mercato da parte di un singolo venditore.

Secondo l’editore americano Hasbro, questo gioco è stato giocato da circa 750 milioni di persone.

Ma cosa c’è dietro questo gioco? A quale città si ispira il suo tabellone? Davvero in origine serviva a spiegare una teoria economica anti-monopolista? Dieci curiosità su uno dei giochi più famosi di sempre.

  1. Presunto inventore:

Per molti anni l’invenzione del gioco è stata attribuita a Charles B. Darrow, un ingegnere disoccupato, che nel 1934 propose alla casa editrice Parker Brothers un gioco di sua invenzione, basato sulla compravendita di terreni e di immobili che però venne rifiutato. Si racconta che  Darrow produsse il gioco da solo, mettendolo in vendita in un grande magazzino di Filadelfia: le prime 5000 copie furono vendute molto rapidamente e l’anno successivo la Parker Brothers decise di acquistare il gioco.

  1. La storia vera:

È ormai noto che in realtà l’invenzione di Darrow non fosse che una copia di un gioco (o meglio di più giochi) apparsi sul mercato con vari nomi. Il meccanismo di base del gioco era stato infatti ideato nel 1903 da una donna di nome Elizabeth Magie la quale creò un gioco da tavolo intitolato The Landlord’s Game. Magie era una seguace dell’economista Henry George e il gioco era stato concepito come uno strumento didattico per insegnare la sua teoria dell’imposta unica. Il gioco di Magie è coperto da un brevetto statunitense del 1904 ed è stato prodotto per la prima volta nel 1906. Le vendite non furono molto elevate, ma il gioco divenne abbastanza popolare soprattutto nel nord-est degli Stati Uniti, subendo una leggera evoluzione. Il brevetto del 1904 scade, ma nel 1921 la signora Magie introduce alcune modifiche, ottenendo un secondo brevetto nel 1924. Il gioco cresce in popolarità e comincia a essere chiamato “Auction Monopoly” (per la particolarità che le proprietà vengono sempre messe all’asta fra i giocatori) o più semplicemente “Monopoly”. Alcune persone brevettarono i loro set di regole. Fra questi un certo Dan Layman che nel 1932 vende la sua edizione di“Auction Monopoly” a una società di Indianapolis, con il titolo di Finance perché i suoi avvocati lo misero in guardia dall’uso della parola Monopoly che, essendo di uso corrente, non poteva essere adeguatamente protetta. Di amico in amico, il gioco arriva fino a Charles Darrow che introduce a sua volta alcune piccole modifiche al gioco, e ottiene un brevetto per la sua versione del gioco, ma diversamente dagli altri decide di chiamare il gioco Monopoly. Darrow inizia una produzione artigianale del gioco, che poi verrà acquisito dalla Parker e immesso sul mercato in una versione del tutto simile a quella attualmente disponibile. Quando la Parker Bros acquisisce i diritti per la pubblicazione di Monopoly, sa perfettamente dell’esistenza degli altri giochi e, allo scopo di proteggere i propri copyright, acquisisce i diritti sia di The Landlord’s Game sia di Finance (in questo secondo caso acquisendo l’intera casa editrice). Al fine di evitare possibili somiglianze, i due titoli vengono però immessi sul mercato con notevoli modifiche sia grafiche che strutturali.

  1. La città-modello di Monopoli:

Il tabellone del gioco di Darrow prende a modello Atlantic City (Usa), e i suo caratteristico Boardwalk: una passeggiata di circa 5 km pavimentata con lunghi listoni di legno.

  1. La prima edizione locale:

La prima città ad avere un’edizione locale del Monopoly è stata Londra, dove sono stati anche cambiati i nomi delle strade. Questa è una pratica in vigore ancora oggi, quando il gioco viene introdotto in un nuovo paese.

  1. Parco della Vittoria

Paese che vai, Parco della Vittoria che trovi. La proprietà più costosa del gioco varia da regione a regione: nell’originale si chiama Boardwalk (come la strada di Atlantic City). In Spagna, Paseo del Prado, come una strada a Madrid, e in Francia, Rue de la Paix. Ma in Italia il Parco della Vittoria non esiste.

  1. L’edizione italiana:

L’edizione italiana riporta invece toponimi ideati dal giornalista Emilio Ceretti; poiché, essendo in pieno regime fascista, le leggi dell’epoca proibivano l’utilizzo di nomi inglesi. Così venne deciso di italianizzare il marchio, mantenendo al contempo la pronuncia all’inglese. Il gioco divenne quindi Monòpoli e i nomi delle vie diventarono quelli della Milano dell’epoca, con l’eccezione di Vicolo Corto e Vicolo Stretto, ma dopo la caduta di Mussolini alcuni nomi, come Via del Fascio, vennero sostituiti con altri più “neutrali”. Da allora il gioco è rimasto praticamente inalterato nella sua struttura di base, tranne che per la modifica di alcune regole.

  1. Edizioni speciali:

Ci sono state più di 300 versioni speciali del Monopoly, tra queste:

  • nel 1970, una edizione in Braille per i non vedenti;
  • una versione da 2 milioni di dollari creata, nel 1998 da un gioielliere di San Francisco;
  • un’ edizione celebrativa per ricordare la nascita della moneta unica europea, riprodotta fedelmente in banconote e monete. Le vie sono sostituite dalle città appartenenti all’Unione europeapiù la Svizzera, le stazioni sono sostituite da aeroporti, le utilities da Parlamento Europeo e Corte di Giustizia delle Comunità Europee;
  • la versione per iPhone, nel 2008;
  • Monopoli Città d’Italia, dedicata alle città italiane, nella quale i nomi delle strade ricalcano invece quelle delle principali strade italiane (ad esempio Parco della Vittoria diventa Piazza Navona a Roma);
  1. Quando i soldi solo reali:

Per celebrare l’80° compleanno l’Hasbro, ha segretamente deciso di mettere in vendita 80 scatole speciali del gioco, nascoste tra tutte quelle messe in vendita, che contengono soldi veri al posto delle normali banconote di gioco.  In una delle 80 scatole speciali tutte le banconote sono state sostituite con soldi veri. Il fortunato che l’acquisterà si porterà a casa 20.580 euro. Nelle altre scatole solo alcuni tagli sono stati sostituiti.

  1. La partita più lunga:

La partita più lunga è durata 70 giorni. Ma in media dovreste cavarvela in un’ora o un’ora e mezza di gioco.

 di Arianna Orlando 

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